SCONOSCIUTO PERICOLOSO – Charlotte Byrd, Recensione

“Sconosciuto pericoloso” è narrato con un doppio punto di vista: quello di Harley e quello di Jackson, i due protagonisti. 

Entrambi ci presentano fin dall’inizio le loro vite a New York, le preferenze (così diverse) e il loro vissuto, pieno di dolore atroce e indimenticabile: tutti e due sono schiacciati dal passato ma in modo diverso. 

Se, da un lato, Jackson palesa fortemente un disagio intenso, addirittura rinchiudendosi in casa per ben quattro anni, senza mai avere interazioni dirette con anima viva; Harley, che sembra vivere una vita più spensierata è comune, nel suo minuscolo appartamento diviso con l’amica Julie, in realtà è in fuga dalla sua terra natia, il Montana e, dalla sua famiglia.

“Più guardo, più vorrei saperne su di lei. 

Chi è veramente?

Che cosa le piace fare?

Che cosa la fa ridere?”

Harley nasconde un altro problema: uno stalker la perseguita e, nel momento in cui decide di palesarsi di nuovo, le vite di Jackson e Harley cambiano. Infatti lei, in fuga dal suo aggressore, suona disperatamente alla porta di lui, per chiedere aiuto. Riuscirà Jackson a uscire dalla sua tana protetta e a incontrare di nuovo qualcuno dopo 4 anni?

“E poi Harley era entrata nella mia vita.

Vi si era precipitata, è il termine più appropriato.

Le accarezzo i capelli e mi perdo nel momento.

Non mi sento così…in pace da molto tempo.

Parte di me si sente in colpa, ovviamente.

Come oso andare avanti con la mia vita dopo ciò che è successo?

Come oso lasciar entrare nella mia esistenza un po’ di bellezza e amore?”

L’autrice si prende il tempo di introdurci profondamente i due personaggi principali, usando i capitoli iniziali per descriverli e metterli a confronto. Ci svela le loro anime dettagliatamente e li rende familiari al lettore; poi crea l’incontro e da qui la storia procede veloce creando l’aspettativa che fa in modo di tenerti incollato pagina dopo pagina.

“Ho cercato di dimorare nel mio dolore.

Nessuna di quelle cose ha mai reso la mia sofferenza sopportabile.

Nessuna di quelle cose ha mai riportato in vita nessuno.

Hanno solo reso la vita molto simile alla morte.

Ho vissuto.

Ho lavorato.

Ho avuto poco valore.

Ed ora?

Beh, ora ho Harley.

È…qualcosa.”

I protagonisti riescono comunque a sorprendere il lettore con dei cambi di atteggiamento e, il finale, resta sospeso, perché il romanzo è il primo di una serie di ben 5 libri. 

L’autrice riesce a colorare la storia d’amore di temi molto importanti come: la violenza sulle donne, la perdita di un componente della propria famiglia, la gestione del dolore in modo delicato e quasi distratto.