DESIDERO SOLO LUI – Barbara Bruni, RECENSIONE

Eccoci a qui con le mie impressioni su questa nuova lettura: bella l’immagine di copertina, interessante la trama, ma ahimè il contenuto è terribile. 

Capiamoci la storia avrebbe molto potenziale se fosse: sviluppata in tutte le sue parti, ma soprattutto ben scritta. Ci sono strafalcioni illeggibili, uso di termini infantili che rendono ridicoli capitoli in cui l’eros dovrebbe essere il protagonista.

Desidero solo lui, è il primo volume della duologia Black Dominium, una storia in cui da un capitolo all’altro i personaggi cambiano ruolo rendendo difficile capire. 

Desidero solo lui, dovrebbe essere la storia di una ragazza, Clare, che da bambina è stata salvata da un destino di abusi da una donna che l’ha poi adottata e cresciuta come figlia sua, nascondendole cosa le fosse successo, fino a convincerla che quello che ricorda sia solo frutto della sua fantasia.

“Voglio capire ogni singola emozione, e non solo per rimpiazzare una ferita che brucia ancora dentro di me fin da quando avevo cinque anni, ma voglio dimenticare. 

Voglio dimenticare ogni singola immagine, scopando col primo che passa, e questo tipo sembra fare al caso mio.”

Killian dopo aver avuto un incontro intimo con una Clare quindicenne anni prima, si ritrova sposato con Myranda, la donna che ha adottato Clare. 

Quando se la ritrova davanti lui la riconosce subito, lei no, ma vivendo sotto lo stesso tetto se ne innamora e lui che non aveva mai dimenticato quella notte , non è in grado di resisterle perché ne è innamorato da otto anni.

“Ho notato che mi fissa da parecchio tempo, e sono mesi che ammira il mio fondoschiena, e so che se lei sapesse quello che so io… impazzirebbe. 

Io sto letteralmente per impazzire. Sono al limite della sopportazione! Io la voglio! Eppure ho sposato sua madre manco a farlo apposta.”

Desidero solo lui, è un minestrone di pov che fanno avanti e indietro nel tempo, tra sogno e realtà, lasciando intendere cose che poi non rivela, suggerendo scenari che poi non sviluppa, insomma se non si fosse capito, non mi è piaciuto per niente e non lo consiglio di certo.

“Mi volto, e vedo un uomo alto, può essere il medico? Beh, se così fosse non avrebbe un camice tutto bianco.

-Lei chi è?- chiedo irritata. L’uomo dagli occhi verdi, ma di ghiaccio, mi sorride in modo strano. Sembra conoscermi da come mi sta a fissare, e non mi piace per niente il suo sguardo su di me. 

La cosa più buffa e orribile? Non mi guarda la faccia o gli occhi, ma il mio corpo.”

Care lettrici, mi spiace ma la mia scelta stavolta è stata pessima, ma voi continuate a leggere, buona lettura, Jenny.