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Avery - Kat Savage, RECENSIONE

Titolo: Avery 

Autore: Kat Savage

Editore: Triskell Edizioni

Genere: Contemporaneo

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TRAMA
Avery - Kat Savage

Avery Fletcher è meglio come amico che come fidanzato, o almeno così crede. 

Cioè, lui e tutte le donne con cui è uscito. Ora predilige incontri brevi e soddisfacenti. Non c’è davvero bisogno di complicare le cose.

Eppure, quando siede da solo sotto il suo portico ad ascoltare le cicale, ha una breve crisi di coscienza e desidera qualcuno con cui parlare.

A Helena Davenport non serve un uomo, né vuole averne uno. Erede della fortuna e degli affari del suo defunto padre, il suo scopo è avere successo. 

Ma apparentemente neanche nel Ventunesimo secolo è possibile sfuggire alle aspettative della società, e il consiglio d’amministrazione vuole che la regina incoroni un re.

Tutto cambia quando durante un addio al nubilato si ritrova a farsi tatuare da nientemeno che quel cattivo ragazzo di Avery e le viene in mente un piano. 

Lui è perfetto: tatuaggi, barba incolta, mente sveglia. Oh, ed è anche incapace di innamorarsi di lei. Il finto fidanzato ideale.

Se concederà ai membri del consiglio d’amministrazione ciò che le hanno chiesto forse smetteranno di starle addosso e dovranno rimangiarsi le loro parole. Cosa mai potrebbe andare storto?

Alcuni eventi sociali mettono alla prova la coppia e li costringono a stare vicini. Troppo vicini. La situazione si fa bollente e piuttosto preoccupante.

Il piano di mantenere le cose platoniche inizia a vacillare. Riusciranno i due a non perdere la calma, oppure cederanno al fuoco che divampa tra di loro?

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RECENSIONE

Avery - Kat Savage

Ciao a tutti! 

Oggi voglio parlarvi del terzo libro della serie Men of Bird’s Eye di Kat Savage.

Protagonista di questo libro è Avery, da cui il nome prende il titolo.

Avery fa il tatuatore presso il Birdy’s tattoo, lavora con Will che abbiamo trovato nel volume precedente della serie.

Avery non è fatto per le storie a lungo termine, quindi predilige relazioni senza impegno. Quando la cosa inizia a farsi seria si fa praticamente lasciare.

La sua vita è semplice e tranquilla.

Lui lavora nello studio di tatuaggi, poi va a prendersi una birra con i suoi colleghi e infine torna a casa.

Almeno fino a quando conosce Helena.

Helena Davenport entra nello studio di tatuaggi in occasione dell’addio al nubilato di sua sorella. Tutte le ragazze devono farsi un piccolo tatuaggio in ricordo di quella festa.

Tra i vari tatuatori lei sceglie Avery.

 

La ragazza è carina e indossa una blusa di seta bianca con i bottoni. Il suo abbigliamento è molto diverso da quello del resto del gruppo.

Solleva lentamente le mani e slaccia il primo dei bottoni di perla, poi il secondo. La guardo rapito cercando di mantenere un’espressione seria e professionale.

Tuttavia, spalanco la bocca per la sorpresa nel momento in cui vedo cosa nasconde quella stoffa candida.

Da sotto il seno fino al bordo dei pantaloni è coperta di tatuaggi. Molti altri si intravedono sui fianchi.

<<Wow,» dico. «Non me lo aspettavo.>>

Lei ride. <<Già, li faccio dove posso.>>

<<In che senso?»

<<Nel senso che, per amore della mia carriera, non posso realizzarli in posti troppo visibili.»

«Capisco. Un sacco di gente fa così per lavoro.»>

Si sistema sul bordo della sedia, mi dà le spalle e sospira. «Non lo definirei proprio lavoro. O nemmeno una carriera, in effetti.»

«Cosa intendi dire?»>

«<A questo punto è più uno stile di vita, chi sono, il mio destino,» spiega.

Wow. Profondo. Il silenzio cala tra di noi mentre sistemo lo stencil e chiedo la sua approvazione.

Avery è rimasto sorpreso e affascinato da Helena. Ha sentito parlare della donna. Lei è l’erede di una delle più facoltose famiglie del paese. Non si aspettava di trovarsela lì e soprattutto che sotto i vestiti nascondesse quei tatuaggi.

