Il buongiorno si vede dai vicini – Sara Pratesi, RECENSIONE

Salve readers, da più di una settimana aspettavo l’uscita di questo libro, Il buongiorno si vede dai vicini della bravissima Sara Pratesi. In questo spin off ci
racconta il dopo, ciò che capita alla giovane coppia dopo il lieto fine.

Ma andiamo per ordine, Belen e Davide si conoscono a Las Vegas e ubriachi si sposano per errore, “piccolo” particolare che avrebbero potuto risolvere in fretta se non fosse per una serie infinita di equivoci che sono seguiti.

Per la coppia alla fine quello si è rivelato il migliore e più fortunato “errore” della loro vita. In genere raggiunto il lieto fine dei protagonisti delle storie poi non sappiamo più nulla, in questo caso la Pratesi ha
deciso di darci un assaggio del seguito, affrontando con Belen e Davide l’arrivo della loro primogenita e dei quattro nonni come vicini di casa.

“Come?- Resto a bocca spalancata, indeciso se esser contento di aver un aiuto o se essere disperato per avere un controllo massivo da parte di genitori e suoceri.
-Vi trasferite?- gracchia Belen.
-No, ovviamente torneremo in Messico… prima o poi.- Scuote il capo Juan.

-E ovviamente noi dovremo tornare in Italia- aggiunge mio padre.-Staseremo solo i primi tempi, quello necessario per aiutarvi.- Io e Belen per qualche
momento non diciamo niente, non so davvero come prendere questa cosa.

Lei, invece, esordisce in uno strillo felice, entusiasta direi, e trotta ad abbracciare tutti ringraziandoli ossessivamente. Io tendo le labbra in un sorriso incerto, un aiuto sicuramente sarà comodo, ma ho paura che con loro attorno la mia intimità con Belen sarà praticamente rasa al suolo. Cazzo!”

Il buongiorno si vede dai vicini è un susseguirsi di scene esilaranti in cui i due poveri ragazzi sono bistrattati dalle due nonne, che oltre a volergli imporre la loro visione personale della maternità, litigano anche tutto il tempo fra di loro per tutto ciò che riguarda la loro nipotina.

Lo strano modo delle nonne di aiutare i neogenitori però porta a un graduale allontanamento dei ragazzi, aumenta il senso di inadeguatezza come mamma di Belen e se non bastasse una bellissima e procace bionda si trasferisce proprio davanti casa loro, ma Kirsten non è solo una nuova vicina e anche una nuova collega di Davide e trascorre molto tempo con lui. Inutile dire che il mostro dagli occhi verdi
s’impossessa di Belen facendole fare cose assurde come pedinarlo.

“-Ma…- La mia frase resta sospesa in aria, d’istinto mi affaccio alla porta, uscendo in veranda. Non mi interessa se sono con una canottierina di Betty Boop
con i pantaloncini abbinati, devo scoprire che faccia ha questa Kirsten. Speravo di trovarmi di fronte a una donna di una certa età, con i capelli ingrigiti, l’alito
di un bue muschiato e corpulenta.

Ma ciò che vedo all’interno dell’auto decapottabile è una ragazza che avrà più o meno la mia età, fluenti capelli biondi e mossi, occhi azzurri da cerbiatta e un rossetto rosso che esalta la sua bellezza e il fisico da copertina di Vogue. Non è esattamente questa la descrizione che speravo di avere vedendola. Merda!”

Il buongiorno si vede dai vicini mette in risalto quanto la nascita di un bambino possa sconvolgere l’equilibrio di una giovane coppia, se poi ci si metto o anche quattro nonni prepotenti e impiccioni, la bomba è pronta a esplodere!

La povera Belen sopporta a lungo la situazione per non scontentare nessuno, ma solo quando, esasperata dalla lotta per chi deve spingere il passeggino, trova la forza di ribellarsi e rimettere le nonne al loro posto le cose riprendono il corso che avrebbero sempre
dovuto seguire.

“-Basta!- Il mio grido esce improvviso, come un fulmine che squarcia il sereno.
Due paia di occhi mi fissano spalancati, ammutolite adesso e la rabbia invade ogni fibra del mio essere. –Sapete chi dovrebbe spingere la carrozzina?Io!-
esclamo ad alta voce, ignorando i passanti che mi sentono incuriositi. –Chi dovrebbe addormentarla? Sempre io e volete sapere chi dovrebbe dondolarla o
calmarla se piange? Io, dannazione, io!- Sbatto il pugno sullo scatolone su cui si forma un’ammaccatura. –Belen Pilar…- balbetta mia madre; mia suocera, invece, non spiccica parola. –No, mamma! Mi avete stancata entrambe! Voi
dovreste portare gli scatoloni, voi dovreste andare a fare la spesa, voi dovreste consigliarci, ma rispettare ciò che vogliamo io e Davide per il battesimo, voi
dovreste aiutarmi in casa. Invece no!-”

La scrittura della Pratesi è molto vivace e scorrevole, il suo uso dell’ironia rende il libro molto piacevole e di facile lettura, i pov alternati contribuiscono a mettere in risalto come l’arrivo di un neonato sconvolga anche i papà e non solo le mamme.

Io l’ho letto e non posso fare altro che consigliarvi di fare altrettanto, non ve ne pentirete, aspetto le vostre opinioni nei commenti.