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Quasi gay Londra. Kit - Alice Vezzani, RECENSIONE

Titolo: Quasi gay Londra. Kit

Autore: Alice Vezzani

Genere: M/M Romance

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TRAMA
Quasi gay Londra. Kit - Alice Vezzani

Christopher Anderson, Kit per gli amici, vuole diventare il re della vita notturna di Londra, sempre sulla cresta dell’onda, ama divertirsi con gli amici, ballare e, naturalmente, fare sesso. 

Per nulla incline ai legami romantici e duraturi cerca rapporti occasionali e senza futuro. Cosa succederà quando un inflessibile ispettore di Scotland Yard entrerà nella sua vita?

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RECENSIONE

Quasi gay Londra. Kit - Alice Vezzani

Salve readers, oggi parleremo di un romanzo breve, parleremo del secondo volume della Quasi gay Series di Alice Vezzani: Quasi gay Londra. Kit.

Ho letto questa storia appena ho finito di scrivere la recensione del primo volume, ma mi sono dovuta prendere qualche giorno prima di recensirla. 

Perché vi chiederete, ed è presto detto: dovevo capire come non rovinarvi la lettura del terzo.

Quasi gay Londra, Kit, racconta la storia da un unico punto di vista, quello di Kit appunto, vi farà sentire il disagio di un ragazzo, bello, pieno di sogni e gay. 

L’essere gay però è una “colpa” che i suoi genitori non gli hanno perdonato, e lo hanno cacciato di casa. 

Da allora Kit ha imparato a cavarsela da solo, continua a cercare di raggiungere il suo obbiettivo di diventare un modello famoso e intanto si diverte passando da una festa all’altra e da un letto all’altro. 

Kit non vuole legami, non vuole più fare affidamento su nessuno, la sua vita non è facile, non è comoda, ma ne è padrone e non permetterà più che qualcuno gli dica come deve viverla.

Ritornò indietro per chiudere la porta d’ingresso e poi si voltò, anche lui stava sorridendo. Ed era la cosa più bella che avessi visto quella sera: le labbra piene rivolte verso l’alto e gli occhi scintillanti d’argento.

 –Non farlo mai più! – Gli intimai anche se stavo sorridendo.

–Dipende. – Disse in modo criptico. – Togliti le scarpe, vado a prenderti il ghiaccio. Feci come mi aveva detto perché avrei ubbidito a ogni suo ordine, mi vedevo in ginocchio mentre… scossi la testa per far uscire quell’idea dal cervello. Ci mancava solo di finire quella terribile serata con in testa pensieri sconci sul mio coinquilino: ispettore super etero e macho e sexy.

Jason invece è un uomo tutto d’un pezzo, uno che non accetta mezze misure, che quando prende una decisione la porta fino in fondo, ma quando il suo mondo entra in collisione con quello di Kit qualcosa in lui cambia.

Durante il tragitto verso casa nessuno dei due parlò, ognuno aveva i propri pensieri che offuscavano l’atmosfera. Mi sedetti al buio sul divano mentre Jason si faceva una doccia. 

Non avevo le forze neanche per andare a letto. Quando il mio coinquilino tornò ero ancora nella stessa posizione. 

Lui si sedette pesantemente accanto a me, sapevo che era esausto e ferito, ma invece di lasciarmi solo con la mia depressione era lì con me. Mi passò un braccio intorno alle spalle e mi attirò a sé. Ansimai singhiozzando poi mi lasciai andare contro di lui.

–Potrebbe morire.

Kit lo trova bello e affascinante, ma Jason è completamente fuori dalla sua portata e in più è etero; quindi, non potrà esserci nulla fra loro, se non una sana e profonda amicizia, o no? 

Di solito si dice che tra uomo e donna non possa esserci solo amicizia, ma a volte questo vale anche tra persone dello stesso sesso, soprattutto se una di quelle persone si sente improvvisamente protetta e coccolata come non era mai stata.

–Non abbiamo niente da dirci, a parte quello che vuoi da bere.

 –Io devo parlarti invece.

–Ci siamo detti tutto, è meglio se le nostre vite si dividano.

 –Non è quello che penso io.

 – Come faceva sempre a trasmettere tanta sicurezza? Doveva essere stancante, o almeno per me, che ne subivo il fascino, lo era. La mia opinione era diversa dalla sua, gli interessava? Probabilmente no.

Si sa però che un illusione non può durare per sempre e quando alla fine la doccia fredda arriva, Kit ne è devastato…  

Potrei dirvi di più ma non lo farò, vi dirò invece che in questa storia troverete elencati tutti i tipi di abusi con cui gli omosessuali hanno a che fare ogni giorno, e che il dolore di Kit per ciò che subisce fisicamente e mentalmente è così vivido da sentirlo nell’anima. 

La Vezzani ha dato un’interpretazione così reale che non empatizzare con Kit è impossibile, e non mettersi nei suoi panni per cercare di capire perché la sessualità di una persona possa generare tanta cattiveria è davvero difficile. 

Ma anche il libro più bello può avere dei difetti e la pecca di questo è rappresentata da un certo numero di errori che andrebbero eliminati, niente di eccezionale, ma il racconto merita una nuova revisione. 

Nel prossimo libro Alice ci racconterà la storia dal punto di vista di Jason così da darci una visuale completa sulla loro storia e sui sentimenti di entrambi e vi giuro che non vedo l’ora che arrivi il giorno dell’uscita, il 24 luglio, per divorarlo. Intanto vi invito a leggere 

Quasi gay Londra, Kit e vi do appuntamento alla settimana prossima con Quasi gay London, Jason, buona lettura, Jenny.

Quasi gay Londra. Kit - Alice Vezzani
Buona lettura, Jenny.

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