“Libra” è il settimo volume della serie “La regina dello zodiaco” ma l’attenzione dei lettori non sfuma.
Tutto merito di una trama che è di per sé un grande colpo di scena e della mutazione caratteriale di alcuni protagonisti. Primo tra tutti Liam, il Cancelliere della Torre.
“Invece lasciarmi con Mister Bordeaux andava bene?”
“Niente di tutto questo va bene.”
“E allora perché proprio adesso?”
Scuote la testa, rassegnato. “Perché sono un egoista.”
“Mi hai rapita perché sei un egoista?”
“Ti ho rapita perché sono innamorato di te, e non voglio che tu sposi Sebastian.” La sua confessione si deposita nello spazio in mezzo a noi, scagliando il mio cuore in fondo allo stomaco.
Tutto quello che solitamente abbiamo imparato su questo personaggio, viene sovvertito. Liam in “Libra” è imprevedibile, misterioso e seducente.
Mentre Novalee torna a essere sopraffatta dai dubbi e a farsi un pò trasportare dagli eventi. Il Leone, invece, è quasi inesistente in questo capitolo, forse ce ne voleva un pizzico di più.
Ed è allora che non posso più negare di volerlo. Il bisogno mi è entrato dentro di soppiatto allo stesso modo in cui la primavera ha ceduto lentamente il passo all’estate sull’Isola dello Zodiaco.
È una consapevolezza subdola, ma consistente, che quel desiderio esista ogni volta che Liam mi si fa troppo da presso.
La lettura è molto scorrevole e il romanzo si divora in un soffio. L’autrice dona ai lettori una nuova location in “Libra”. Ho apprezzato questo cambio di rotta e la descrizione dettagliata che ne viene fatta. Sembra di essere lì con i protagonisti.
I respiri pesanti di Liam colpiscono la mia nuca, mentre scende lentamente dal picco dell’eccitazione e, quando finalmente torna a terra – quando la polvere si deposita, e le conseguenze delle nostre azioni tornano a tormentarci – non riesco a non domandarmi se sarà questa la cosa che finirà per annientarci del tutto.
Ma il vero punto di forza di “Libra” è il finale, che spiazza le carte in tavola e lascia tutti in attesa del prossimo capitolo.