CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO – E. L. James, RECENSIONE

Il matrimonio dell’anno, dello scapolo più ambito è stato celebrato e finalmentte Ana si può godere il suo Christian Grey, ha il lavoro dei suoi sogni a Seattle e una casa da caondividere con il suo amato, tranne per il fatto che Jack, il suo capo redattore, non è proprio l’uomo che dice di essere.

Il passato di Grey ritorna a bussare nella vita dei due protagonisti, portando ancora scombussolamenti nella vita quotidiana.

“Tu sei un terno al lotto, la cura per il cancro e i tre desideri della lampada di Aladino, tutto in uno.”

È tutto come in una favola, ci sono vacanzze, sesso a non finire e di alta qualità, scene piccantissime. Pratiche nuove. 

Ana si lascia persuadere dal suo amato al cento per cento, ma non perde la bussola della sua vita personale e della sua carriera, tanto da diventare capo redattore dell’azienda nella quale lavora. Insomma, colpo di fortuna? 

Oppure perché ha sposato l’uomo più ricco e intraprendente?

Bah, che sia bravura oppure no, sono stata al quanto gelosa che Anastasia abbia vuto tutto questo. In fondo ogni donna merita un Christian Grey al suo fianco capace di comprargli un guardaroba da urlo, e un’azienda. No?

“Appoggia il BlackBerry sulla scrivania dietro di sé, mi prende tra le braccia e mi bacia con passione. Quando mi lascia andare, sono senza fiato. Ha lo sguardo torbido, pieno di desiderio.”

Il fasino di mister Grey colpisce ancora, tanto da portare nuove conquiste sotto il naso di Ava, ma lei sa benissimo come metterle al loro posto. Christian Grey è suo. E dopo che si è dovuta far frustare il sedere, direi che a una certa ci sta.

Bando alle ciance, Christian si ritrova a dover proteggere la sua sposa da una minaccia recondita. Scoprire cosa lo accomuna a lui, diventa sempre più difficile e si scoprirà solo alla fine del terzo volume.

“Se nelle proprie fantasie segrete ci si convince di essere nati per dominare, si acquista un potere immenso.”