Rewind – Raffaella Franceschini, RECENSIONE

Ciao! 

Ed eccoci, ahimè, all’ultimo volume della serie medical che ci ha fatto sognare.

Siamo al volume cinque e questa volta è il turno di Raffaella Franceschini.

Rewind vede come protagonisti il dottor Maxwell Cole e la dottoressa Allison Moore.

Maxwell avevamo già avuto modo di conoscerlo nei libri scorsi, essendo il migliore amico di Emmanuel Ferrari.

Maxwell è il primario del reparto di psichiatria dell’ospedale John Hopkins.

E’ un tipo austero, autoritario e intransigente. Il lavoro viene prima di tutto, le donne per lui sono solo un diversivo ed è completamente allergico ad impegnarsi, capiremo dopo il motivo.

Ha dovuto fare assunzioni nel suo reparto e una delle neo assunte è proprio Allison Moore, una psicologa giovane, bella e ritardataria.

Il loro primo incontro è davvero burrascoso.

 

<<Non ci posso credere. Ma lei è…..».

<<Sono lo stronzo che ha rubato il suo taxi, per usare le sue stesse parole».

È fatta.

Sono rovinata.

Ho insultato un mio superiore.

La mia carriera è finita ancora prima di incominciare. Continuo a osservarlo incapace di dire qualcosa mentre lui, perfettamente a suo agio, mi guarda beffardo. 

Il viso bellissimo sembra assumere una parvenza divertita prima di scomparire di nuovo dietro a una maschera fredda e impassibile.

<<La prego, si accomodi».

 

Dopo il primo incontro i due iniziano a lavorare insieme ad un progetto.

Cercano di non frequentarsi troppo perché tra loro non c’è indifferenza, anzi.

Allison è molto attratta ma non vuole cadere nello stupido clichè della storia con il suo superiore.

Maxwell sente che Allison è diversa dalle altre donne e non vuole illuderla nonostante la notevole attrazione che sente nei suoi confronti.

 

Mentre aspetto l’arrivo di Hope il pensiero dell’uomo ammaliante, autoritario e seducente che ho appena conosciuto mi assale con prepotenza e, senza rendermene conto, qualcosa si smuove al centro del mio petto.

Per tutto il tempo non ho fatto altro che guardarlo e restarne sopraffatta.

Le sue parole, poi…

Sono un uomo molto esigente.

Le ho sentite tutte sulla pelle, in una cascata di brividi.

Non è normale l’effetto che ha avuto su di me.

Non è normale che io senta ancora il suo sguardo addosso.

Non è normale il modo in cui la sua voce, bassa e misurata, mi abbia fatto ribollire il sangue.

In questo incontro non c’è stato proprio nulla di normale.

Ma qualsiasi cosa io abbia provato devo togliermela di dosso dimenticare.

Perché è un lusso che non mi posso concedere.

Non con un mio superiore.

Non con lui.

Ma i tentativi di stare lontani nonostante l’impegno tendono a fallire.

Si incontrano anche durante una serata e non riescono a mantenere le distanze consone a due colleghi.

 

 

<<Fossi in te non ballerei in quel modo in un locale frequentato da colleghi».

Ecco il suo solito modo di fare, autoritario, duro, dominante.

«Non stavo facendo nulla di male, ci stavamo soltanto divertendo».

Perché mai mi sto giustificando con lui?!

«E da quando ci diamo del tu?!» domando sostenendo il suo sguardo per dimostrargli che non lo temo.

 

Maxwell cerca in tutti i modi di tenerla lontana ma ci riuscirà? Cosa lo spinge a tenerla a distanza? perché Allison non è come le altre donne?

Cosa provoca quei brutti mal di testa a Maxwell? Riusciranno a stare separati?

Chi la spunterà tra  Allison e Maxwell ? Che il gioco abbia inizio.

Un viaggio fra presente e passato nell’animo di Maxwell farà da sfondo alla loro storia.

Ho divorato questo volume che mi ha donato tante, tante emozioni.

Davvero un finale degno di questa serie.

Ottimo lavoro ragazze, sono stati dei libri appassionanti e l’ho adorata.

Cinque storie forti,toccanti,esaltanti.

Ci avete regalato emozioni allo stato puro e per questo voglio ringraziarvi.

Ho adorato Noah, Bradley, Emmanuel, Gabriel e Maxwell.

Ovviamente parte del merito va anche alle donne con la D maiuscola che li hanno accompagnati lungo il loro percorso.

Buona lettura

Terry