UN AMORE DA OSCAR – J. J. Prescott, RECENSIONE

Con Un Amore Da Oscar abbiamo un romance adatto a lettrici romantiche ma che hanno anche voglia di sorridere. Non mancano infatti siparietti divertenti e molta ironia.

La protagonista è Nora, una manager di un albergo di lusso, a capo di un team di persone, un lavoro di responsabilità che le dà molte soddisfazioni, anche se per tutto il resto del mondo (sua madre) lei è una semplice cameriera.

La mia bocca si spalanca per un riflesso involontario e il mio pensiero va a nostro Signore. Mi chiedo se anche lui abbia notato che, il giorno in cui distribuiva la sensibilità al genere umano, mia madre si era messa nella fila sbagliata. E la cosa peggiore è che inizio a pensare che l’abbia fatto volontariamente.

Evan invece è un attore di successo che ha sfiorato l’oscar con il suo film di maggior successo.  

Non è figlio d’arte, è rimasto una persona semplice e alla mano. Anche se di fama internazionale, non si è montato la testa, convive con il suo essere sempre sotto i riflettori ma non ne approfitta ed è sempre disponibile con le sue fan. 

Ah giusto, ovviamente è bello da morire e pare essere passato alla “storia cinematografica” il suo quasi nudo integrale nel suo film più importante.

Lascio andare la mia lingua e me ne esco con una battuta che mi perseguiterà a lungo. <<Mi raccomando, vedi di non scioglierti quando arriva Mr McKinney. Con un po’ di fortuna magari mostra pure il davanti e se ne vale anche solo la metà del fondoschiena, l’Oscar lo vince garantito!>>

Proprio grazie a questa scena, o meglio grazie ad un commento piccante di Nora su questa scena  sentito involontariamente anche da Evan, lui decide di voler conoscere Nora.

Alle cinque e quaranta sono già al lavoro. Sono tesa come una corda di violino e dentro di me è in corso un ostile ed epica battaglia: ormoni contro neuroni.

Inizia così questa storia romantica, dove troviamo le classiche basi di questo genere: amore, paura di lasciarsi andare e soffrire, qualche fraintendimento che si mette in mezzo ai protagonisti, un paio di antagonisti con i fiocchi, una serie di eventi divertenti di contorno e personaggi secondari  che si incastrano perfettamente nella storia.

Cambiare continente non basta a farti dimenticare chi ti porti nel cuore.

La storia viene narrata in prima persona da Nora, la scrittura è semplice, fluida e accattivante. Si rimane piacevolmente incollati alle pagine perché la storia non risulta mai noiosa. Ci sono molti episodi e battute divertenti che rendono la storia frizzante.

Mi sarebbe piaciuto avere qualche capitolo raccontato anche dal punto di vista di Evan, avrebbe caratterizzato meglio il suo personaggio e probabilmente spiegato meglio il finale (è stato un po’ troppo frettoloso). 

Nel complesso i personaggi principali sono abbastanza ben delineati, ma la figura che meglio risalta è Nora proprio perché leggiamo i suoi pensieri. Evan invece viene raccontato da Nora, quindi molte sfumature non ci sono o rimangono mischiate ai pensieri di Nora su di lui. 

Sapere i suoi pensieri, il suo punto di vista sarebbe la ciliegina sulla torta, o quel qualcosa in più che ti fa vincere l’Oscar.