Finchè non cala il buio – Charlaine Harris, RECENSIONE

Buongiorno readers! Bentornate qui sul blog. Oggi vi parlerò di una serie che ha già qualche anno ma che è, insieme a Twilight di Stephanie Meyer, la serie che ha “dato il via” al filone d’oro dei vampiri. Ma mentre Twilight è una serie adatta a tutti, dai giovani agli adulti, i contenuti di True Blood sono decisamente più piccanti e con il bollino rosso.

Una serie lunga ben 13 libri che è stata anche trasportata in tv con una serie di altrettanto successo dei libri e un cast da rifarsi gli occhi. Se non avete mai letto nessun libro della serie, dovete assolutamente recuperarla: una serie bollente, intrigante, avvincente e con la giusta dose di romanticismo, sesso,  mistero e umorismo.

La protagonista della serie e voce narrante di tutti i libri è Sookie Stackhouse. Giovane, bella e fa la cameriera in una piccola cittadina della Louisiana. È una persona tranquilla e riservata, con un piccolo “difetto” per cui in molti la schivano: è in grado di leggere nella mente della gente e questo non la rende un soggetto facile con cui avere una relazione. Infatti la sua vita amorosa è alquanto povera.

Parlare con JB, e perfino leggergli nella mente, era interessante quanto un sillabario dell’asilo poteva esserlo per un lettore adulto. Il fatto che una mente tanto stupida fosse stata posta in un corpo così bello era uno degli scherzi in cui Dio amava indulgere. 

Vive quindi solitaria insieme a sua nonna, almeno fino a che non arriva Bill. È alto, bruno, avvenente e, soprattutto, Sookie non riesce a sentire una sola parola di quello che lui sta pensando. Esattamente il genere di uomo che ha aspettato per tutta la vita.

Però anche Bill ha un problema: è un vampiro. Da qualche mese hanno fatto “coming out”  e si sono palesati al mondo umano. Da quando è stato inventato il sangue sintetico non hanno più necessità di bere sangue “alla fonte” e possono quindi vivere tranquillamente in mezzo alla gente comune.

Ragazzi, se sapeva baciare. Potevamo anche avere dei problemi a comunicare a certi livelli, ma quello non era di sicuro uno di essi. […] Gli mordicchiai la pelle, e lui si lasciò sfuggire un suono che era quasi un ringhio. – Sookie! – mormorò, con voce affannosa. Mi ritrassi da lui di un centimetro. – Se lo rifai, ti prenderò, che tu lo voglia o meno – avvertì, e mi resi conto che diceva sul serio. – Non vuoi farlo – ribattei, cercando di non farla suonare come una domanda. – Oh, si che lo voglio.

Peccato che da quando Bill è arrivato a Bon Temps alcune cose strane iniziano ad accadere. Sarà un caso che stiano accadendo proprio ora? Forse Bill e i suoi amici sono coinvolti in questo mistero? Tutto peggiora quando uno dei colleghi di lavoro di Sookie viene ucciso e lei comincia a temere di poter essere la prossima vittima.

Con noncuranza, iniziai ad avvicinarmi a Bill, sperando che lui mi avrebbe difesa se si fosse arrivati al peggio, ma scoprendo di non essere del tutto sicura che lo avrebbe fatto. Continuai a sorridere, pregando che lui parlasse, si muovesse. E lui lo fece. <<Sookie è mia>>, disse, con voce talmente fredda e piatta che se fosse stata una pietra non avrebbe sollevato una sola onda nell’acqua

Personaggi molto ben caratterizzati e raccontati con una scrittura semplice ma che cattura. La storia è coinvolgente e non è banale. Charlaine Harris è riuscita a creare un mondo alternativo che vive in simbiosi con il mondo umano, con le sue regole e le sue gerarchie di potere da rispettare. Una grande fantasia e grande abilità di scrittrice che ha saputo tenere incollate alle pagine le lettrici di tutto il mondo per tutti e 13 i libri.

Avremo modo di conoscere a fondo Sookie e Bill, Eric l’affascinante capo vampiro e la sua vice Pam, Sam il datore di lavoro di Sookie e tanti tanti altri personaggi.

Potevo sentire ondate di un potere di qualche tipo che mi si riversavano addosso, e stavo avendo la sgradevole sensazione che Eric stesse comunque cercando di influenzarmi. Mi arrischiai a scoccargli una rapida occhiata, e constatai che mi stava fissando pieno di aspettativa. Cosa si aspettava che facessi? Che mi togliessi il vestito? Che abbaiassi come un cane? Che prendessi Bill a calci negli stinchi? Merda.

Nessun volume si è mai rivelato noioso o ripetitivo. I personaggi sono tutti interessanti e hanno caratteristiche ben definite e ben inserite nella trama. Arrivati all’ultimo capitolo della serie si lascia Sookie con tristezza perché non ci saranno altri volumi ma anche felici di averla accompagnata nei vari libri.

Insomma una serie da recuperare assolutamente.

Buona lettura!
Simona