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Recensione: Double Cross - Lily J. Daft

Titolo: Double Cross 

Autrice: Lily J. Daft

Casa Editrice: Hope Edizioni

Genere: Sport Romance

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TRAMA

Audrey è stanca di incappare in relazioni disastrose, così, dopo essere stata tradita dall’ennesimo fidanzato, decide di lasciare Londra per trasferirsi in un piccolo villaggio della Cornovaglia, dove potrà dedicarsi alla ricerca dell’uomo perfetto.

In realtà, destino vuole, che si scontri con l’esemplare più sbagliato possibile: Ethan Mills, il rozzo, antipatico e maschilista gestore del pub del paese, che in realtà è un famoso rugbista, tornato a casa, per guarire da un grave infortunio che lo tormenta.

Ethan non ha nessuna intenzione di rinunciare al suo status di single incallito e non fa mistero della sua allergia alle relazioni, eppure la chimica che si instaura subito tra i due, a suon di battute al vetriolo e sguardi di fuoco, è innegabile.

Peccato che lui voglia solo tornarsene a Londra per riprendere a giocare e lei non abbia nessuna intenzione di assecondare una banale attrazione, rischiando di mettere di nuovo il cuore in gioco.

 

Tra furiose litigate, momenti di bruciante passione, un terzo pretendente e rocambolesche vicende, l’amore tra Audrey ed Ethan raggiungerà l’agognata meta, oppure li farà perdere per sempre?

Quando è il cuore ad entrare in campo, niente è scontato e tutto è possibile…

RECENSIONE

Ciao a tutti! 

Oggi voglio parlarvi del libro Double cross di Lily J. Daft.

Si tratta di uno sport romance ma anche un hate to love.

Protagonisti di questo libro sono Audrey ed Ethan.

Lei si trasferisce in un villaggio della Cornovaglia, dopo essere stata tradita dal suo compagno.

Vuole rifarsi una vita, ricominciare e trovare un compagno perfetto.

Prende così in affitto un negozio dove esporrà e venderà i suoi lavori.

Peccato che ci sia bisogno di aiuto per ristrutturare il posto.

Non sapendo a chi chiedere si rivolge al proprietario del pub che la indirizza ad una persona, non proprio amichevole: Ethan.

 

Ethan è un rugbista che ha subito un grave infortunio e nel frattempo è rientrato nel paese di origine per ristabilirsi. E’ un tipo poco socievole e allergico ai legami.

 

 

<<Non so che negozio tu voglia aprire, ma hai

avuto fegato a prendere un rudere come quello»

scherza il grande uomo, asciugando i bicchieri

appena lavati.

Mi schiarisco la voce e bevo un piccolo sorso,

cercando di non far trapelare il disgusto che provo.

«In effetti sto cercando qualcuno che mi aiuti a

dargli una ripulita» spiego. «Non credo ci sia molto

da sistemare…»

Il barista scoppia a ridere fragorosamente.

«Signorina, non so se tu sia ottimista di natura o

semplicemente sprovveduta, ma lì dentro è tutto

da rifare; perfino le travi che reggono il tetto sono

putride. Scommetto che quel vecchio spilorcio ti

ha anche chiesto un sacco di soldi per quel

marciume.>>

Il loro primo incontro è semplicemente esplosivo, e ne seguono altri tutti con lo stesso epilogo.

I due non riescono proprio a sopportarsi.

 

<<Maledetto il giorno che ha messo piede in

questo dannato posto!» esclamo, battendo un

piede sulla pedana.

«Da quando parli da solo, campione?»

Sollevo lo sguardo dal bicchiere e incrocio gli

occhi divertiti del mio amico Colin.

Verso un whisky anche a lui e rabbocco il

mio. «Da quando una strega ha deciso di

mandarmi al manicomio» rispondo, facendo

tintinnare i bicchieri.

«Stai parlando di quello splendore di ragazza

che è arrivata in paese?» mi chiede, bevendo in

un solo sorso.

Come di consueto gli passo dell’acqua.

<< Proprio di lei, l’hai già vista?»>

Colin scuote la testa mentre si sciacqua la

bocca. «Non ancora, ma Sondra l’ha incontrata

e, testuali parole, ha detto che assomiglia a una

fata.»

Come no, tale a quale a Malefica….. «La fatina

ieri sera mi ha dato dello stronzo perché mi sono

rifiutato di ristrutturare il rudere che ha

affittato da Smith, e stamattina mi ha mollato

un calcio direttamente sullo stinco della gamba

infortunata. Potrei ucciderla, prima o poi.>>

<<Oppure sposarla…» ridacchia Colin.

«Nemmeno sotto tortura» ribatto, finendo il

mio shot. «Come ti vengono in mente certe stronzate?»>

 

 

L’unico che può aiutarla è anche il suo peggior nemico.

Per non parlare del fatto che lui non vede l’ora di darsela a gambe da quel paese sperduto per ritornare a giocare a rugby.

Durante una conversazione con la sua migliore amica, Audrey è tentata di lasciare tutto e rientrare a Londra.

E’ tutto molto più complicato di come aveva previsto, per non parlare dell’unico uomo appetibile del paese:Ethan, il solo capace di farle venire anche l’orticaria!

 

«Ma se molli proprio adesso rischi di

perdere molto di più. La ricerca dell’uomo

ideale procede?»

Sorrido. Chi ci ha pensato agli uomini

finora? «Non ho ancora conosciuto nessuno

abbastanza interessante. Anzi, non credo

neppure che ci sia in questo posto. Il più

giovane ha sorpassato i sessanta.»

<<Dimentichi il bel rugbista…»

<«<Prima o poi lo ucciderò con le mie stesse

mani» rispondo, ridendo. «Eliminando così

la mia unica chance.>>>

Alla risata si unisce anche Kate.

In realtà c’è poco da ridere. Sono venuta

fin qua per trovare un uomo adatto a me e

ho trovato soltanto Ethan. Più sciagurata di

così c’è solo la morte.

Ethan riuscirà a tornare a giocare o il suo sogno svanirà?

Audrey riuscirà ad aprire la sua attività?

Chi è Colin? perché Ethan è così geloso proprio di lui?

Cosa accadrà tra i due?

Ethan si aggrappa alla minima possibilità pur di ritornare a gareggiare scegliendo una strada, sarà quella giusta?

Audrey troverà il suo uomo ideale in quel villaggio sperduto o avrà sbagliato nuovamente?

Mi è piaciuto molto leggere questo libro, davvero hate to love all’inizio, le schermaglie tra i due personaggi mi hanno tenuto incollata alle pagine e fatto sorridere più volte.

Stile ironico e super scorrevole, ti immergi nel libro e non vuoi staccarti se non alla fine.

Strano a dirsi, perchè di solito è il contrario, ma in questo libro mi è piaciuta molto la protagonista femminile.

Ethan invece,è stato odioso per gran parte del tempo, egoista e chi più ne ha più ne metta. Sostanzialmente un immaturo che pensa solo a sé stesso fino a quando fa comodo. Per fortuna si è un pò riscattato alla fine ma sinceramente parlando avrei voluto un finale diverso, se leggerete il libro, capirete perchè.

Fatemi sapere che cosa ne pensate.

Buona lettura,

Terry.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!