IL MILIARDARIO INDOMITO – J. S. Scott, RECENSIONE

Salve readers, eccomi a voi, oggi vi parlerò del settimo volume della serie L’ossessione del miliardario di J. S. Scott: Il miliardario indomito. Tate. 

Dopo aver letto questa storia e l’incipit della prossima ho sempre più voglia di leggere anche i primi quattro volumi che mi mancano, ma rimedierò presto.

Il miliardario indomito, Tate, è ben scritto, i suoi personaggi, anche grazie al doppio pov alternato, vengono fuori in modo potente coi loro pregi e i loro difetti, coi loro punti di forza e le loro debolezze. 

Le ambientazioni così perfettamente descritte da riuscire a farmi sentire lo stesso freddo descritto nel capitolo.

“Non permettere a nessuno di incasinarti la testa. Non ne vale la pena.”

Lara si perse per un momento nelle profondità grigie dei suoi occhi, incantata. La sua affermazione era stata enfatica, sincera e le aveva toccato l’anima. 

In realtà, era passato un po’ di tempo da quando aveva avuto un fidanzato traditore, ma era esistito davvero. Da allora non si era più fidata di alcun ragazzo.

“Cercherò di ricordarlo” balbettò goffamente, annegando momentaneamente nel suo sguardo infuocato.

Stai calma, Bailey! Ricorda per cosa sei qui. Rimani concentrata sull’obiettivo.”

Lara Bailey, è una donna maltrattata dalla vita, che ha trovato il suo riscatto nel lavoro. 

Lavoro che l’ha portata tra le montagne rocciose, lontana dalla costa orientale dove vive, in un clima al quale non è abituata e in un ambiente che non è il suo. 

La sua è una missione importante e difficile, ancora di più quando sul suo cammino compare Tate Colter.

Tate Colter, è un ex agente speciale miliardario, un bell’uomo e uno che porta profonde cicatrici nel cuore e nel corpo. 

Dall’incidente che lo ha costretto a lasciare il servizio qualcosa in lui è cambiato e nonostante non abbia mai avuto difficoltà a portarsi a letto una donna, da allora il suo desiderio sembra essersi assopito, finché vede lei e in lui e nei suoi boxer qualcosa riprende vita.

“Sfortunatamente, non aveva ancora trovato qualcosa in lei che non ammirasse o adorasse. Anche il modo in cui mangiava lo spingeva ad apprezzarla ancora di più. Il suo fallo praticamente l’adorava. 

Non era un tipo da insalata e cibi selezionati. Mangiava con piacere, consumava il suo pasto come se non sapesse quando avrebbe mangiato di nuovo. 

E il fatto che potesse prendere a calci nel culo uno stronzo? Dannatamente sexy.”

Le loro vite si intrecciano, si mettono a rischio l’una per quella dell’altro, si cercano e si allontanano, ma il destino si diverte a mischiare le loro carte e quello che prima sembrava certezza ora non lo è più e quello che sembrava impossibile d’un tratto diventa reale. 

La loro attrazione appare evidente a entrambi fin da subito, ma solo quando gli permetteranno di esplodere le cose fra loro evolveranno. 

Non vi farò spoiler, ma vi dirò che solo grazie all’intervento di Travis troveranno il bandolo della matassa e la soluzione alle loro insicurezze.

“Si alzò e si liberò dei pantaloni del pigiama, sorridendo a Lara, nel mostrarle che non indossava biancheria intima. Tate rimase lì per un minuto. 

Gli occhi vagavano sulla sua carne nuda, sulle lunghe ciocche bionde e aggrovigliate che le fluttuavano attorno alle spalle; e poi sul viso.

Lei si morse il labbro. “Mi scoperai?” chiese.

Abbassò con cura il corpo sul suo, sapendo che doveva essere dolorante per il loro duro accoppiamento della notte prima. Le tolse i capelli dal viso e le passò un dito sulla guancia.

 “No, piccola. Adesso farò l’amore con la mia fidanzata.”

 Le prese la mano sinistra, baciò l’anello che la adornava e poi intrecciò le dita. Le prese l’altra mano e fece la stessa cosa, lasciando che le loro mani congiunte si posassero sopra la sua testa.”

Il miliardario indomito, Tate, è una bella storia ricca di colpi di scena, diversa dalle storie, resa attuale dagli argomenti trattati, fresca e scorrevole, ma con quel po’ di suspence che la arricchisce rendendola ancora più interessante e con un’abbondante dose di sesso a completarla.  

Come già gli altri volumi, da leggere tutta d’un fiato. Non sarei riuscita a posarlo neanche se avessi voluto, e di certo,  non volevo!Che altro mi resta da dirvi se non “buona lettura”, Jenny.