Recensione
UNA VITA PER UNA VITA – Viviana Leo
Salve readers, è con immenso piacere che vi parlo di questo libro in anteprima: Una vita per una vita di Viviana Leo.
È il secondo libro che leggo di questa autrice e anche in questo caso ha fatto un centro pieno!
Una vita per una vita, mi aveva già conquistato col solo titolo, poi la copertina e la trama davvero interessante hanno fatto il resto.
I pov alternati mi hanno aiutato a entrare completamente nella storia e nei pensieri dei due protagonisti, e nel giro di un paio d’ore avevo già divorato la storia.
«Il mio nome è Rebecca» lo ripresi infastidita. «E preferirei essere chiamata così. Ho una proposta per te, ma non amo i giochetti idioti perciò preferirei non perdere tempo.»
Restò a fissarmi, con il ghigno ancora stampato sul volto, ma presi il suo silenzio come un invito a continuare. «So tutto di te, Garret. Conosco i tuoi crimini, i precedenti penali, le tue donne e gli amici che hai ora in galera.»
«Non ho amici» rispose tranquillo e sembrava sincero.
«Allora i tuoi colleghi o compari, chiamali come ti pare, non mi interessa. Eri il migliore prima che finissi dentro. Hai protetto uno dei peggiori delinquenti della malavita e lo hai fatto con dedizione. Ora voglio te per gli stessi servizi.»
Rebecca è una donna ricca e abituata a ottenere sempre quello che vuole e ora che la sua vita è in pericolo, sa di volere accanto solo lui e sa come costringerlo ad accettare, nessuno le dice di no, mai.
Garret è un uomo con un passato torbido ed è in carcere con un’accusa di omicidio per la quale sta scontando ventiquattro anni.
Quando gli arriva la richiesta di Rebecca ne ha già scontati dodici dentro, e altrettanti ne deve ancora trascorrere fra quelle quattro mura se non accetterà la proposta di quell’arpia bionda e viziata.
Ma neanche uno stolto come lui potrebbe rifiutare una proposta simile: restare in carcere altri dodici anni o trascorrere un anno con lei come sua guardia del corpo e dopo essere libero?
Non c’era da scegliere, la risposta poteva essere solo una: Sì!
Avevo preso l’abitudine di effettuare piccoli furti. Di solito non li facevo nel mio quartiere, ma mi spostavo, per avere meno probabilità di essere beccato e riconosciuto.
Lo facevo per necessità, non perché mi appassionasse il brivido del rischio.
Avevo solo diciassette anni e mio fratello ne aveva sedici. Avevamo bisogno di mangiare. Crescevo molto più magro dei miei coetanei, e anche lui, perché il cibo era ridotto e quello che c’era, di solito, andava tutto nel pancione del mio patrigno.
Mia madre trascorreva la maggior parte del tempo a bere o fuori chissà dove, non curandosi del nostro stomaco dolorante.
Avevo capito ben presto che toccava a me fare qualcosa, altrimenti saremmo morti di fame. Rubavo di tutto: latte, legumi, pacchi di pasta, perfino caramelle gommose per far felice mio fratello.
Mia madre vedeva la nuova merce in giro per la baracca, ma non mi aveva mai chiesto da dove provenisse. Lei non faceva domande e io non davo spiegazioni. In fondo, l’importante, era nutrirsi.
Come recita il titolo: Una vita per una vita, racconta la storia di come Rebecca chiederà a Garret di proteggere la sua vita per un anno per poter riavere indietro la sua con undici anni di anticipo e vivendo in un contesto di lusso.
Ovviamente fra i due ci saranno scintille, un uomo duro, poco abituato a donne come lei, lei che non solo non ha paura di lui ma che lo sfida a viso aperto e lo fronteggia come se nulla fosse, una donna che lo attira come una fiamma attira una falena.
Nel giro di un secondo, la tranquillità che si respirava fino a un attimo prima svanì. Sentii qualcuno gridare e quando mi voltai, ancora steso su Rebecca, vidi il gestore, al nostro fianco, a terra.
Non feci nemmeno in tempo a realizzare che era stato colpito.
Trascinai Rebecca dietro a uno dei banconi e le intimai di fare silenzio, posando un dito sulle labbra. Se non avessi ucciso quel bastardo, saremmo morti entrambi, e dovevo anche sperare che non avesse altri complici.
Sfoderai anche io la mia pistola, una calibro 22 di cui mi aveva dotato Rebecca dopo la serata di beneficenza, e iniziai a sparare.
Il pezzo di merda ricambiò il fuoco e io mi abbassai immediatamente per sfuggire alle pallottole.
Guardai Rebecca, raggomitolata al mio fianco. Era viva, stava bene ma nei suoi occhi, per la prima volta da quando la conoscevo, lessi la paura.
Ci avevano teso un agguato.
Il libro mi è piaciuto davvero tanto soprattutto nelle parti in cui lui riviveva il passato che lo ha portato ad essere l’uomo che è, il dolore che si legge in quelle parti è quasi tangibile almeno quanto lo è l’attrazione e la passione fra loro, detto questo vi invito a correre ad acquistarlo, perché Una vita per una vita merita di essere letto in quanto non è la solita storia e anche se Viviana si scusa per quel pizzico di surreale che ha inserito nel finale, io l’ho trovato perfetto!
Non mi resta che augurarvi buona lettura, Jenny.
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Trama
UNA VITA PER UNA VITA – Viviana Leo
Rebecca è bellissima, ricca e abituata a comandare. Dirige un’importante attività e ha una concorrenza spietata che la vorrebbe morta.
Garret è un detenuto condannato con l’accusa di omicidio.
Cos’hanno in comune? Niente, se non fosse che Rebecca lo sceglie come guardia del corpo personale e lo mette davanti a un bivio: accettare il lavoro e vivere nella sua casa, al suo servizio, o restare in cella a scontare il resto della pena.
La decisione da prendere sembra facile, se non fosse che Rebecca è una donna completamente diversa da quelle che ha conosciuto Garret fino a quel momento.
È fuoco vivo e lui, di fuoco, se ne intende perché si è già scottata una volta e non ha intenzione di ricadere negli stessi sbagli.
Ma la scelta è una sola, semplice e chiara: una vita per una vita.
Morire in carcere o morire per lei.
UNA VITA PER UNA VITA – Viviana Leo
Buona lettura, Jenny.
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