Nessuno disturbi l’amore – Anna Zarlenga, RECENSIONE

Ciao eccoci qui a parlare del nuovo libro di Anna Zarlenga “Nessuno disturbi l’amore.”

Protagonisti di questa storia sono Dori, una scrittrice di romanzi rosa di  ventotto anni. Dori vive ancora con la sua famiglia, che sottovaluta il suo lavoro.

Approfittano in ogni modo possibile di lei e  del fatto che lei lavori da casa per farle fare da babysitter ai nipoti, per farle fare le faccende domestiche… insomma di qualunque cosa che non sia scrivere.

Protagonista maschile invece è Alex, nonostante la laurea in lettere vive ancora nella casa che usava da studente. 

E’ un peter pan, vive in una casa disordinata, vive alla giornata incurante dei suoi ventinove anni suonati. Ha un negozio di articoli etnici insieme al suo amico Marcello e compone poesie poetry slam con cui sfida altri poeti.

La concentrazione di Dori durante la stesura del nuovo romanzo ne risente e si vede costretta a lasciare la casa, deve assolutamente trasferirsi. 

La sua editor le ha anche dato delle indicazioni precise sul prossimo libro, e lei con tutta quella confusione non riesce proprio a lavorare.

Chiama così l’agente immobiliare e affitta una stanza, non immaginando minimamente in quale guaio sta per cacciarsi.

 

 

«Quale sarebbe il suo budget?».

Faccio un rapido calcolo mentale. «Intorno ai trecento euro. Massimo trecentocinquanta».

Dall’altro capo del filo sento il tizio trattenere una risata. «Per questo prezzo posso trovarle al massimo una stanza da condividere con studenti universitari».

«Va bene», decido. «Va bene qualunque cosa, pur di andarmene da qui».

«Ehm… non ho molte soluzioni da proporre, solo una in Borgo Orefici, ma…».

«La prendo…».

«Ma non le ho detto…».

«La prendo. Qualsiasi cosa sia… la prendo.

Dove devo firmare?»

«Passi lunedì in agenzia. La porteremo a fare una visita».

Ok, giusto. Dovrei prima vederla e poi decidere. Ma tanto sono certa di non poter cambiare idea. Ho bisogno di andare via da qui.

«Posso portare anche le valigie?».

Qualche secondo di perplesso silenzio. «Se ritiene sia il caso…».

«Oh, mi creda. Lo è».

Dori quindi si trasferisce nella camera libera a casa di Alex. In realtà è il proprietario di casa che affitta lei una stanza nell’appartamento dove vive Alex dai tempi dell’università.

Alex non è affatto d’accordo, anzi ha già cacciato diversi coinquilini prima di lei, ed è deciso a fare lo stesso anche con lei.

Dopo il primo incontro Alex si confida con Marcello sulla nuova arrivata.

 

«Un bambino, tu? Quella non ci vede. Non mi pare tu sia uscito ieri dall’asilo», considera Marcello.

«Se è per questo nemmeno lei. Come ti dicevo, è non è una matricola».

«Ullallà! Le milf sono le migliori! Navigate ed esperte!».

«Frena! Non è una milf. Dice di avere la mia età, ma se devo dirti la verità se la porta male. Ha l’aria grigia della bibliotecaria».

«Le bibliotecarie nascondono molte sorprese.

Ti ricordi Tina… ci davamo appuntamento nella sezione dei saggi storici…».

«Non mi interessa scoprirlo!», chiarisco subito. Devo cacciarla, non sedurla.

«Fossi in te le dimostrerei che non sei affatto un bambino da rimproverare. A meno che non ti interessi fare qualche giochetto», ridacchia il mio amico.

«Così non me la scollo più di dosso. No, assolutamente no! Quella lì deve essere fuori da casa mia prima di subito».

«Tecnicamente non è casa tua».

«Non significa niente. Ho più diritti di lei su quell’appartamento. E poi è una rompipalle.

Vedessi come guardava il mio salotto»

Dori ormai vive in quella casa, la riordina e inizia a scrivere, finalmente senza confusione. Ma ciò che scrive ha bisogno di un po ‘ di pepe come dice la sua editor, dove trovarlo?

Alex non è d’accordo a condividere la casa con una coinquilina. La vuole fuori dalla casa, così inizia ad attuare dei “piani” per farla scappare a gambe levate di lì.

Piani rumorosi e poco ortodossi.

 

«U-hu, amico, ti ha provocato!», osserva Magnum p.i. girandosi verso di me. «Comunque io sono Marcello, il suo migliore amico. Una patatina?», mi chiede mettendo le mani nella busta e porgendomene una manciata.

«Dovrei prendere una patatina ora? Alle quattro del mattino? Dalle tue mani che chissà dove hai messo finora?»

«Accidenti, Alex, hai ragione. È una scassapalle».

«Come mi hai chiamato tu?», parto in quarta armata di ombrello, ma Alex arresta la mia corsa afferrandomi il braccio.

«Ehi, ehi! Calma!».

«No che non mi calmo! Stava per venirmi un infarto.

Hai forse intenzione di uccidermi?».

Lui non sembra affatto scalfito dalla mia agitazione.

«Non esageriamo. Ucciderti no, ma…».

«Ma…?»

 

Alex riuscirà nel suo intento? Dori lascerà la sua stanza e rientrerà dai suoi genitori o gli darà filo da torcere?

Dori riuscirà finalmente a concentrarsi e scrivere il suo nuovo romanzo?

Cosa accade quando Alex scopre che lavoro fa Dori?

Perchè Alex mente alla sua famiglia?

Cosa blocca Dori?

Ho letto questo libro in pochissimi giorni, incuriosita dal fatto che i personaggi fossero due come noi. 

Non si parla di miliardari in questo caso, ma di uno squattrinato, che nonostante la vita difficile cerca di vivere la vita a modo suo.

Dori anche lei cerca di portare avanti il suo sogno, nonostante le ingerenze della famiglia.

Ce la faranno?

Come al solito ho adorato lo stile dell’autrice, la Zarlenga  parla della realtà senza indorare la pillola, in maniera concreta e senza sfarzi ma al tempo stesso anche in maniera sobria e dolce, ti fa emozionare senza nemmeno accorgertene.

Buona lettura

Terry