Shane + Dixie – Summer Lee, RECENSIONE

“Shane+Dixie” è un romanzo che ha la capacità di emozionare. La trama è all’apparenza semplice, ma, in realtà, risulta densa di significato. Shane e Dixie attraverso in moto gli Stati Uniti per raggiungere Chicago dall’Oregon. 

Ogni chilometro di questo tour è, in realtà, un tassello della crescita personale dei protagonisti. Scavando a fondo, si capisce che “Shane+Dixie” in realtà ha una trama ben studiata, sorprendente e che affronta vari argomenti importanti.

“Chi sei? A cosa stai pensando? Perché mi sto trivellando il cervello con queste domande?”, si chiese Dixie, distogliendo lo sguardo.

Quel loro bacio era magico. “Quello che ci unisce è magico”, pensò, perdendosi in lui.

Il primo colpo di scena arriva dopo le prime pagine, in cui la trama fa un salto temporale e tutto ci sembra cambiato, anche nell’interno sentire dei protagonisti. 

Vari colpi di scena mettono in moto questa fuga, tra due persone che si sono amate tanto, ma che sono da tempo separate. “Shane+Dixie” è ambientato negli anni ’80 e questo dà un tocco ulteriormente romantico al viaggio. 

Non ci sono interferenze tecnologiche, i protagonisti sono soli con sé stessi e con i propri pensieri. Le varie tappe geografiche segnano anche un avanzare nel percorso sentimentale di Shane e Dixie. 

Il lettore assiste a una fiamma che si riaccende e a un rapporto che diventa più maturo. A parte il rapporto sentimentale, Shane e Dixie affrontano i loro demone e trovano il modo per conviverci.

Possono passare mesi, anni, secoli, ma Dixie continuerà ad avere una strana influenza su di me che mi porta ad aprirmi, a sentirmi vivo, a sognare il meglio mentre sto vivendo il peggio. A volerla di nuovo, nonostante il buio che ho nel petto.

 “Shane+Dixie” è un romanzo dolcissimo, che si legge tutto d’un fiato. L’autrice è bravissima a portarci a fondo nel mondo dei protagonisti e a farci sentire cosa provano loro. 

Ho amato tantissimo Shane, che supera il cliché del bello dal passato difficile e sfodera un’interiorità importante e una dolcezza unica. Il doppio punto di vista di narrazione aiuta anche a questo, a sentire al meglio quello che provano Shane e Dixie.

Ormai lo so, non sono cieco né sordo. Vedo e sento, capisco che la voglio, che mi piace e non ha mai smesso di piacermi, capisco persino che non posso averla adesso, che devo risolvere i miei casini per dirle che… ci darei una seconda chance. Lei lo vorrebbe?

Inoltre ho trovato azzeccata anche la contrapposizione di caratteri, che troviamo già nei loro nomi. Shane è la tenebra e Dixie è la luce. L’autrice riesce a dare questa sfumatura caratteriale in modo molto credibile.

Buona lettura, Giusy.