That Kiss – Karen Morgan, RECENSIONE

Salve readers, oggi torno a parlarvi di un autrice che ho recensito spesso nell’ultimo anno e mezzo. 

Lei è stata l’autrice che ho recensito per prima quando sono entrata nel Blog, e non sempre i libri rispecchiavano completamente il mio gusto personale, ma quello di cui vi parlerò oggi l’ho apprezzato davvero tanto. 

That Kiss, di Karen Morgan, pur essendo un new adult, genere per il quale non nutro molto interesse, ha saputo conquistarmi e farmi ridere.

Le prime pagine mi hanno fatto dubitare, pensavo non sarei riuscita a finirlo, il continuo “pavoneggiarsi” del protagonista che continuava a ripetere ogni tre per due io sono Randell Warren, mi stava facendo venire l’ulcera; ma come d’abitudine non mi sono arresa davanti alla prima impressione, e più andavo avanti e più quello che stavo leggendo mi piaceva e mi faceva sentire coinvolta.

Un’emozione violenta mi travolge, il cuore batte come un matto e avverto delle strane sensazioni allo stomaco. 

Appoggia la mano contro il mio fianco, mi tira a sé e premo il palmo sul suo petto. È caldo e ben definito. La sua lingua insegue la mia e ogni parte del mio corpo sta letteralmente andando a fuoco. 

È tutto troppo intenso, all’improvviso la porta del bagno si apre e noi ci allontaniamo di botto. L’espressione sul viso di Randell è confusa, incerta… stravolta e io… mi sento nello stesso modo.

Che cazzo è successo?

That Kiss è raccontato a pov alternati, è scritto con ironia e sarcasmo che smorzano perfettamente i momenti bui dei due protagonisti. La scrittura fluida e accattivante della Morgan questa volta, ha fatto un centro pieno. 

Andando avanti con la lettura ho apprezzato perfino quel filo d’arroganza con cui Randell, continuava a ripetere il suo nome come fosse Cristo sceso in terra; ho capito che era il suo modo di mantenere le distanze, non era lui, figlio adorato e devoto a comportarsi in un certo modo, ma Randell Warren la stella del baseball e idolo delle ragazze. 

Lui sentiva la mancanza di suo padre ad ogni respiro, Randell Warren prendeva quello che voleva senza farsi problemi, né domande, lui si sentiva incompleto senza lei, ma Randell Warren poteva avere tutte le donne che voleva e non gli importava di nessuna, almeno fino al momento in cui lo stato d’animo di lui ha influito sulla vita di Randell Warren e ha rischiato di perdere tutto.

«Cosa è successo con Cam?» chiedo. Rimane in silenzio, abbassa lo sguardo rimuginando sull’accaduto. Sospira pesantemente e riporta gli occhi sui miei. «Mi ha fatto incazzare perché ha cominciato a sparare cazzate su una ragazza» confessa.

 Oh. Una ragazza. Il mio cuore potrebbe improvvisamente spezzarsi. Sono una povera illusa. Mi si stringe la gola, abbasso la testa e la rialzo, agitata. Non riesco nemmeno a deglutire e l’aria in questo bagno è diventata pesante.

«Stava parlando di te» rivela. Il mio cuore sembra fermarsi. Punto gli occhi nei suoi, sento che sto per entrare nel panico.

Tum, tum, tum, tum. I battiti cominciano ad accelerare.

Dal canto suo, anche Rebecca mi ha fatto irritare all’inizio, trovavo il suo comportamento troppo superficiale, giudicava Randell uno stupido perché atleta, inaffidabile senza possibilità di smentita sempre perché un atleta, poi ho capito il perché dei suoi giudizi tanto rigidi e inflessibili e ho iniziato a entrare in empatia con lei. 

Aveva talmente paura di soffrire e di finire per accettare il dolore, che non si accorgeva di autoinfliggersi sofferenza lei stessa, negandosi la possibilità di essere felice, di provare a mettersi in gioco davvero.

«Perché?» Mi sfiora il naso con il suo.

 «È il nostro gioco, ricordi?»

 Gioco. Mi bruciano gli occhi e li chiudo per un attimo quando le sue labbra sfiorano le mie, poi mi scanso mostrandogli la guancia. Mi fissa attonito, non riesce a capire il motivo del mio rifiuto.

 «Che ti succede?» mi chiede. All’improvviso, tutto mi fa male.

«Tu vuoi solo scopare mentre io…» farfuglio. Trovo il coraggio di guardarlo negli occhi. Le iridi si bagnano, ma riesco a non piangere. «Non voglio più giocare, Randell.»

 Incassa il colpo e la sua testa scatta all’indietro come se avesse schivato uno schiaffo. Si acciglia e mi fissa confuso. Molla la presa e sento un dolore premermi il petto.

È come se mi stesse lasciando andare e lo sto odiando per questo. Sbatte le palpebre, abbassa lo sguardo e chiude gli occhi. Mi domando a cosa stia pensando perché sembra improvvisamente turbato.

 «Devo andare» dice e mi spezza il cuore. Torna dalle ragazze.

That Kiss, non è il solito new adult e nemmeno il solito sport romance, tocca argomenti delicati e lo fa in punta di penna, con delicatezza ed eleganza, non esprime giudizi ma mette il lettore in condizione di farsi una propria opinione su quell’argomento, su quella vicenda. 

In questa storia ci sono anche numerose scene hot, ma niente di esagerato o di volgare, la giusta dose di pepe necessaria a vivacizzare qualunque romanzo. 

In questo volume la Morgan è stata capace di emozionarmi e di farmi ridere, quindi non vedo l’ora di leggere i prossimi che spero siano dedicati a Nathaniel e Cam, due dei compagni di squadra di Randell, due personaggi che mi hanno colpito, sia perché molto diversi tra loro, sia per la complessità che hanno già dimostrato in questo libro. 

Ora credo d’avervi detto abbastanza di That Kiss, quindi non mi rimane che augurarvi buona lettura, Jenny.