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Titolo: Parla come Dante 

Autore: Dario Pisano

Editore: Newton Compton Editori

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Recensione

Parla come Dante – Dario Pisano

Salve readers, oggi vi parlerò di un libro molto diverso dai soliti,  niente storie d’amore, nessun dramma o delitto da risolvere, oggi affronteremo Dante. 

Non temete non voglio interrogarvi, voglio raccontarvi come Dario Pisano spiega l’origine di molte espressioni tutt’ora in uso che sono nate dalla penna di Dante. Oggi vi racconto: Parla come Dante di Dario Pisano edito da Newton Compton Editori.

Era un po’ che non cambiavo genere e questo libro è arrivato al momento giusto, Parla come Dante è diverso da qualunque cosa io abbia letto sull’argomento. 

Dario Pisano fa un’attenta disamina della Divina Commedia, e dell’impatto che quell’opera immensa ha ancora nella nostra lingua.

Affronta versi, spiega terzine, esamina tempi e intenzioni dell’autore, regalandoci una prospettiva attraverso la quale pochi di noi hanno osservato la scrittura del sommo vate.

E allora rispondiamo alla domanda di partenza. 

Dante è indicato come il faber, l’inventor dell’italiano per questo motivo: non è stato il primo a usare il volgare in un’opera letteraria, ma è stato colui il quale lo ha reso capace di un uso letterario senza limitazioni. 

I poeti e gli scrittori della tradizione anteriore avevano gettato le fondamenta di un edificio linguistico che Dante Alighieri ha elevato. 

E successivamente, nel corso dei secoli, gli scrittori italiani hanno, ognuno nell’ambito della propria opera, contribuito ad arredare e ad ampliare le stanze di questo edificio linguistico.

Personalmente ho letto più volte la Divina Commedia negli anni, ma non avevo mai fatto alcune delle associazioni che ho potuto leggere in questo libro. 

Al di là dell’argomento ho trovato la scrittura di Pisano attenta, precisa e pungente. Sottolinea con grande proprietà di linguaggio ogni sfumatura dei versi che affronta rendendoli chiari per chiunque si approcci al libro. 

Ha la capacità di rendere chiare le intenzioni di Dante e di farti apprezzare ancora di più le immense capacità di quello che viene definito il padre della lingua italiana… in effetti Pisano ha qualcosa da dire anche su questa espressione.

Per l’argine sinistra volta dienno; ma prima avea ciascuna la lingua stretta coi denti, verso lor duca, per cenno; ed elli avea del cul fatto trombetta.

I commentatori, nel corso delle varie epoche, si sono domandati il senso di una simile audacia espressiva. 

È necessario a questo punto rammentare che Dante fu allontanato da Firenze proprio con l’accusa di baratteria (il peccato castigato in questa microunità narrativa). 

Aveva quindi probabilmente ragione il commentatore ottocentesco Niccolò Tommaseo, secondo il quale questa deflagrazione grottesca è «la vendetta derisoria che Dante rivolge ai suoi accusatori, ridicolizzandone l’accusa che si pretende seria».

In conclusione: Dante dimostra in questo verso che per lui non esistono limiti alla poetabilità del reale.

In ogni capitolo l’autore ci riporta nel mondo di Dante dimostrandoci la grandezza del poeta una volta di più, Come parla Dante, secondo me è un libro che può essere utile anche ai ragazzi che si trovano ad affrontare la “Commedia” per la prima volta, in modo da poterne fare un esame profondo e comprenderla meglio.

Stanno i giorni futuri innanzi a noi come una fila di candele accese dorate, calde, e vivide.

Restano indietro i giorni del passato, penosa riga di candele spente: le più vicine dànno fumo ancora,

fredde, disfatte, e storte. La consapevolezza della brevità della vita umana, però, non deve essere un pensiero oppressivo, ma un invito a non sciupare la nostra più grande ricchezza: che perder tempo, a chi più sa, più spiace…

Ho amato ogni riga di questo libro che mi ha permesso di apprezzare ancora di più un pezzo della letteratura italiana, un grande classico che ognuno di noi dovrebbe leggere almeno una volta nella vita, ma sia che lo abbiate fatto o che dobbiate ancora farlo, vi consiglio di leggere Come parla Dante, troverete la lettura di questo libro comunque molto interessante. 

Buona lettura, Jenny.

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Trama

Parla come Dante – Dario Pisano

A molti di noi è capitato spesso di esclamare, in qualità di invito a non perdere tempo con persone che non meritano la nostra attenzione, «Non ti curar di lor, ma guarda e passa!» (prima curiosità: la citazione è sbagliata! 

Dante scrive: «Non ragioniam di lor…»). E chi non conosce il verso «Amor ch’a nullo amato amar perdona», che tanta fortuna ha avuto nella musica italiana? Ma cosa significa? E quante volte abbiamo detto a un amico – pieno di guai fino al collo – «stai fresco»? Che cosa hanno in comune queste espressioni e le tante altre raccolte nel libro? 

La medesima paternità. Nascono tutte dalla penna di Dante Alighieri, il massimo genio linguistico della storia, il quale – con la sua Divina Commedia – ha incrementato vertiginosamente il patrimonio lessicale dell’italiano. 

Parla come Dante ospita una ricognizione dei più famosi ma anche dei meno noti versi di Dante entrati nella lingua quotidiana, per lo più usati da chi parla senza la consapevolezza della loro provenienza.

L’ampia documentazione offerta in queste pagine è la prova del fatto che, se anche noi ignoriamo Dante, Dante non ignora noi, ed è sempre sulle nostre labbra, in ogni momento della «nostra vita»!

Parla come Dante – Dario Pisano
Buona lettura, Jenny.

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