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Recensione: Credence. Io ti proteggerò - Penelope Douglas

Titolo: Credence. Io ti proteggerò

Autrice: Penelope Douglas

Casa Editrice: Newton Compton Editori

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TRAMA

Tiernan De Haas non ha avuto un’infanzia felice. È cresciuta tra agi e ricchezze, ma non ha mai conosciuto l’amore di due genitori presenti. 

E così, quando un incidente distrugge la sua famiglia, Tiernan sa che dovrebbe essere devastata, ma non riesce a provare nulla. 

Dopotutto è sempre stata da sola. Ad assumere la sua tutela, prima che compia diciotto anni, è Jake Van der Berg, fratellastro di suo padre, che vive insieme ai due figli, Noah e Kaleb, in una casa sulle montagne del Colorado. 

Per mesi dovranno vivere insieme, isolati dal resto del mondo a causa delle forti nevicate. Tra quei boschi remoti, i confini sono decisamente sfumati, e le regole facili da infrangere. Tiernan sarà in grado di affrontare il freddo rigido dell’inverno in arrivo?

RECENSIONE

Ho letto con piacere la riedizione di questo romanzo, “Credence. Io ti proteggerò” di Penelope Douglas. 

E’ un romanzo decisamente piccante, sì, ma molto intenso e complicato psicologicamente. Ciò che vivono durante la loro fanciullezza i personaggi è veramente difficile da affrontare. 

Hanno un gran bisogno gli uni degli altri una volta che si trovano uniti come famiglia. Il problema è capire “come amarsi” …

“Credence Io ti proteggerò” mi è piaciuto molto, ma va letto senza pregiudizio e ricordandosi che è un romanzo, impegnativo a volte, ma veramente bello.

 

E’ un romanzo intenso, che ci trascina in situazioni molto intime ma molto complicate, sia fisicamente che mentalmente. 

La scrittrice ha saputo usare la sua arte alla perfezione per descrivere le sensazioni dei personaggi, le paure, la forza, l’amore, l’attrazione, la fratellanza, l’amicizia, l’appartenenza… un’infinità di sentimenti che si snodano tra due fratelli, il padre e la cugina appena arrivata in casa loro perché rimasta orfana a quasi diciotto anni e accolta come parte della famiglia.

 

«Almeno finché non ti vedrò ridere», aggiunge. «Oppure urlare, piangere, litigare o scherzare, e soprattutto finché non la smetterai di rispondere solo con cenni del capo e monosillabi».

 

C’è molto silenzio, molta introspezione e molti dialoghi fatti di sguardi, sensazioni, gesti… ecco la maestria della scrittrice: farci vivere queste sensazioni solo tramite la sua scrittura.

 

“Voglio che le lacrime arrivino. Desidero che scendano. Ma non lo fanno. E questo mi preoccupa più della morte dei miei genitori.”  “Voglio parlare, ma non sono pronta ad affrontare le risposte a quello che dirò”

 

 

 L’arrivo della ragazza è un bene per tutti perché migliorerà i rapporti dei tre uomini della famiglia, ma sconvolgerà anche le loro vite. Lei stessa ne rimarrà sconvolta in qualche modo. Lei che non si è mai sentita ne’ voluta ne’ amata dai genitori ora defunti.

 

 “non sono costretta a provare tutte queste cose in continuazione. Imbarazzo, vergogna, senso di colpa… Se non ti metti in gioco, non soffri.”

 

 Impareranno ad amarsi durante l’inverno freddo sulle montagne del Colorado isolati dal mondo nella loro proprietà?

“Eravamo tutti smarriti e deboli, ciascuno a modo suo, e lei aveva bisogno di noi tanto quanto noi di lei. Saremmo morti per lei.” “Non voglio più essere sola. Non voglio tornare a casa, perché lì sarò sola.”

 

La storia è raccontata per la maggior parte dal punto di vista della protagonista femminile, ma abbiamo che dei POV alterni anche dei cugini e dello zio.

Vi consiglio di leggerlo a cuore aperto e senza pregiudizi, è davvero un romanzo intenso ma molto molto bello e scritto alla perfezione. L’ho trovato anche molto tenero.

 

Orny T.   

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