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Joan Quinn

DUE CHIACCHIERE IN COMPAGNIA di Joan Quinn

Salve readers, di solito quando preparo le interviste ho già chiaro cosa voglio sapere, ma prima di metterle nero su bianco faccio anche una piccola ricerca sull’autrice e sui suoi eventuali altri lavori, ma in questo caso non sono riuscita a trovare nulla, quindi credo dovremo farci dire tutto da lei: diamo il benvenuto su Recensioni Young Adult a Joan Quinn.

Raccontaci qualcosa di te…

Salve e grazie per avermi accolta nel vostro blog. La tua premessa mi ha fatto sorridere, non hai trovato nulla sul mio conto perché sono in incognito! 

A parte gli scherzi, potrei parlarvi di me per ore, in fondo sono un tantino megalomane come il mio Jack, ma cercherò di ridimensionarmi. 

Inizio col dirvi che sono una nerd cresciuta a pane e fumetti, cinefila incallita (alzarsi durante i titoli di coda di un film della Marvell è peccato mortale!), telefilm addicted e divoratrice di libri. 

Non sono propriamente una bambina, anagraficamente parlando, ma di certo lo sono nel profondo e, a detta di qualcuno, un po’ fuori di testa!

1) Come sai, ho letto io That’s me per il Blog, e ne sono molto felice perché mi è piaciuto davvero tanto. Come hai deciso di metterti nei panni di un uomo? E come ti sei calata nei panni di Jack Lewis?

Grazie per aver letto il mio romanzo, ho avuto modo di leggere la tua recensione e devo ammettere che mi è scesa una lacrimuccia. Mi ha reso felice sapere che hai amato, apprezzato e capito il mio personaggio.

A dir il vero non l’ho deciso, è successo e basta! Probabilmente in una vita precedente devo essere stata un uomo, chissa! 

Calarmi nei panni di Jack è stato facile, sarà che sin da ragazzina per darmi la carica mi sono sempre detta: “Forza, Jack!” anche se non ho mai capito perché. Sicuramente è sempre stato lì, aspettava solo di venir fuori.

 

2) Il carattere di Jack è davvero particolare, un arrogante, vanitoso e megalomane come pochi. Com’è nato il suo personaggio? Ti sei ispirata a qualcuno?

Jack farebbe impallidire persino Narciso, ma è anche molto altro, è un tenero amante, un figlio, un fratello uno zio affettuoso e un amico leale e sincero. 

Il personaggio, come ho già accennato, forse aspettava solo il momento adatto per venir fuori, il risultato è That’s Me. 

Non mi sono ispirata a nessuno in particolare, ma ho avuto modo, negli anni di vita insieme, di osservare mio marito in tutte le sue sfaccettature!

3) Leggo davvero tanto, e raramente mi capita di leggere libri scritti come se il protagonista mi stesse confidando la sua storia mentre sorseggiamo un caffè nel suo salotto, pensi sia la tua cifra stilistica o nel futuro pensi di alternarla ad altri stili?

 

Onestamente non ho idea di cosa verrà dopo Jack, anche se la linea che seguirò con lo spin off è la stessa, per il resto, lascerò che i nuovi personaggi, se mai arriveranno, mi raccontino la loro storia, ma in che modo, lo scoprirete solo leggendo.

 

4) Hai costruito un protagonista decisamente forte, un maschio alpha in tutto e per tutto, sì arrogante, vanitoso ma anche presente, attaccato alla famiglia, fedele… 

Come sei riuscita a far coesistere tutte queste virtù in un solo uomo senza farlo sembrare un extraterrestre, o irraggiungibile e quasi sovrannaturale?

Di Maschi così ne esistono, sono difficili da incontrare, ma ci sono. Jack in fondo è solo un uomo che, dopo aver ottenuto tutto dalla vita, anela a l’unica cosa che con la fatica e il sudore non puoi ottenere: l’amore. 

Siamo abituati, spesso, a leggere di uomini forti ma con un passato fatto di sofferenze, abusi e tormenti, forse esagerati, invece io ho voluto raccontare di un maschio alpha che ha una parte tenera e romantica pur non avendo demoni. 

 

5) Il modo in cui Jack cede ai capricci delle nipoti mi ha fatto morire, un omone come lui che si scioglie davanti a due quindicenni che gli fanno gli occhi dolci. 

Ho adorato il modo in cui interagisce col suo migliore amico, ma anche le sue interazioni con la coinquilina di Kate o con la sua dirigente gay, hai fatto in modo che ogni personaggio avesse il suo spazio e la sua importanza al di là della storia principale, pensi di poter scrivere di loro in futuro?

Jack Lewis in versione zio è divertente, e le nipoti ne approfittano alla grande del suo enorme cuore. 

Caratterizzare tutti i personaggi che ruotano nella sua orbita ha richiesto impegno, ma sono fiera del risultato, poi il tutto è condito con una buona dose di ironia, che non guasta mai. 

Mi chiedi se scriverò di tutti loro, probabilmente no, ma di un certo biondo

6) Kate, al contrario di Jack, non è così forte, non è così sicura e bastano le parole di quell’arpia di Susan per farla vacillare. 

In un tempo in cui la maggior parte delle autrici scrivono di donne forti, come mai tu hai scelto di scrivere di una donna fragile?

Kate sa ciò che vuole, e vuole Jack, questo è innegabile e chiaro sin da subito. Il come farlo suo non è stata un’impresa facile. 

Non penso sia una donna fragile, non nel vero senso della parola, piuttosto è insicura, incredula del fatto che un uomo come l’irraggiungibile Jack Lewis possa davvero interessarsi a lei. 

Poi si sa, quando si ha a che fare con le ex, diventa tutto più complicato, soprattutto se la ex in questione è davvero bellissima.

 

7) Dopo That’s Me hai già in cantiere un altro progetto? Puoi parlarcene?

Sono in fase di scrittura, per chi ha letto il romanzo può immaginare su quali personaggi sarà incentrata la prossima storia. 

8) Io sono una persona particolarmente curiosa e non aver trovato notizie su di te, ha alimentato la mia curiosità, ma ti chiederò solo come è nata la tua passione per la scrittura ?

Scrivo da sempre, non romanzi, ma articoli e roba simile, diciamo che l’occasione di cimentarmi in un vero e proprio romanzo l’ho avuta un pomeriggio quando le mie amiche del cuore mi hanno “obbligato” a scrivere.

 

9) In futuro pensi che scriverai anche altri generi o pensi che il romance sia il tuo mondo?

Ho un cuore romantico, pur amando leggere vari generi, non mi vedo alle prese con killer o romanzi “edulcorati”, poi nella vita, mai dire mai!

 

10) Un’ultima domanda prima di salutarti, quali sono i tuoi autori preferiti?

Ci sono molte autrici italiane che amo, con cui ho anche un bel rapporto di stima reciproca, ma, per una questione di correttezza, farò solo il nome di autrici straniere contemporanee:
Kristen Ashley, Aly Martinez e Skye Warren.

Ecco, credo d’averti chiesto tutto quello che potevo, ti ringrazio di cuore della tua disponibilità e a nome di tutto lo staff di Recensioni Young Adult ti saluto e ti do appuntamento per il tuo prossimo libro, a presto, Jenny.

Grazie a per l’ospitalità, è stato piacevole star qui con voi.

DUE CHIACCHIERE IN COMPAGNIA di Joan Quinn