Rebirth – Chiara Cipolla, RECENSIONE

Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare di un progetto di alcune autrici che hanno deciso di realizzare insieme una serie Medical.

I loro nomi sono Chiara Cipolla (autrice di questo primo volume della serie), Giusy Viro, Raffaella Franceschini, Sarah Rivera e Cara Valli.

Un progetto davvero ambizioso il loro, che ha portato alla nascita di una serie Medical dal nome John Hopkins Hospital.

L’ospedale è situato a Baltimora e nella serie i protagonisti saranno i medici.

In questo primo libro Rebirth troviamo un bel tenebroso dal cuore d’oro. Si tratta di Noah, fa il pediatra.

Noah è un tipo che non passa inosservato. Una sera Maud è rimasta a piedi con l’auto e Noah passa di lì a cavallo della sua Harley Davidson e vuole soccorrerla.

La sua imponente presenza in realtà la spaventa un pò e Maud prende un cacciavite per difendersi. Non si sa mai chi possa essere quel gigante tatuato a bordo di una moto in piena notte.

Ma Noah alla fine riesce a convincerla e la riaccompagna a casa.

«Purtroppo, rischi di non fare molta strada prima di fondere il motore. Per ora ti conviene lasciarla qui e chiamare qualcuno per farti venire a prendere e poi domani torni e la porti da un meccanico.>>

Estrae il cellulare e fa una smorfia.

Forse è troppo tardi per rompere le scatole a un amico o a un familiare, sono le due di notte. Oppure… «oppure ti do uno strappo io. Abito a Charles Village mi sei di strada.»

Chissà che il sogno erotico non diventi realtà. Provare non costa niente.

«Non credo sia il caso. La sua voce è di nuovo tremula e la cosa dovrebbe intenerirmi, invece mi fa girare le scatole.

Insomma, che altro vuole da me? Solo perché sono grande, grosso, tatuato e guido una Harley-Davidson mica vuol dire che sono una brutta persona!

«Senti, se avessi voluto farti del male te lo avrei già fatto» le dico spazientito e forse anche un po’ frustrato. Poi mi giro per tornare alla mia moto. «Se preferisci restare in mezzo a una strada tutta la notte accomodati. Io sono stanco e me ne vado a casa.»

«No, aspetta!» mi trattiene appoggiando una mano sul mio avambraccio.

 

Dopo i ringraziamenti i due si salutano e tornano alla loro vita di sempre.

Maud fa l’insegnante in una scuola cattolica. Noah invece il pediatra.

Noah non ha la minima intenzione di impegnarsi con qualcuna.

Ha già troppi problemi nella sua vita. Anche se quella rossa gli torna sempre in mente.

E poi dopo la tragedia della scuola non avevo certo lo spirito adatto per infilarmi nelle mutandine di una semisconosciuta. Bella per carità, ma non nutro alcun interesse per lei, né per nessun’altra.

Se non… per la rossa dell’altra sera, quella che era in panne con l’auto.

Dio, quella sì che mi ha risvegliato qualcosa dentro. Peccato avesse l’aria da brava ragazza, di quelle che rispettano le regole vogliono qualcosa in cambio oltre ad un sano scambio di fluidi corporei. 

Non che io non creda nell’amore o nei rapporti sentimentali, solo che non fanno per me.

Sono uno spirito libero e non voglio farmi ingabbiare in situazioni che so già in partenza mi complicherebbero la vita.

E poi da solo sto troppo bene.

Maud però…

 

Ma nonostante il loro incontro non sia passato inosservato per nessuno dei due, la vita continua. Peccato che il destino abbia ben altri piani per loro.

Si rivedono proprio in una circostanza in cui Noah la scambia per un’altra persona e si arrabbia molto con lei.

 

 

«Non so cosa dire. Mi sembra strano, non mi sono accorta di nulla, non ho mai visto segni sul bambino.»

«Ah no?» armeggio col tablet e le sbatto in faccia la fotografia che gli hanno fatto al pronto soccorso, dove si vede chiaramente l’impronta di uno scarpone nella schiena del bambino.«E questo come lo giustifica?»

«Oddio…»

«Ma non ti vergogni, brutta stronza!»

«Dottore» è Susan, appena entrata in camera, a richiamarmi all’ordine ma ormai gli argini sono crollati e niente e nessuno potrà fermarmi.

«Perché fate dei figli se non avete un minimo di istinto materno?»

«Ma io non sono…»

«Stai zitta! Come fai a startene ferma a guardare tuo figlio che viene massacrato di botte? Dimmelo, eh? Non hai nemmeno un livido, un graffio, un qualche cazzo di segno che dimostri che ti sei messa in mezzo a loro per difenderlo.»

«Dottore?» insiste l’infermiera alle mie spalle.

«Ma io…» farfuglia la rossa.

«Ma io, ma io, non sai dire altro? E quando quel bastardo tirava un calcio nella schiena di tuo figlio lasciandogli l’impronta del suo scarpone sulla pelle, cosa cazzo hai detto?»

 

Cosa accadrà al bambino? E’ davvero Maud la mamma del ragazzino picchiato dal padre? Perché Noah ci tiene tanto?

Cosa nasconde Noah? Riusciranno a chiarirsi?

Maud la spunterà sui suoi genitori che tentano in ogni modo di presentarle dei possibili fidanzati? Noah cambierà idea sul non legarsi in modo definitivo ad una donna?

Ero davvero curiosa di leggere questo libro per vedere come le autrici avevano deciso di sviluppare l’idea del medical romance.

Essendo una super appassionata di Grey’s anatomy non potevo lasciarmi sfuggire questa lettura e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita.

Mi è davvero piaciuto questo libro, tutte le varie tematiche trattate, il modo di scrivere dell’autrice, i personaggi e sono davvero curiosa di leggere il prossimo volume.

Buona lettura

Terry