Titolo: Facciamo finta che non finirà
Autrice: Elena Armas
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Data Pubblicazione: 7 marzo 2023
Genere: Contemporaneo Romance
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TRAMA
Rosie Graham ha un segreto. Anzi, ne ha diversi. Ha appena lasciato un lavoro strapagato per dedicarsi a un altro tipo di carriera: desidera diventare una scrittrice di romanzi rosa. Il suo futuro però si preannuncia tutt’altro che luminoso, anche se Rosie è convinta di potercela fare. Non ha ancora detto alla sua famiglia del cambio di rotta perché troppo occupata a combattere con un terribile blocco dello scrittore e un appartamento fatiscente. Prima che il soffitto le crolli addosso, decide di occupare abusivamente l’appartamento dell’amica Lina, mentre lei è fuori città. Ma Rosie non sa che la casa è già stata prestata al cugino dell’amica, l’irresistibile Lucas, che le offre di restare. E così Rosie finisce per diventare coinquilina del ragazzo per cui ha una cotta, e che segretamente stalkera su Internet da mesi. Per di più Lucas, per aiutarla a ritrovare l’ispirazione narrativa, le propone una serie di appuntamenti romantici. Rosie non ha nulla da perdere, in fondo Lucas deve ripartire tra poco più di un mese e la sua stupida cotta online è totalmente sotto controllo. O quasi…
RECENSIONE
Ciao a tutti!
Oggi voglio parlarvi del secondo volume della serie di Elena Armas, il primo volume della serie Facciamo finta che mi ami ha riscosso un successo stratosferico e ora tocca a Facciamo finta che non finirà.
Protagonisti di questo libro sono Rosie e Lucas.
Rosie è una ingegnera che decide di lasciare il lavoro per cercare di realizzare il suo sogno: diventare una scrittrice di romanzi rosa.
Dopo il successo del primo libro è quasi convinta di avercela fatta ma è completamente bloccata e ha breve ha una scadenza, peccato che non abbia scritto quasi nulla.
Ovviamente si aggiunge anche un ulteriore problema: le crolla il soffitto e quindi costretta a lasciare casa sua.
Viste le sue finanze decide di optare per l’occupazione della casa della sua migliore amica Catalina (protagonista del primo libro) che in questo momento si trova in viaggio di nozze con suo marito Aaron.
Non riesce però ad avvisare la sua amica e quindi si trasferisce usando la sua chiave di scorta. Mentre si mette comoda si accorge che qualcuno cerca di entrare nell’appartamento.
Si tratta di Lucas.
Non è un ladro come lei pensa all’inizio, ma il cugino di Lina.
Proprio il cugino per cui lei ha una cotta, ma anche l’unico che non ha conosciuto al matrimonio della sua amica.
«Non ho avuto il
piacere
di partecipare al
matrimonio».
E così, mio malgrado, ebbi la
conferma che era tutto ben più che
vero. Tutt’a un tratto, lo shock e
l’imbarazzo che avevo provato in
precedenza si ridussero a un nulla in
confronto a come iniziai a sentirmi
in quel momento.
Perché quell’uomo non era un
intruso qualunque, o uno squilibrato
che si era imbattuto per sbaglio
nell’appartamento della mia migliore
amica.
Quell’uomo
per cui
avevo
addirittura chiamato la polizia era
un parente di Lina.
Ma non finiva lì. Nossignore. Era
pure l’unico cugino che ancora non
aveva conosciuto Aaron.
L’unica persona dell’infinita lista di
parenti spagnoli di Lina che si era
persa il matrimonio.
Eh, già, proprio lui.
Lucas è spagnolo ed è un surfista professionista. Dato che però si è preso una vacanza ha chiesto a sua cugina di prestargli la sua casa, tanto lei non c’è.
Non immaginava di trovare qualcuno in casa.
Nonostante il turbamento iniziale i due ben presto diventano amici.
«Lucas?».
Vidi un angolino delle sue labbra
sollevarsi prima che anche lui mi
sussurrasse: «Rosie?».
Feci una risatina. «Potrei essere
ancora un po’ brilla. E sono anche
stanchissima.
Potrei
addormentarmi, se non mi alzo in
questo preciso istante».
A quel punto fu lui a ridere.
<<Potresti», disse, ma poi il
poi il suo
sorriso sparì e i muscoli del collo gli
si irrigidirono. Voltò la testa verso di
me e si assicurò di guardarmi dritto
negli occhi. «La cosa ti preoccupa?».