Sbatto rapidamente le palpebre alla sua proposta. Mi ha davvero appena chiesto quello che credo? Ho sentito bene? Di sicuro sta scherzando.

<<Vuoi che io faccia cosa?» chiedo sgomento.

<«<Voglio che tu finga di essere il mio fidanzato per aiutarmi a togliermi di dosso il consiglio d’amministrazione,» ripete.

Sì, ho decisamente sentito bene la prima volta.

«Sai, quando ho detto che ti sarebbe venuto in mente un modo per aiutarti, non intendevo una farsa,» rido.

<<Posso pagarti per il tuo tempo,» propone.

«Quindi ora sono un escort?»>

<<Dio, no,» dice. «Niente sesso e niente veri sentimenti. Solo un favore in amicizia.>>

Niente sesso. Sempre meglio. Se a qualcuno fosse sfuggito, questo è sarcasmo.

<<Non lo so. Non mi sembra un piano molto ben congegnato.»>

«Sì, be’, nessuno di quelli ben congegnati ha mai funzionato,» sbuffa. «Devo dar loro uno scossone. Stupirli e distrarli.>>

«E cosa c’è di meglio che presentare loro un

plebeo tatuato?» dico ridendo.

<<Oddio, ti prego, non chiamarti così.>>

I due si sentono subito affini e stringono amicizia. Ma è durante il matrimonio che si avvicinano di più. Si tratta di amicizia. I due passano la notte insieme ma senza far nulla. Parlano, ridono.

Ed è proprio per questo che la mattina dopo Helena ha un’idea brillante.

Vuole che Avery si finga il suo fidanzato. Alcuni membri del consiglio dell’azienda le stanno facendo pressione perché è una donna e perché non ha un compagno.

Quale modo migliore di stupirli e distrarli fingendo che Avery, un bel ragazzo tutto barba e tatuaggi, sia il suo nuovo fidanzato?

<<Dove sei scappato con la damigella d’onore?» mi chiede Hawk.

Mi schiarisco la gola. «Ecco….. ha dormito da me.» Non è una bugia. Meglio limitarle al minimo.

«Mi stai dicendo che hai passato la notte con Helena Davenport? Cioè, quella Davenport? La Helena Davenport che ha più soldi di Dio?»

Gli lancio uno sguardo un po’ stupito. Non mi ero accorto che lo sapesse. Non che questo cambi qualcosa.

«Non fare quella faccia,» ride. «Non vivo fuori dal mondo. Alcune cose le so persino io.»>

Ricambio la risata. «Be’, insomma… sì, è lei.»

«E immagino che tu abbia, come al solito, optato per una rapida sveltina impegno per poi sparire nel nulla.» senza «Non proprio,» rispondo. «E comunque sappi che non sono affatto rapido.»

«Allora cos’è successo?>>

<<Le ho mostrato le mie anatre.»>

«È’ un modo elegante per definire il tuo uccello?»

Alzo gli occhi al cielo. «No, stronzo. Intendo proprio le anatre in casa mia.» Giuro, sembra che nessuno mi consideri in grado di parlare con una donna senza calarmi le braghe.

Avery accetta di aiutare Helena. Fingerà di essere il suo ragazzo, ma non riesce a mentire ai suoi amici che sono anche la sua famiglia.

Inizia così la “finta” relazione fra i due.

Avery si ritrova a dover presenziare a qualche serata di beneficenza, di cene. Si ritrovano così a passare del tempo insieme e quasi subito si accorgono che la relazione non è poi così finta.

Cosa accadrà tra i due? Riusciranno a stare bene insieme anche lontani? anche se appartengono a due mondi così diversi? Anche se qualcuno cercherà in vari modi di allontanarli per prendere il posto di Avery?

Ho divorato questo libro, mi è piaciuto tutto: i personaggi ( per una volta è lei quella che ha potere!) la storia, le emozioni che mi ha suscitato.

La scrittura è  veloce, senza fronzoli ma scorrevole e piacevole.

Davvero un bel libro.

Buona lettura

Terry.

Avery - Kat Savage
Buona lettura, Terry.

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