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Recensione: La casa delle ombre - Helen Fields

Titolo: La casa delle ombre

Autore: Helen Fields

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Thriller

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TRAMA

Elspeth, Xavier e Maggy si risvegliano all’interno di una stanza in un edificio sconosciuto. Non si sono mai visti prima, non hanno idea di come siano arrivati lì né del perché. 

L’unica cosa che sanno è di essere stati rapiti da una figura misteriosa, più simile a un’ombra che a un essere umano. Che cosa vuole da loro? Al caso lavorano Connie Woolwine, psicologa forense americana, e Brodie Baarda, detective della polizia di Londra. 

Durante le indagini, i due capiscono che il caso potrebbe essere in qualche modo collegato alla morte di una donna di nome Angela. Dev’esserci un motivo se il colpevole ha preso di mira proprio queste persone tra tutte, e bisogna scoprire qual è prima che sia troppo tardi. 

Mentre i tre cercano di districarsi attraverso gli indizi e i segreti celati dai corridoi e dalle stanze della casa in cui sono prigionieri, i due investigatori lavorano febbrilmente per ritrovarli. Ma il tempo sta per scadere, e il sinistro piano dell’Uomo Ombra incombe…

RECENSIONE

Bentrovate care amiche e cari amici.

Oggi voglio raccontarvi di una nuova uscita Newton compton: si tratta di La casa delle ombre di Helen Fields. Un thriller molto ben raccontato, che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine.

Partiamo subito con la scomparsa di una giovane madre, Elspelth, moglie di un uomo facoltoso e in vista che non vuole lasciare nulla di intentato. Convoca infatti dagli Stati Uniti la dottoressa Connie Woolwine, una psicologa forense molto brava ma dai modi non sempre convenzionali. Affiancherà l’ispettore Brodie Baarda e fin da subito sanno di avere poco tempo per risolvere il caso.

Caso tutt’altro che facile, non ci sono indizi che portino da qualche parte, almeno all’inizio. La trama nella prima parte del libro si svolge con un ritmo abbastanza lento. A poco a poco inizierà a svilupparsi un intrigo di indizi e altri rapimenti che ne aumenteranno il ritmo e terranno incollati alle pagine.

Fergus? Elspeth frugò nella memoria. Non aveva mai incontrato nessuno di nome Fergus, non aveva mai nemmeno sentito quel nome a casa di amici. Eppure lui conosceva il suo secondo nome.

Il cattivo della situazione noi lo conosceremo subito: i capitoli si svolgono a POV alterni tra Connie, Elspelth, Meggy, Xavier e Fergus.  

Con questo schema la trama viene spiegata poco alla volta e si crea una giusta dose di tensione nel lettore. Noi sappiamo delle cose, ma Connie e Baarda no e vorremmo essere lì con loro a dare informazioni, a suggerire cose, dire di muoversi perché non c’è più tempo!

 Aveva una intera sezione dedicata a lei nella sua stanza da letto, e una cartella. Di carta, non digitale. Era malato, non stupido. Sapeva che i computer potevano essere hackerati.

Ovviamente trattandosi di un thriller non posso raccontarvi molto della trama.

Ho letto diversi thriller e questo mi ha stupita positivamente. Ho trovato uno svolgimento credibile, personaggi ben strutturati e caratterizzati.

Ognuno di noi pensa reagirebbe in un determinato modo in situazioni critiche, ma poi una volta che ci si trova nella situazione la reazione è completamente diversa. Questa è solo una delle cose che devono affrontare i tre rapiti, oltre alla paura. La consapevolezza di scoprirsi diversi e, peggiore di tutti, la consapevolezza di avere poche chance di sopravvivere.

La mente di Fergus è la vera protagonista del libro. La sua mente malata e le sue azioni assurde portano Connie ad una corsa contro il tempo ma anche ad una vera e propria partita di scacchi tra i due. Il compito di Connie è quello di riuscire a capire, prevedere e anticipare le mosse di Fergus. Anche a costo di sembrare pazza lei stessa.

“Elspelth” bisbigliò Meggy. “Ho tanta paura”

“lo so, tesoro” rispose lei, accarezzandole la testa e baciandole la fronte. “Ho paura anche io. Ma siamo insieme, okay? Io mi prenderò cura di te, e tu di me”

“Va bene. Ci prenderemo cura l’una dell’altra. E non ci sono fantasmi. Me lo giuri?

Un thriller che mi sento di consigliare e sicuramente ricorderò per parecchio tempo.

Un colpo di scena finale che non avrei immaginato, una trama avvincente per nulla banale e una giusta conclusione per il libro.

Non mi resta che augurarvi buona lettura.


Simona.

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