Mi accigliai, incapace di seguire la
sua logica.
La sua espressione si fece più
corrucciata. «Non hai nulla di cui
preoccuparti. Lo sai che sei al sicuro
con me, vero?».
Oh.
Di colpo mi sentii un grosso peso
allo stomaco, dovuto alla serietà
nella sua voce. «Lo so», gli risposi. E
lo pensavo davvero. Ero certa di
essere al sicuro con lui.
La sua espressione e le sue spalle si
rilassarono,
regalandomi
un
profondo senso di soddisfazione che
non riuscii a comprendere.
«Sai perché lo so?», chiesi.
Attese la risposta.
«Perché so che ti sei accorto che
ero brilla, ed è per questo che hai
insistito affinché rimanessi. Ti stavi
assicurando che stessi bene, prima di
lasciarmi andare via».
Entrambe sono senza casa e quindi quale è la soluzione migliore ? condividere la casa anche se si tratta di un monolocale.
Lucas convince Rosie ad accettare.
«Perché tu… tu
sei… Lucas. E io… non vivo qui?»
<<Non
puoi
appartamento»>,
stare nel
tuo
sottolineai,
stringendo la tazza con entrambe le
mani. «E non mi sembra che tu possa
stare
nemmeno
da tuo
padre.
Altrimenti ci saresti già. Ma
correggimi se sbaglio».
Le spalle di Rosie si afflosciarono.
«No, non sbagli».
Non l’aveva detto in modo
esplicito, la sera precedente, ma
l’avevo intuito. E ci avevo azzeccato.
E, in fin dei conti, la capivo. Molto
più di quanto avrei voluto
ammettere. <<Perciò resta qui e
concediti un po’ di tempo per
risolvere la situazione».
«Ma è un monolocale con un solo
letto e Lina l’ha lasciato a te, Lucas».
<<Possiamo condividerlo, se a te sta
bene».
Ridacchiai. «E… be’, ogni tanto lo
sono ancora».
«A me
me sembra che tu ti stia
comportando
in
impeccabile, ora».
maniera
Incrociai il suo sguardo e presi una
delle due tazze.
«Sono
contento che la pensi così».
davvero
«<Contento?». Si accigliò, confusa.
«E perché mai?».
Mi preparai a dire quello che
volevo, ma prima aspettai che
bevesse un sorso di caffè. Dopodiché
le risposi: << Perché
dovresti rimanere».
penso
che
Rosie abbassò la tazza molto
lentamente. «Intendi… adesso? Per
colazione?»
<<No, intendo
per tutto il tempo che
vuoi o che ti occorre». Le concessi
qualche secondo per metabolizzare
la cosa, poi aggiunsi: «Rimani qui,
con me, nell’appartamento di Lina».
Inarcò un sopracciglio. «Che cosa?
Non posso».
«Perché
no?», chiesi, mentre
Le orecchie di Rosie iniziarono ad
arrossarsi.
Inclinai la testa. «L’appartamento,
non il letto».
Rosie si lascia convincere e i due diventano coinquilini e amici.
Lucas però si fermerà solo qualche settimana e poi dovrà rientrare nel suo paese.
Davvero tutte le gentilezze che Lucas le riserva sono destinate ad un’amica?
Cosa accade quando Lucas si propone di aiutarla a sbloccare il blocco dello scrittore?
Rosie supererà il blocco dello scrittore e riuscirà a scrivere un altro capolavoro?
Perché Rosie non ha rivelato a suo padre e suo fratello che ha lasciato il lavoro?
Come mai Lucas non riesce a camminare molto?
Tra chiacchiere, manicaretti da leccarsi i baffi, maratone di serie tv, fratelli che combinano pasticci Rosie e Lucas ci raccontano la loro storia.
Davvero i due riusciranno ad essere solo amici? Anche nonostante i loro finti appuntamenti?
Cosa accadrà quando Lina e suo marito torneranno dal viaggio?
Per saperlo, basta leggere questo libro.
Avevo letto il primo volume che parlava di Lina e Aaron e l’ho adorato, quindi ero curiosa di sapere come fosse proseguita tra loro e l’autrice non ci ha deluso, donandoci qualche chicca.
Anche questo libro è molto carino e mi è piaciuto molto leggerlo.
Lo stile dell’autrice è fluido, scorrevole ed emozionante.
I protagonisti hanno spessore e una storia e quindi li senti vicini a te, quando ridono e quando piangono, ve lo consiglio.
Buona lettura.
Terry
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