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Titolo: IL SANTO
 
Autore: A. Zavarelli
 
Casa Editrice: Grey Eagle Publication

Recensione

IL SANTO – A. Zavarelli

Salve readers, siamo arrivate al quarto volume della serie La Malavita di Boston di A. Zavarelli: Il Santo

Anche questo libro, come quelli che lo hanno preceduto, racconta una storia d’amore tanto bella, quanto travagliata, in questa storia però è il mondo della mafia ad avere meno spazio, una minor importanza. 

Il disagio, il dolore, e la voglia di giustizia che il passato ha lasciato nell’anima di Scarlett, la fanno da padroni. 

Il Santo conferma la capacità della Zavarelli di tirarti dentro la storia, di farti parteggiare per il protagonista nonostante sia un mafioso, un cattivo per antonomasia. 

Il suo modo di farti immedesimare nel protagonista tanto da poterne sentire le emozioni sulla pelle, la sua capacità descrittiva estremamente realistica, ma mai troppo cruda, permettono di godere a pieno della storia.

Non posso nemmeno comprare un cetriolo al mercato senza avere i loro occhi addosso. Immaginano cose sporche, mentre le loro mogli radunano i bambini lungo i corridoi in modo ordinato e bevono vodka in casa.

Gli uomini, invece… Torneranno a casa, continuando a pensare a quel cetriolo. 

Si masturberanno, poi si siederanno sul divano e guarderanno qualche programma sportivo insignificante, borbottando le loro risposte, quando le mogli porranno loro una domanda.

Il sogno americano.

Sospiro.

Tutto il mondo è un palcoscenico, e io sono solo uno dei tanti attori, baby.

Come quel coglione laggiù, che mi guarda mangiare questo hot dog. Quale problema hanno gli uomini con gli oggetti a forma fallica?

Scarlett si sente danneggiata, e dopo quello che ha subito ha tutti i motivi per crederlo, va avanti col solo scopo di farsi giustizia, di vendicarsi per quello che le è stato fatto. 

Nessuna ragazza dovrebbe mai subire lo stesso destino, la vita di nessuna donna dovrebbe valere così poco da essere considerata un danno collaterale accettabile. 

Ma lei non si è arresa, e ora chi le ha fatto del male deve tremare, perché lei non si fermerà finché non pagheranno tutti.

Ho una bella vita. Faccio quello che mi riesce meglio. Truffare e combattere. 

Trascorro le mie giornate con i ragazzi, a fare casino, e le notti con qualunque cosa eccitante attragga la mia fantasia.

Ma in questo momento, su questa panca, con i postumi di una sbronza e affamato, ho un momento di lucidità. Questa fame dentro di me – questo vuoto – è per qualcosa di più.

Mi vedo in quel modo un giorno. Come Crow adesso, che sta tenendo in braccio sua figlia. 

E quando immagino mia moglie accanto a me, c’è solo un viso che mi viene in mente. Potrebbe essere solo lei.

La donna che mi ha fatto perdere la testa.

La donna che non vedo da mesi.

 

Rory ha un peso sulle spalle fin da quando aveva tredici anni, col tempo ha imparato a dominarsi, ha fatto “carriera” nel sindacato, ma in fondo è rimasto un bravo ragazzo, detto Il Santo perché protegge donne e bambini. 

Ha un difetto però, ha perso la testa per Satana e lei farà di tutto per portarlo all’inferno con sé. 

Di lei non sa quasi nulla, se non che lo odia, ma l’attrazione che sente nei suoi confronti va al di là del mero desiderio sessuale, da lei vuole di più, però prima deve riuscire a fermarla, perché Tenly continua a scappare, e lui è a un passo dall’arrendersi.

“Santo cielo.”

Cammino verso la parete e accendo le luci, e qualsiasi pensiero fugace avessi di farlo sparisce, quando le vedo il volto da vicino. 

Si sta muovendo di nuovo verso di me, come la cacciatrice che è, ma zoppicante e dolorante. Si comporta come se niente fosse. 

Ma non è niente; è un sacco di cose, e sono stufo di vederla ferita.

“Rory” sussurra. “Ho bisogno di te.”

La sua voce è dolce, ma gli occhi mi dicono che il demone in lei ha voglia di uscire e giocare. Si alza per riprendere il controllo, ma glielo impedisco, bloccandola contro la parete con il mio corpo. 

Sono coperto di sudore, sangue e sporcizia, ma non me ne frega un cazzo. Le sue labbra si muovono sul mio collo e lei non mi bacia, mi assapora.

E dannazione, è pura malvagità.

 

Anche in questa storia i colpi di scena e le complicazioni non mancano, così come non mancano le scene hot, ma è il conflitto interiore di Scarlett la parte più importante e pregnante del libro, ciò che ti lega alle pagine e ti spinge a continuare a leggere, per capire fino a che punto arriverà, cosa è ancora in grado di sopportare, o quando si arrenderà a ciò che sente e di cui ha bisogno.

Bene, de Il Santo non vi dirò altro, ora tocca a voi leggerlo, io intanto comincio il quinto volume: Il Ladro, buona lettura, Jenny.

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Trama

IL SANTO – A. Zavarelli

Scarlett


Quando si va in guerra, ci sono tre regole molto semplici da rispettare.


1. Conoscere il tuo nemico.
2. Essere pronto al sacrificio.
3. Indossare sempre scarpe comode.

Dopotutto, la vendetta è un piatto che va servito freddo.
Ho un buon occhio per questo, e niente ostacolerà il mio cammino.
Nemmeno Rory Brodrick, detto il Santo.

Si sbaglia, se pensa di potermi cambiare. Quando avrò finito con lui, farò sembrare la sua mafia un gioco da ragazzi.

Vuoi incrociare il mio cammino, Signor Brodrick?
Faresti meglio a farti il segno della croce e a sperare di morire.


Rory


Sono un combattente. Un trafficone. Un mafioso.
Ho visto diverse cose nella mia vita.

Ma non ho mai incontrato nulla di simile a lei.
È una bellezza con il cuore di una bestia. La mela avvelenata a cui non riesco a resistere. 

E sulla sua scia lascia una schiera di uomini che strisciano in ginocchio.

Quello che non sa è che mi piacciono le donne selvagge.
Questo non fa che rendere molto più divertente domarle.

IL SANTO – A. Zavarelli
Buona lettura, Jenny.

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