SOLO PER SHEILA – Lora Leigh, RECENSIONE

Salve readers, oggi proseguiamo con il secondo volume della Wounded Warrior Series di Lora Leigh: Solo per Sheila.

Anche in questo caso non si può parlare proprio di un romanzo, ma al massimo di una lunga novella visto l’esiguo numero delle pagine, un’altra certezza è l’alto tasso erotico della storia e la capacità dell’autrice di concentrare tante cose in un racconto così breve. 

La Leigh conferma la sua tendenza a scrivere novelle decisamente hot, che racchiudono anche una certa dose di suspence, se così si può dire in un racconto così breve.

Ah Dio, l’odio.

Era come una ferita infetta nel profondo dell’anima, che diventava più dolorosa di anno in anno, incapace di liberarsi dell’acre amarezza che la riempiva.

E tutto si concentrava in un solo uomo. 

Un mostro che aveva annientato innumerevoli amici e parenti, e che con una sola, sconsiderata decisione, aveva cancellato secoli di tradizioni come se non fossero mai esistiti.

E per quel tradimento non era stato pagato alcun prezzo.

Solo per Sheila prosegue la storia iniziata nel volume precedente, raccontando la storia di un personaggio già noto, Nick Casey e di una nuova, Sheila. 

All’ombra della loro tormentata storia però, si nasconde il pericolo, la ricerca di una certa verità ad ogni costo, anche al prezzo di una vita innocente.

Continuava a giurare a se stessa che non avrebbe ceduto, poi, ogni volta che lui la sfiorava, ogni volta che nei suoi occhi turbinava quel dominio voluttuoso, lei ne rimaneva conquistata. 

Pronta. Desiderosa. Lui la incantava con i suoi baci e la spingeva a implorare, a supplicarlo.

Senza fiato. Consumata. Posseduta, finché non poteva fare a meno di gridare per un piacere che temeva l’avrebbe annientata. Così si sentiva. 

E il godimento era diventato il centro del suo universo.

Nick Casey non ha mai cercato una relazione seria, ogni qualvolta una donna dimostrasse di volere di più lui la scaricava, ma Sheila lo faceva sentire diverso, non voleva solo il suo corpo per il reciproco divertimento, voleva la sua compagnia, e nessuna donna gli era mai mancata prima…

Sheila a diciannove anni ha deciso che non avrebbe più concesso il suo cuore a nessuno, dopo che Ron Mason l’aveva usata per arrivare a suo padre, ma da Casey voleva di più, le lunghe sessioni di sesso bollente e sfrenato non le bastavano, voleva sapere di contare qualcosa per lui anche fuori dal letto.

Casey chinò la testa, tremando. Mentre la cullava, ripetendosi che era ancora viva, poteva sentire le lacrime rigargli le guance.

― Basta giochi ― le sussurrò all’orecchio, sconvolto e afflitto, avvicinandosi a lei con il volto. ― Basta giochi, piccola. Ti amo. Ti amo con tutta l’anima, e di più, Sheila.

Oh Dio, tesoro. ― L’accarezzò, temendo che il sentirla respirare fosse solo un sogno. ― Dolce, dolce Sheila. Quanto ti amo.

Se non ci fossero stati i fari di quell’auto a seguirla, se non avesse avuto il dubbio che qualcuno si sia intrufolato in casa sua… 

Come vi ho già detto nella storia precedente, le storie così brevi non mi fanno impazzire, ma visto che di Solo per Sheila vi ho già detto fin troppo vado a leggere l’ultimo: Per un bacio di Erin, nel mentre voi che fate? 

Buona lettura, Jenny.