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Titolo : Dolce prigionia
 
Autore : Julia Sykes
 
Casa Editrice : Grey Eagle Publications

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Recensione

DOLCE PRIGIONIA – Julia Sykes

Dolce prigionia tratta di argomenti molto importanti tra cui l’abuso fisico e la violenza psicologica.

Il libro è scritto in prima persona con l’unico punto di vista della protagonista femminile e questo mi lascia un po’ perplessa perché in un libro preferisco sempre confrontare il punto di vista di più persone per capirne meglio gli atteggiamenti, sentimenti ed opinioni.

 

Non ero a mio agio con le persone. Preferivo di gran lunga stare seduta dietro lo scherm del mio computer, a distanza di sicurezza da tutti su internet, per non dire completamente anonima.

La scrittura è fluida e priva di errori, sotto questo aspetto si legge bene, sono altre le cose che non mi hanno convinta e che vi elencherò subito. L’autrice ha voluto evidenziare di più il rapporto fisico tra i due protagonisti principali, Andres e Samantha, meno l’aspetto psicologico che, secondo me, andava più approfondito. 

Altro aspetto negativo è che fino a metà libro la lettura mi ha annoiata, pagine e pagine a parlare di Samantha chiusa da sola in una stanza a pensare a come scappare, poi per fortuna ci sono stati vari scossoni che mi hanno invogliato a saperne di più e la curiosità ha preso il sopravvento.

Una cosa mi ha stupita in positivo, dato che il libro tratta di una persona rapita, ero più che sicura che in qualche modo, in Samantha, subentrasse la Sindrome di Stoccolma, ovvero quel momento in cui la persona tenuta segregata sviluppa una sorta di rapporto di complicità con il proprio rapitore, invece questo non è accaduto.

 

Lui mi prese il viso tra le mani, con gentilezza scioccante. “Respira” ordinò, e la sua voce accentata era bassa e dolce, come se cercasse di calmare un animale spaventato.

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Trama

DOLCE PRIGIONIA – Julia Sykes

Non mi piace essere toccata. Sono la dea dell’hackeraggio informatico dell’FBI. Quando mi nascondo dietro il mio schermo, mi tengo a distanza di sicurezza da tutti; isolata, potente. 

Nessun uomo mi ha mai toccata, ma, quando vengo rapita dal boss della droga colombiano Andres Moreno, non ho più il diritto di rifiutare. È sfregiato e spaventoso, e il suo crudele fratello Cristian gli ha affidato il compito di piegarmi. 

Cerco di combattere, ma non posso sfuggire alle sue braccia forti e alla sua dura disciplina. Pretende che io accetti il suo tocco, e il mio corpo vergine non può fare a meno di reagire alle sue esperte manipolazioni.

Più rimango intrappolata con lui,  più giungo a sospettare di non essere l’unica prigioniera in casa di suo fratello. Le cicatrici di Andres sono più profonde dei diabolici solchi incisi nella sua carne, il suo dolore si riflette nelle oscure pretese che mi impone. La sua ossessione è deviata e sbagliata, ma forse sono deviata anch’io.

Voglio che mi salvino da lui? Oppure è lui quello che ha realmente bisogno di essere salvato?

DOLCE PRIGIONIA – Julia Sykes
Buona lettura, sonia.

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