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Titolo: Una ragazza (quasi) cattiva
Bad girl reputation

Autrice: Elle Kennedy

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Contemporary Romance

Serie: Avalon Bay Series #2°

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TRAMA

Gnon ha fatto i conti con Evan Hartley. Rivedere Gen ha risvegliato in lui sentimenti che credeva
scomparsi, e l’assoluta certezza che in un modo o nell’altro sono destinati a stare insieme. 

Il problema è che Gen sembra davvero intenzionata a fare di tutto per dimenticare la passione travolgente che c’è stata tra loro.
C’è solo un modo per convincerla: Evan deve dimostrarle che è in grado di rigare dritto. E che è inutile negare l’attrazione che provano l’uno per l’altra. 

Ma è davvero possibile liberarsi del passato?

RECENSIONE

Salve readers, oggi vi parlo del secondo volume della Avalon Bay Series di Elle Kennedy: Una ragazza (quasi) cattiva, edito dalla Newton Compton Editori che ringrazio per la copia.

Sentite il profumo della salsedine e la fresca brezza che soffia dal mare lungo la spiaggia di Avalon Bay? Bene, perché oggi torniamo a parlare dei gemelli Hartley,
più precisamente di Evan, il gemello più scapestrato e del suo unico amore:
Genievieve.
Di lei nel primo volume abbiamo solo “sentito” parlare, è stata descritta come una ragazza sempre pronta a fare casino e mettersi nei guai, insieme a Evan ne hanno fatte di tutti i colori, poi, è sparita. Ha chiuso con Evan senza una spiegazione valida
e ha lasciato la città.

Il povero Evan senza la sua spalla è perso, perché Gen non era solo la sua ragazza, era la sua migliore amica da sempre, era la sua complice in tutto, nel bene e nel male.

Una maledetta sera qualcosa ha messo fine al mondo come lui lo conosceva e ha dovuto abituarsi alla sua assenza, ma il suo cuore non ha mai smesso di amarla, il suo corpo non ha mai smesso di avere bisogno del suo per sentirsi completo, la sua anima
non accetta di vivere senza lei.

Ok, detto in questo modo, sembra davvero una brutta cosa.

“Sembra?”

Okay. E va bene. Forse fare quasi sesso al funerale di sua madre non è stata la più brillante delle idee, però… mi mancava, dannazione. Rivedere Gen, dopo più
di un anno lontani, è stato come un pugno allo stomaco. Il mio bisogno di toccarla, di baciarla, rasentava la disperazione.

Forse mi rende un debole e un bastardo, ma questo è quanto

Gen ha dovuto prendere una decisione dolorosa, ma giusta. Giusta per sé stessa e per la persona che vuole essere, era ora di mettere la testa a posto, di mettere distanza da quella presenza tossica nella sua vita e di allontanarsi da Evan, che per quanto lo
amasse non era abbastanza maturo per cambiare con lei.

Ancora una volta, sto scoppiando di orgoglio. Non so se sia merito di Riley che impara in fretta o se sono io a essere un mentore straordinario, ma credo di poter affermare che ha superato il problema della fiducia in sé stesso. 

Anche se,devo ammetterlo, il potere persuasivo delle spettacolari tette di Gen potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale. Il ragazzino le sta fissando tanto
intensamente che temo mi toccherà riportarlo a casa con gli occhi storti.
«Potrò sembrarti giovane», le dice lui. «Ma ti assicuro che dentro sono un’anima antica».

«Oddio». Gen si colpisce il volto con il palmo della mano per gioco.
«Dove l’hai trovato questo ragazzino, Evan?»

Ha lasciato casa, suo padre e i suoi fratelli e col cuore pregno di dolore e gli occhi gonfi di lacrime, si è disposta a cominciare una nuova vita, una che non comprende né sua madre, né il suo amato Evan.
Una ragazza (quasi) cattiva, è una storia che mi ha colpito molto per la tematica che tratta come la molla che decide i comportamenti di Gen ed Evan, la rabbia che provano li spinge a superare il limite ogni volta un po’ di più, a fare cose ogni volta
più pericolose. 

Il rapporto madre-figlia/o per me è un argomento molto delicato sono anch’io una figlia ovviamente, ma a mia volta sono anche madre, ed è in questa veste che io certe cose non le capisco e non le tollero; quindi, comprendo l’astio di Gen in
particolare, non giustifico i suoi comportamenti, ma li capisco.

Ma nella mia vita, il concetto di “andare tutto bene” è effimero. Ed ecco perché non resto sorpreso quando più tardi, mentre sono in spiaggia con Mac e Cooper a guardare Daisy inseguire i gabbiani, mi trovo di fronte a un nuovo dramma.
Shelley mi sta bombardando il cellulare di roba inutile tra un tentativo e l’altro di fissare un nuovo appuntamento. 

Di solito non passo molto tempo al telefono, perciò il fatto che stia rispondendo a una raffica di messaggi porta Cooper a
guardarmi con sospetto. Di norma, spegnerei il cellulare e li ignorerei fino a un momento successivo, ma ho scoperto che Shelley si spazientisce. 

Se non le rispondo, si fa prendere dal panico, pensa che voglia liberarmi di lei.
Temo che possa agire d’impulso e presentarsi qui, e non posso permettere che accada.

La scrittura della Kennedy per me è una certezza, non ho ancora letto niente di suo che non mi abbia conquistato, il modo in cui alterna il doppio pov fra i protagonisti in maniera da far crescere l’empatia nel lettore, il linguaggio sempre adeguato alla
caratterizzazione del personaggio, l’alternanza tra momenti super intensi con altri più leggeri e divertenti, la caratterizzazione di personaggi sempre affascinati e attraenti, oltre alla capacità di tessere trame davvero interessanti fanno di lei una delle mie dieci scrittrici di romance preferite.

Una ragazza (quasi) cattiva ci permette di vedere anche come procedono le cose tra Mac e Coop, i protagonisti precedenti e di capire di chi tratterà la prossima storia e come lettrice questa è una cosa che adoro.
Cosa mi rimane da dirvi di questa bella storia? Solo che non dovete farvela sfuggire, il resto dovete leggerlo coi vostri occhi, buona lettura, Jenny.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!