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Titolo : Lovesick, gli estremi dell’amore
 
Autore : Penelope White

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Recensione

Lovesick, gli estremi dell’amore – Penelope White

Salve readers, vi è mai capitato di leggere un libro, che per un certo verso sembrasse prendere spunto da cose capitate nella vostra vita? 

A me sì, avendo un vissuto un po’ particolare, ogni tanto capita che mi rispecchi in più di un aspetto dei libri che leggo. 

Oggi è uno di quei giorni in cui la fantasia di Penelope White mi porta a fare i conti col mio passato, con la mia vita…  Lovesick, gli estremi dell’amore, mi ha letteralmente travolto!

“Fisso l’orizzonte: il profilo perfettamente lineare del mare e del cielo che, incoscienti, diversi e simili, vicini e lontani, si toccano senza, in realtà, farlo davvero.

Io e lui eravamo la stessa cosa.

Eravamo destinati a finire ancora prima di renderci conto che non sarebbe stato possibile neppure cominciare.

Un amore diverso, estraneo, avulso, difforme. 

Un qualcosa che sarebbe sbagliato anche definire tale; ma io, nonostante tutto, ci avevo creduto; per qualche istante mi era sembrato vero, quando, invece, l’unica cosa veritiera era la consistenza di ciò che ci univa.

Sono passati quindici lunghi anni da quel giorno, ma a volte sembra come se non ne fosse trascorso nemmeno uno.”

 

Quando ho letto la trama ho impiegato pochi secondi per decidere di volerlo leggere, era fin troppo chiara, la copertina  di forte impatto ha fatto il resto, ma niente avrebbe potuto prepararmi alla forza di quello che ho letto. 

Ho iniziato Lovesick, gli estremi dell’amore, all’alba prima di andare a lavoro, pensando di finirlo dopo pranzo. 

I primi due capitoli mi hanno confuso, non riuscivo a stare dietro al flusso di quei pensieri, perciò indispettita, una volta arrivata a lavoro e col mio caffè tra le mani, l’ho ripreso da capo e il mio caffè è durato tre ore, il tempo necessario per leggerlo tutto. 

Una volta capito in che direzione andava il flusso di quei pensieri smettere non è stata più un opzione possibile, dopo tre ore avevo i brividi che continuavano a scorrermi sulla pelle, il battito accelerato e gli occhi pieni di lacrime trattenute a stento.

“Forse una frase del filosofo francese Michel de Montaigne rende meglio l’idea: ‘Niente fissa una cosa così intensamente nella memoria come il desiderio di dimenticarla’. 

Ed è per questo che, in vista della giornata di domani, oggi ci siamo rivisti e abbiamo ridiscusso l’intera vicenda: perché è importante rielaborare il tutto e metabolizzarlo anche dopo anni, al fine di rendere, per te, più neutra possibile la vicenda, dato che eliminarla sarebbe impossibile, se non del tutto deleterio. 

Non si può eliminare dalla nostra mente un evento traumatico, specialmente se come quello che hai vissuto tu, perché si otterrebbe solo l’effetto contrario e noi non vogliamo questo. 

Tu ricorderai sempre tutto, ma alla pari di una cicatrice e non come una ferita aperta; gli effetti di quei ricordi, di quei flashback, di tutte quelle sensazioni vissute sulla tua stessa pelle, faranno molto meno male così”

 

La forza della scrittura della White è davvero impressionante, la sua capacità di suscitare empatia e di legarti alle vicissitudini di Lucille è una cosa che pochi autori possono vantarsi di avere. 

Scritto usando quasi esclusiva mente il pov della vittima, conferisce a tutta la storia una forza unica. 

La rappresentazione del dolore, della paura, del senso di colpa, della speranza, dell’amore e della voglia di vendetta è così vivida, da riuscire a viverle con Lucy attraverso ogni pagina, ogni riga. 

L’uso di termini poco consueti e la descrizione minuziosa e attenta delle sindromi che una vittima si trova ad affrontare, arricchiscono ulteriormente una storia, già di per sé eccellente nel suo genere.

“Già… ricordo ancora le parole che gli dissi, quindici anni fa, prima di venire a conoscenza del fantomatico accordo tra lui e mio padre:

“Perché tutta la vita che hai vissuto, tutto lo schifo che hai detto di aver mandato giù, di aver toccato e di aver fatto, Jason, ti avrà anche marchiato dentro e fuori… ma il cuore, beh, quello, questa vita non è riuscita a sporcartelo!”

 

Rivivere quei trenta lunghissimi giorni di prigionia attraverso il ricordo di Lucille per me è stato duro, ma estremamente bello, perché ero cosciente che la storia “realisticamente” parlando aveva avuto il giusto lieto fine.

Lucille, è una giovane donna, superficiale, egoista e sfrontata, che vive  sola con sua madre da quando suo padre le ha abbandonate dopo l’ennesima scappatella.

Jason, è un uomo di trentacinque anni,un criminale che si destreggia tra i cartelli della droga, la prostituzione e qualunque altro espediente gli permettesse di andare vanti.

Nessuno dei due aveva messo in conto quello che sarebbe successo, ognuno dei due lo ha affrontato in modo e con tempi diversi, ma la realtà rimane innegabile, il loro rapporto nato per i motivi e nel momento sbagliato, ha creato fra loro un legame che non sarà possibile spezzare… mai. 

Come avrete capito Lovesick, gli estremi dell’amore a me è piaciuto tantissimo, ora tocca voi dirmi la vostra, quindi cosa aspettate? Correte a leggerlo, buona lettura , Jenny.

 

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Trama

Lovesick, gli estremi dell’amore – Penelope White

Lucille ha 19 anni e frequenta il primo anno del College di Belle Arti ad Austin, in Texas.

Figlia di un uomo più interessato a vincere le elezioni come Vice governatore dello Stato, piuttosto che preoccuparsi della vita di Lucille, vive solo con la madre, nella piccola e modesta casa in cui è nata.

Durante una delle sue uscite serali, con Claire, l’amica di sempre, Lucille attira l’attenzione di qualcuno collegato ai cartelli messicani, di cui lo stato del Texas è pregno, a causa della porosità di confine.

Jason Moore ha 35 anni, la maggior parte trascorsi nella malavita, tra carcere e gang locali. L’ultimo suo obiettivo è quello di organizzare il rapimento di Lucille.

Quello che però nessuno dei due può nemmeno minimamente immaginare è che, vivendo a stretto contatto per trenta lunghissimi giorni, potesse nascere dell’altro, oltre il semplice odio e rancore che Lucille conserva nel cuore, e l’impassibile gelo che alberga in quello di Jason.

Quindici anni dopo l’intera vicenda, Lucille rivivrà, passo dopo passo, il periodo più difficile della sua vita, a fronte di quello che accadrà il giorno immediatamente successivo all’incontro con il terapeuta che l’ha seguita ed aiutata subito dopo il rapimento, quindici anni prima.

Riuscirà, Lucille, a lasciarsi finalmente alle spalle l’uomo che è riuscito ad entrarle dentro, seminando radici sino al suo cuore?

Lovesick, gli estremi dell’amore – Penelope White
Buona lettura, Jenny.

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