A un passo dal cadere – Catherine Cowles, RECENSIONE

Salve readers, oggi vi parlerò di un libro che ho dovuto leggere due volte prima di poter scrivere la recensione, sto parlando di A un passo dal cadere di Catherine Cowles, edito da Hope Edizioni.

L’ho riletto perché quando sono arrivata alla fine ho scoperto che questo è il primo libro scritto dalla Cowles e non riuscivo a crederci, ho pensato che dovesse essermi sfuggito qualche particolare che evidenziasse l’inesperienza dell’autrice, invece no, anzi, ho avuto ancora più conferme dell’ottima impressione avuta in prima lettura.

La scrittura di questa storia mi ha stupita, coinvolta e travolta con la sua forza, con il suo realismo, con la sua semplicità, aver scoperto che è il primo lavoro dell’autrice aggiunge valore alla storia.

Austin si voltò verso me di me. «Mi sono comportato da stronzo con te quando ci siamo incontrati la prima volta.»

Ridacchiando, dissi: «Vero. Nella mia testa ti chiamavo l’Uomo Montagna Arrabbiato, ma adesso mio piaci.»

Lui scoppiò in una risata e mi strinse a sé in un abbraccio. Eravamo sporchi e sudati, ma non me ne importava niente. 

Avvolta nelle sue braccia mi sembrava di essere contemporaneamente a casa e sull’ottovolante. 

Sentivo il suo cuore battere sotto la guancia e, quando riprese a parlare, la sua voce m’inviò delle vibrazioni in tutto il corpo.

A un passo dal cadere è proprio il titolo giusto perché è così tra Austin e Carter, sempre sull’orlo del precipizio, sempre ad un passo dal cadere.

Austin è un atleta che punta a diventare una stella luminosa nel firmamento del MMA, è un ragazzo determinato e ferito, il dolore che si porta dietro lo ha reso malfidente e un pochino arrogante, pronto a giudicare le donne in base a quella che lo ha fatto soffrire. 

Inizialmente il suo comportamento nei confronti di Austin mi ha irritato, ma man mano che leggevo ho capito le sue motivazioni, le sue paure, il suo bisogno di proteggersi.

Mi limitai a sbattere le palpebre. Come faceva a sapere che era proprio quello di cui avevo bisogno? Quando non mi mossi, si chinò e mi afferrò il polso.

«So che, se laviamo tutto, ti sentirai meno disgustata.»

A quel punto, gli sorrisi sul serio, sentendomi come se avessi ricevuto un colpo potente al plesso solare, ma nel miglior modo possibile. 

Quest’uomo era gentile, premuroso, e mi avrebbe aiutato a lavare ogni indumento di mia proprietà perché ero una pazza misofobica. 

Fu in quel momento che seppi che l’avrei lasciato tornare nella mia vita. Completamente. Avrei fatto il grande salto e corso il rischio di una brutta e dolorosa spanciata perché lui ne valeva la pena.

Carter è un insegnante, una di quelle che mi sarebbe piaciuto avere per i miei figli, una che ci tiene, che vuole dare ai ragazzi una possibilità attraverso la cultura e la cura. 

Sì, la cura, perché lei non lo fa solo per lo stipendio, lei a quei ragazzi ci tiene e tanto, ci tiene davvero. 

L’incontro scontro con Austin provoca far loro una “rottura” se così si può dire, ma grazie all’aiuto di ottimi amici finiscono per stabilire un ottimo rapporto e diventare complementari.

Fra i due, lei è quella che si abbandona di più a quello che sente, mentre Austin rifugge dalla consapevolezza di quello che potrebbe essere, così quando lei gli confessa quello che sente, lui scappa.

Sospirai, lasciando ricadere la testa all’indietro e strizzando gli occhi chiusi. Come diavolo era potuto succedere tutto questo? 

Non riuscivo a smettere di pormi quella domanda. L’avevo delusa. Di nuovo, non c’ero stato quando lei aveva avuto bisogno di me. Cazzo. Una mano mi strinse la spalla e aprii gli occhi di scatto. «non mi piace quello che la tua testa sta pensando, fratello.» ford sempre perspicace.

Austin crede di dover stare lontano dalle distrazioni per poter raggiungere i suoi obbiettivi, ma quando capisce che niente avrà senso senza lei, ecco che qualcos’altro cerca di mettersi fra loro…

Ho amato l’intera storia, in A un passo dal cadere, ogni personaggio è perfettamente definito, l’importanza dei protagonisti principali non toglie un grammo del fascino e della rilevanza che hanno i personaggi secondari, e spero che in un futuro non troppo lontano la Cowles possa dedicare una storia anche a Taylor, Liam e Ford. 

A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura, Jenny.