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L’ultimo giorno d’estate - Penelope Ward, RECENSIONE

Titolo: L’ultimo giorno d’estate

Autore: Penelope Ward

Editore: Always Publishing

Genere: Age Gap – Contemporary Romance

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TRAMA
L’ultimo giorno d’estate - Penelope Ward

Dopo la morte della sorella maggiore, Heather Chadwick è stata costretta a mettere in pausa il suo futuro: senza un padre, con una madre sprofondata nella depressione, Heather ha dovuto chiudere in un cassetto tutti i suoi sogni di studiare all’università. Così, dalla fine del liceo tre anni prima, la vita di Heather si divide tra l’occuparsi di sua madre, il lavoro al pub locale e la gestione della proprietà di famiglia sul lago Winnipesaukee in New Hampshire.
La monotonia della vita di Heather, però, viene scossa dall’arrivo di Noah Cavallari, un uomo solitario e misterioso quanto affascinante, che affitta il loro cottage sul lago per l’intera estate.
Heather non potrebbe esserne più incuriosita: Noah è un fotografo di successo, single e bello come il peccato, e dal momento in cui si offre di aiutarla con alcuni lavoretti per sistemare la proprietà durante la sua permanenza, il cuore di Heather non può che battere all’impazzata ogni qual volta i loro sguardi si incrociano.

Nonostante Heather renda palese la sua attrazione nei suoi confronti, Noah è deciso a tenere le distanze: le loro vite scorrono in direzioni troppo diverse. Ci sono più di dieci anni di età a separarli, Heather ha tutto il futuro davanti a sé mentre Noah… è arrivato al lago Winnipesaukee con un obbiettivo. E insieme all’ultimo giorno d’estate, anche lui sparirà da quel posto.
Eppure, giorno dopo giorno, Heather riesce ad abbattere con la sua sincerità e determinazione le barriere che Noah ha costruito e, ben presto, l’improbabile amicizia che hanno instaurato si evolve in un legame che Noah non potrà più negare.

Senza che Noah e Heather potessero mai immaginarlo, il destino ha già incrociato le loro esistenze in modo fatale una volta. Saranno pronti a ciò che ha in serbo per loro dopo l’ultimo giorno d’estate?

 

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RECENSIONE

L’ultimo giorno d’estate - Penelope Ward

Salve readers, oggi recensirò il lavoro di un’autrice che adoro, ma di cui difficilmente scrivo, di solito lascio che a scrivere la recensione sia una delle altre ragazze del Blog e io mi limito a leggere le sue storie solo per il mio piacere. In questa occasione non ho potuto esimermi, quindi vi parlerò di L’ultimo giorno d’estate di Penelope Ward, edito per noi dalla Always Publishing.

 

Partiamo dal fatto che io non amo gli Age Gap, soprattutto se la differenza tra i protagonisti è particolarmente elevata, diciamo che Noah ha rimarcato la cosa un’infinità di volte, tanto che stavo per chiedergli io di cambiare registro, poi mettiamoci una Heather che ai miei occhi è risultata così familiare da farmi male, e capirete perché stavolta la recensione l’ho voluta scrivere io.

 

Conosco bene la penna della Ward, e quando ho letto la trama sapevo già cosa sarei andata a trovare, contro cosa mi sarei scontrata, ed è per quello che ho scelto di recensirlo, un po’ per l’autrice e la sua opera e parecchio per me. Non starò a spiegarvi perché mi senta toccata da questa storia, ma vi parlerò di Heather, una giovane donna che porta sulle spalle il peso delle responsabilità familiari, una ragazzina che vive la vita di una donna saltando a pie pari tappe fondamentali della sua vita, perché il suo cuore non le permette di essere egoista, di pensare prima a sé stessa: ha la mamma da accudire, i conti da far quadrare… e un vuoto da riempire. Il vuoto a cui mi riferisco però non è quello ovvio lasciato dalla morte di sua sorella, no, quello è incolmabile, io parlo di un vuoto emotivo lasciato dalle esperienze che si è negata: il college, una vita spensierata, i primi amori vissuti senza aspettative.

Dovevo dirglielo?

«Mia sorella si è uccisa.»

Mi parve strano pronunciare quelle parole ad alta voce. Era la prima volta che ne parlavo con qualcuno che non fosse la mia terapeuta.

«Mi dispiace, Heather.» Una nuvola scura gli attraversò il volto.

«Aveva solo venticinque anni. Si chiamava Opal. Soffriva di disturbi psichiatrici e se non prendeva le medicine diventava ingestibile. È scappata di casa quando aveva circa la mia età.»

Alzai la testa verso il cielo stellato e proseguii. «Mia sorella era bellissima, io e mia madre eravamo terrorizzate all’idea che fosse chissà dove da sola. Abbiamo provato in ogni modo, ma non siamo riuscite a impedirle di andarsene.

 

L’ultimo giorno d’estate può sembrare la storia di un semplice amore estivo, ma non è così, questo romanzo è un po’ più complesso di così.

Il doppio pov alternato ci consente di capire i due protagonisti fino in fondo, leggendo ogni loro turbamento, ogni paura, ogni desiderio. Non a caso è il modus che preferisco, non voglio immaginare il perché un personaggio agisca in un determinato modo, voglio sapere cosa lo spinge, perché ha fatto quella scelta e voglio sentire ogni emozione che ha suscitato la sua decisone come se fosse mia; ecco, questo la Ward lo sa fare benissimo.

 

Mi venne anche in mente che una delle ragioni principali per cui non invitavo mai Heather in casa era che non c’era un posto per parlare, a parte il letto. Aggiungendo una seduta, avrei potuto farla accomodare senza che si sentisse a disagio.

 

In L’ultimo giorno d’estate è chiaro fin dalle prime pagine che Heather è attratta da Noah, ma lui fa l’impossibile per resisterle, lei è giovane, inesperta e frizzante. È la componente ironica del libro, mentre lui è più serioso, compassato, fermamente deciso a resistere al fascino innegabile di quella “ragazzina” che cerca di sedurlo col corpo di una donna fatta e finita.

 

«Gli anni passavano e io non riuscivo a scrollarmi di dosso quello che era successo. Così un giorno mi sono svegliato e ho capito che forse l’unico modo per liberarmi dal rimorso era esaudire la sua richiesta. Circa un anno fa ti ho cercata e ho pianificato con cura il mio soggiorno per quest’estate, prenotando con sufficiente anticipo per garantirmi un posto. Ammetto di essere rimasto abbastanza scioccato da me stesso quando mi sono ritrovato a prenotare per quasi tre mesi, ma sono contento di averlo fatto.»

 

Noah dal canto suo è bello come il peccato, ma il suo cuore nasconde dei segreti che non riesce più a mantenere tali, ha bisogno di confessarli, ha bisogno di ammetterli a lei e dopo potrà concedersi di cedere.

Basta così, la trama dice già fin troppo, quindi io mi fermo qui, ringrazio la Always per avermi permesso di leggere questa storia in anteprima, e ringrazio la Ward per avermi messa di nuovo davanti a uno specchio, non mi resta che augurarvi buona lettura, Jenny.

L’ultimo giorno d’estate - Penelope Ward
Buona lettura, Jenny.

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