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Recensione: Cercasi amore a lieto fine - Paola Servente

Titolo: Cercasi amore a lieto fine

Autrice: Paola Servente

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Contemporaneo

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TRAMA

Sara non crede più nell’amore. Dopo l’ennesimo deludente incontro su Tinder, ha scelto di concentrarsi solo sul lavoro. Con le due amiche di sempre gestisce un’agenzia davvero speciale: la DreaMaker, che trasforma i sogni in realtà. 

Ma quando le tre ragazze per caso si incontrano – e scontrano – con i 611, la band internazionale più cool del momento, la loro vita prende una svolta imprevista, che costringe tutti a una insopportabile convivenza forzata tra le mura dell’agenzia. 

Ma, si sa, i guai non vengono mai da soli: Michael, il frontman del gruppo, ha perso l’ispirazione e in giro già si dice che sia un artista finito. 

Quale modo migliore per distrarre il mondo del gossip se non farsi fotografare in compagnia di una ragazza bella e misteriosa? Forse, in fin dei conti, essere costretto a vivere fianco a fianco con Sara potrebbe avere dei lati positivi… A scherzare col fuoco però ci si può bruciare, vero Michael?

RECENSIONE

Ciao a tutti! 

Oggi vi parlo dell’ultimo libro di Paola Servente: Cercasi amore a lieto fine.

I protagonisti di questo libro sono i componenti della band musicale 611 e un trio di ragazze formato da Sara, che è la protagonista principale del libro, Vic e Elisa.

Tutto inizia quando un componente della band vede la pubblicità dell’azienda delle ragazze ovvero la Dreamaker e, praticamente, le prende in giro in diretta social.

Ovviamente essendo un componente di una band internazionale la cosa non passa inosservata e i ragazzi vengono subito accusati e portati in tribunale.

Nella parte iniziale del libro ci troviamo proprio in tribunale dove il giudice sta per emettere la sentenza.

Mi scusi, giudice, temo di non aver capito ha praticamente obbligato i nostri avvocati  a seguire questa ridicola strada della riconciliazione. Credevamo di dover fare  qualche lavoro socialmente utile… Perché questa decisione?».

Fermiamo il giudice mentre esce dal tribunale. Voglio che me lo dica in faccia il motivo per cui sono stato costretto ad accettare una specie di inferno.

La sentenza del giudice è veramente singolare ed originale. Il giudice prende spunto da una nuova legge per far riconciliare le due parti.

I ragazzi della band devono pagare una multa ma, soprattutto, devono lavorare per 15 giorni nell’azienda delle ragazze. Ovviamente nessuno è contento di questa scelta ma si tratta della sentenza di un giudice e quindi non si possono opporre. La sentenza è stata sin troppo favorevole.

I ragazzi si ritrovano quindi a dover andare a lavorare nell’azienda.

 

 

<<Mi ci sono imbattuto oggi pomeriggio, è la cosa più stupida che potessero inventare…», mi anticipa mentre apro la chat.

Ingrandisco l’immagine per leggere bene la scritta di un’insegna immortalata dal mio amico.

DREAMAKER – E IL TUO SOGNO DIVENTA REALTÀ.

«Non capisco…».

<<Oh, come sei tardo oggi… Questi qui sostengono di poter realizzare il sogno di chiunque… È una cazzata, una cazzata stratosferica».

Sorrido, di ridere ancora non se ne parla.

«Magari ci riescono». Ne dubito, a essere sincero.

«Ma è impossibile! Sai perché, vero?»

«Illuminami, Filosofo». Il resto della band lo chiama così.

<<Perché il bello dei sogni è che spetta a chi li possiede darsi da fare per realizzarli».

E, così dicendo, fa una storia Instagram con la foto in questione, commentandola con estrema finezza.

“Here is the biggest bullshit in the world”. Ecco a voi la più grande stronzata del  mondo.

Il reato di diffamazione c’è tutto, ed è addirittura su diretta social per cui le ragazze loro malgrado, a quel punto hanno provato ad approfittare della situazione per portare pubblicità e nuovi clienti alla loro azienda.

La loro azienda si occupa di realizzare i sogni delle altre persone. Quando i ragazzi della band si recano negli uffici dell’azienda l’inizio non è proprio idilliaco: si fanno battute e le ragazze cercano di fargli fare soltanto lavori molto semplici o manuali come fare le fotocopie e ordinare la colazione. 

Ma ben presto il giudice va a trovarli e dice che la sentenza deve essere realizzata al 100% per cui i ragazzi devono lavorare sul serio nell’azienda e apportare delle migliorie nel tempo che passeranno lì.

 

«<Eccole lì: Ursula, Maga Magò e Malefica», bisbiglia Robin, facendomi sorridere.

«<Attento, Strimpellatore, perché abbiamo sentito, e qui a comandare siamo noi», ci illumina immediatamente Victoria in un perfetto inglese.

«Ops… Iniziare con una figura di merda non ci aiuterà, temo!», commenta Robin tutto

divertito, talmente tanto da farmi dubitare della sua sanità mentale. «Non che somigliate alle originali, ci tengo a precisarlo, ma se tu mi chiami Strimpellatore, io devo difendermi…».

 

Cosa accadrà? I ragazzi riusciranno a lavorare tutti insieme forzatamente per 15 giorni? il giudice darà loro una mano? Sara e Michael continueranno a litigare o la vicinanza forzata li porterà a scoprire nuove cose? I sogni che realizzano per le altre persone sono davvero importanti per farle felici? Perché Sara non sogna più? Quando i 15 giorni saranno terminati cosa accadrà?

Ho letto questo libro in pochissime ore e mi è piaciuto tanto. E’ un libro molto dolce e  scorrevole ma anche un significato nascosto e intenso.  Ci sono dei punti molto divertenti e altri che fanno riflettere insomma un bel mix di emozioni.

Ovviamente come non adorare Michael, cantante della band e sex symbol internazionale, ma che alla fine si rivela un ragazzo dolce e sempre disponibile?

 Non vi dico altro per non togliervi la sorpresa ma sappiate che vale davvero la pena di passare qualche ora in compagnia di Sara e Michael.

E voi che sogno avete? Paghereste qualcuno per realizzarlo?

Buona lettura.

Terry.

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