Condividi sui Social
Recensione: Per un pesce rosso - Alex Mitidieri

Titolo: Per un pesce rosso 

Autrice: Alex Mitidieri

Casa Editrice: Pav Edizioni

Genere: Contemporaneo

Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?

TRAMA

Julia, Michael e Christian: tre storie diverse, un quartiere della periferia genovese. Tre giovani vite intrecciate tra un passato difficile da dimenticare e un presente fatto di situazioni ingombranti. Fino a quando un imprevisto stravolge la vita di Julia, portando i tre protagonisti a un bivio: mettere in discussione le scelte prese, rompendo delicati equilibri, o continuare per la strada intrapresa senza guardarsi più indietro?
Una decisione che lascia emergere paure e incertezze, insieme a consapevolezze difficili da ignorare. Ci vuole coraggio per crescere e affrontare sé stessi, ma soprattutto tanto cuore per scoprire ciò che si vuole davvero.

RECENSIONE

Bentrovate a tutte care amiche lettrici, oggi torno da voi con un romanzo un po’ diverso da solito, non il classico romance, ma non per questo meno emozionante. Si tratta di Per un pesce rosso di Alex Mitidieri. La prima cosa che ha attirato la mia attenzione è stata la copertina: bellissima. Quando poi ho letto la trama ho capito che mi si prospettava una lettura piena di emozioni come solo il racconto di una vita vera può contenere.

Per un pesce rosso racconta la storia di Julia, Michael e Christian, tre amici che si sono incontrati da ragazzini e non si sono più lasciati. Tre emarginati che hanno saputo riconoscersi, incontrarsi e amarsi come fratelli.

Tre personalità molto differenti di cui vedremo, con il passare dei capitoli, l’evoluzione dei loro caratteri. La trama è raccontata a POV alterni tra i tre ragazzi alternata anche a salti temporali. Abbiamo infatti capitoli alterni che raccontano di “oggi” e di “ieri”, in un continuo scambio temporale abilmente pensato per creare la giusta “tensione” legata al momento particolare della vita di oggi di Julia e la curiosità di scoprire a poco a poco l’evoluzione del rapporto tra i tre ragazzi. Ovviamente l’amicizia nata a 10 anni è differente dal legame che lega i tre ragazzi oggi. Molte cose sono successe, cambiando i vari equilibri del loro gruppetto.

E’ proprio vero che il destino si accanisce sempre sulle stesse persone: quando capisci qualcosa di importante lui si mette in mezzo tagliandoti le gambe. Mi era già successo ma pensavo fosse stato un caso, non una congiura!

Michael ha un passato familiare difficile: una madre sottomessa al padre, un padre con problemi di debiti di gioco, di alcool e forse di droga, che ha costretto diverse volte la famiglia alla fuga nel cuore della notte.  Con una situazione simile si direbbe che ha il destino segnato. Non ha futuro. Invece dimostra la sua forza e la sua voglia di vita e, nonostante tutto, riesce a riscattarsi. Un giovane dal carattere molto forte, con le spalle “larghe” su cui il giudizio della gente scivola addosso e non ha alcuna importanza.

Dentro di me c’è uno spazio enorme di cui non ero a conoscenza, tutto un posto selvatico e brullo, incontaminato, che adesso conosco perché abitato. Qualcuno ha deciso di utilizzarlo buttandoci dentro un sacco di cose sue, a casaccio, appendendo e arredando senza che nemmeno me ne accorgessi, senza permesso. E mi sento pieno.

Christian figlio di una famiglia facoltosa, ha il destino scritto e deciso dal padre: il suo futuro è nell’azienda di famiglia e nessuna alternativa è accettabile. Solo il meglio per lui: le migliori scuole, lezioni di pianoforte e violino, studio e studio e ancora studio, nessun tempo per divertirsi o giocare o anche solo provare a fare amicizia con qualcuno. L’incontro con Julia sarà quindi decisivo anche per lui, sarà il momento della svolta. Da quel momento, per lui nulla sarà più come prima.

“La libertà è come il volo, prima di buttarti devi imparare il controllo, conoscere il vento, la meccanica, memorizzare i movimenti, esercitarti ogni giorno con costanza. La libertà è una faticaccia, non una fuga improvvisata. Te la devi guadagnare”

Julia è stata invece il personaggio che più mi ha infastidita, irritata ma anche fatto molta tenerezza. Tra i tre è forse la più fragile ma anche la più immatura ed emotiva. Per gran parte del libro avrei voluto scuoterla e dirle: reagisci! Grande fragilità che porta dietro di sé molta insicurezza e nessuna autostima. Ha suscitato in me anche immensa tenerezza, si è trovata a vivere situazioni in cui ho riconosciuto lo sconforto, il non vedere una luce in fondo al tunnel e la sensazione di inadeguatezza come persona che inevitabilmente viene dietro. L’evoluzione che l’ha portata a trovare la forza di risalire il tunnel è stata molto toccante, un viaggio interiore difficile e lungo che ha potuto affrontare anche grazie all’amicizia con Michael e Christian.

Con le mani sul davanzale cerco di fare respiri profondi; il familiare senso di vertigine sta per sommergermi, le gocce di sudore che scendono sulle tempie rovinano tutto l’impegno che Margherita ha messo per acconciare capelli, e io vorrei solo strapparmi il velo e saltare fuori dalla finestra per correre lontano.  

Insomma, una lettura diversa, emozionante ma raccontata con una scrittura abbastanza leggera e scorrevole. Ha sapientemente usato lo scambio temporale tra ieri e oggi e ha raccontato situazioni personali e rapporti familiari che, oserei dire, fin troppo veri. Tutto credibile, nessuna favoletta raccontata per “aggiustare il finale del romanzo”.

Una lettura che mi sento di consigliare fortemente.

Non mi resta che augurarvi buona lettura.

Simona.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!