Recensione
L’ALTERAZIONE DEI COLORI – Elsa Hysteria
Ciao readers, eccomi qui a raccontarvi di questo libro profondo e di spessore, che vuole far ragionare su ciò che siamo e su come viviamo i nostri fantasmi del passato.
Amy sta compiendo un viaggio verso una destinazione sconosciuta, con in mano solo una borsa a tracolla e tanta sofferenza.
Ancora non sappiamo cosa sia successo a questa ragazza, ma non ne abbiamo il tempo perchè veniamo catapultati a un anno prima: Amy è la vice allenatrice della scuola di calcio della scuola superiore della città ed è in confidenza con il bomber della squadra, Jake.
Il rapporto con questo ragazzo sembra trascendere il distacco professionale che i due dovrebbero avere, essendo allievo e insegnante, dimostrando invece un legame sincero dettato da un’amicizia profonda e fatta di confronti utili a entrambi.
Aggiungiamo anche il fatto che Jake voleva tutti i costi far conoscere Amy al fratello Liam, per farlo lasciare con la ragazza con cui stava.
“Ogni tanto vorrei che qualcuno mi chiedesse come mi sento, che dimostrasse un po’ di interesse sincero nei miei confronti.
Il problema è che chi ti chiede “Come stai?” non vuole mai una risposta diversa da un misero e stringato “Bene””.
“Non ti sembra una frase fatta e un po’ troppo banale?”
“No. È la verità e non è banale. Credo sia per questo che in fondo esiste l’arte, per permettere alla gente di elaborare il proprio disagio interiore prima di scoppiare. Trasferirlo nella propria opera.
E se non è in grado di creare arte, uno può sempre sfogare il proprio disagio in quella degli altri. Che ne so, chiudersi in camera con un album metal a tutto volume e urlare”
Amy lavora anche come volontaria in una linea di assistenza anonima ed è qui che conoscerà Hayden, ragazzo senza identità dal presente fragile e sfuggente.
Con lui Amy ha uno stretto rapporto che è andato oltre la professionalità, partendo dallo scambio dei numeri privati per sentirsi al di fuori del centro fino a confidargli la sua quotidianità.
Il resto della sua vita si divide tra una famiglia che la considera la pecora nera per i suoi comportamenti non convenzionali (secondo la famiglia almeno) e i fantasmi del passato legati alle superiori, che a distanza di anni tornano a bussare alla sua porta tormentandola.
Una frase detta da una sua compagna di scuola l’aveva colpita: dopo averla ignorata per anni Sylvia le si avvicina dicendole che lei non vedeva i colori, e solo pochi giorni dopo si suiciderà nel garage di casa sua.
“Dopo la morte di Sylvia mi sono chiesta tante volte come fosse non vedere i colori.
Una tragedia.
Ho iniziato a guardarmi intorno e mi son resa conto che io i colori li vedo brillare fin troppo.
Ora come allora”
A fare da sfondo a tutto questo un colpo di scena importante e difficile da assorbire, che rende la lettura importante e impegnativa.
Ammiro la scelta dell’autrice di trattare questa storia, fatta di tante situazioni difficili che si intrecciano tra loro indissolubilmente, ma con una delicatezza degna di un animo sensibile e attento.
Il tutto si riflette nel linguaggio, semplice ma coinvolgente, delicato nell’esprimere tutto quello che succede nella vita di Amy e di tutte le persone che le gravitano attorno.
Scelta singolare è quella dei titoli dei capitoli: un count down che sembra portare inesorabilmente a una conclusione per poi risalire con un conteggio in positivo, anche se non vi voglio svelare altro….
Uno spiraglio di luce ce lo regala King Francis, il gattone superbo e “prima donna” (dai, lo sono un po’ tutti i gatti!) di Amy, che lei tratta come se fosse una persona vera e provasse emozioni sincere.
I suoi miagolii e i suoi agguati mi hanno strappato parecchi sorrisi e hanno alleggerito i temi forti e impegnativi che l’autrice ha scelto.
Vi desidero lasciare con questa ultima riflessione, ricordandovi che ognuno prova e reagisce al dolore in maniera diversa e personale, in base ai pesi che ciascuno desidera dare ai suoi problemi, e che giudicare non è né utile né bello.
“Ma le persone, quelle hanno addosso l’intero spettro dei colori.
Sono rosse, gialle, verdi, azzurre, viola, rosa, nere, bianche, marroni.
Ognuno di loro ha il proprio bagaglio interiore, di cui nessuno è a conoscenza. E allora i colori interiori alterano quelli esteriori, creando uno spettro completamente nuovo e invisibile all’occhio umano.
Quasi invisibile. Perché se ci si sforza abbastanza, se si osserva davvero, si ascolta davvero, ci si tiene davvero, allora improvvisamente si iniziano a notare quelle sfumature nascoste e segrete”
Buona lettura, Alice.
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Trama
L’ALTERAZIONE DEI COLORI – Elsa Hysteria
Amelia, ventiquattro anni, vive a Swanster, piccola cittadina sulla costa inglese.
Allena una squadra scolastica di calcio e fa volontariato per una linea amica di prevenzione contro il suicidio, cercando di dare un senso a ciò che le ruota attorno: le difficoltà sociali, l’astio con la famiglia, la passione per il calcio, il suicidio apparentemente senza senso della ragazza più popolare della classe quando aveva quattordici anni.
Invece di trovare risposte, però, Amy si imbatte in nuove domande quando Hayden – affezionato della linea amica – diventa un affare personale.
Si ritroverà così sbattuta di nuovo con prepotenza nei corridoi della scuola, pieni di ricordi dolorosi e bui, di drammi e insicurezze.
Amy capirà che ciò che le persone ci lasciano vedere è solo la punta di un iceberg immenso e che non tutti vogliono (o possono) essere salvati.
L’ALTERAZIONE DEI COLORI – Elsa Hysteria
Buona lettura, Alice.
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