La maledizione di Shade – L. L. Campbell, RECENSIONE

Salve readers, oggi vi parlerò dell’ultimo volume dell’Antologia Solidale “Dopo la pioggia” edita da Virgibooks, sto parlando di La maledizione di Shade di L. L. Campbell.

Questa antologia è stata dedicata ad un tema delicato, quello degli abusi, fisici e mentali, ma mentre i volumi precedenti al di là del fatto che mi siano piaciuti o meno, erano centrati sul tema, questo mi è sembrato poco coerente.

La maledizione di Shade, narra sì di un grave abuso, ma solo in modo marginale alla storia. 

Questa novella appartiene a un genere che di solito non leggo, il fantasy, io non vado molto d’accordo con questo tipo di racconti, ma devo dire che in questo caso invece ho trovato piacevole la lettura, solo un po’ fuori tema.

Shade è un demone, o meglio è il fantasma di un demone, imprigionato in quella forma da una strega e dalla sua congrega che dopo averne abusato lo ha maledetto e condannato a quella “vita”.

Si voltò verso il suo amico, che era in uno stato pietoso. Quello era un lato di sé che Darcy non mostrava mai a nessuno altro. 

Aveva le maniche del maglione nero tirate su alla bell’e meglio, mettendo in mostra i tatuaggi neri e oro. 

Aveva i capelli tutti scarmigliati e sospesi sul tavolo, mentre il suo sguardo bieco era rivolto ai fogli sotto la sua grossa mano pallida. 

Era perfino sporco di polvere sui pantaloni, cosa che fece indugiare lo sguardo di Shade sulle sue gambe lunghe e muscolose. Magari mi faccio un giro a bordo di quest’emo prima di andarmene, pensò fra sé. 

Negli ultimi dieci anni, Darcy era diventato un uomo fatto e finito. Le donne non lo ignoravano più, come gli era accaduto quand’era stato un ragazzino smilzo. 

C’era proprio una di queste ragazze al centro di tutto il loro piano. Darcy aveva ristrutturato quell’intera casa per lei. Veniva fatto tutto per lei.

Darcy è un bellissimo ragazzo emo che vuole aiutare Shade a liberarsi dalla sua condanna e desidera Senka da sempre.

Un uomo incredibilmente alto sbucò da un piccolo atrio immerso nell’ombra. 

Aveva le mani nelle tasche dei pantaloni neri che gli avvolgevano le lunghe gambe. Indossava un maglione nero e aveva dei capelli corvini e setosi che gli arrivavano fino al petto. 

Il suo viso era una maschera di noia e Seni strabuzzò gli occhi quando si rese conto che…

 “Darcy?” praticamente stridette. Un lieve accenno di rossore si fece strada sulle sue pallide guance e i suoi profondi occhi azzurri si spalancarono. Quello non era il ragazzino emo che ricordava dai tempi del liceo. 

Quello era un uomo emo molto alto e decisamente in forma. Seni si passò la lingua sulle labbra e provò a deglutire, nonostante la secchezza che avvertiva in gola.

 “Ciao, Senka,” mormorò lui, dopo essersi schiarito la voce.

Seni è una strega che non ha magia, è una donna scappata da una relazione tossica e bisognosa di trovare il suo posto nel mondo e nel cuore di qualcuno.

“Questo piano deve funzionare. Sono io l’unica e sì, me la sto facendo sotto, ma almeno posso provarci.” Forse potresti provarci anche tu, ma non glielo disse ad alta voce. Ma perché Darcy si stava comportando così? La guardò, e tutto ciò che vide lei negli occhi di Darcy era dolore. “Io non ti merito,” sussurrò. Seni rimase impalata. “Cosa?”

“Dopo tutti questi anni non sono stato in grado di impedire alla tua vita di prendere quella piega, con lui. Non siamo stati capaci di proteggerti e ora ti stiamo chiedendo di fare tutto questo per liberare un demone. A cui quasi non hai fatto domande, eppure sei qui e… io non ti merito.”

“Sono stata io a deciderlo,” puntualizzò Seni. Pover’uomo. Il solo pensiero che si portasse dietro qualche senso di colpa nei confronti di Seni le faceva male al cuore.

Quello che Shade e Darcy vogliono da lei la stupisce e la sconvolge, ma entrambi i sentimenti durano poco, superati dalla sua curiosità e dall’attrazione che sente per entrambi.

La chimica che si sviluppa fra i tre è decisamente bollente e resa evidente dalla scrittura della Campbell. 

Ho apprezzato molto lo stile dell’autrice e la sua capacità descrittiva, il suo dare voce a ogni protagonista poi, ha reso in modo perfetto le emozioni di tutti e tre, trasmettendole al lettore in modo più che efficace. 

Trattandosi di un romanzo breve della trama di La maledizione di Shade non vi dirò altro, ma vi invito a comprare la vostra copia in modo da sostenere la causa a cui è dedicata l’antologia, buona lettura, Jenny.