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Recensione: Le regole del gioco - Vi Keeland & Penelope Ward

Titolo: Le regole del gioco 

Autrice: Vi Keeland & Penelope Ward

Casa Editrice: Scott Publishing Corp.

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TRAMA

Tutto è cominciato quando ho organizzato una festicciola per delle amiche… speciali che il mio ragazzo – ora fortunatamente ex – frequentava alle mie spalle. 

Non dimenticherò mai la sua faccia quando si è trovato davanti tutte noi… Sfortunatamente per me, l’ospite d’onore non è stato l’unico spettatore di questa scena: un estraneo ha assistito a tutto. 

Quella sera ero davvero di pessimo umore, e ho finito per prendermela anche con lui, colpevole unicamente di appartenere al genere maschile. Ho scoperto troppo tardi che è anche il nuovo proprietario dell’edificio in cui si trova il mio negozio di tatuaggi. 

Colby Lennon è il mio opposto: elegante, sicuro di sé e fiero della sua bellezza mozzafiato. Non di certo il tipo che frequenta una come me, una tatuatrice insofferente a ogni regola, che perde tempo a organizzare vendette contro i suoi ex. 

Ma per il bene del mio negozio devo trovare il modo di farmi perdonare. Tra me e l’uomo più affascinante che abbia mai conosciuto, però, c’è un ostacolo che sembra insormontabile.

RECENSIONE

Ciao a tutti! 

Oggi voglio parlarvi dell’ultima uscita del duo Vi Keeland e Penelope Ward: Le regole del gioco.

Le regole del gioco è una commedia romantica ambientata ai giorni nostri e ha come protagonisti Billie e Colby.

Billie ha deciso di fare la tatuatrice ed è impegnata da un po’ di tempo con un ragazzo. Lei è sicura che tutto vada bene, quando per caso si accorge di un piccolo particolare…il suo ragazzo usa tinder.

Si rende conto di avere a che fare con un bugiardo cronico e le basta poco per capire di essere stata presa in giro. Ma lei non ci sta e organizza una piccola vendetta …

Proprio durante la vendetta conosce Colby, che passa in quel momento per farsi un tatuaggio.

Si scopre poi che Colby  è anche il proprietario, assieme ad altri suoi amici, del palazzo.

Lui è un architetto e un padre single e Billie si rifiuta di tatuargli una rosa.

 

 

«Senti…», abbassai la voce. «Ti chiedo scusa se sono sembrato in qualche modo minaccioso, ieri sera. Tirare fuori la questione del proprietario in quel modo…».

<<Non l’avevo presa così. Insomma, sei davvero il proprietario, quindi…». Sospirò. «Comunque, sono io che dovrei scusarmi per essermi rifiutata di servire un cliente che aveva aspettato con pazienza, che fosse il proprietario dello stabile o meno. Quello che hai visto ieri sera non è il modo in cui normalmente gestisco l’attività».

Annuii. «Tranquilla. Avevi tutti i motivi per essere incavolata». Feci una pausa. «Se posso chiedere, come cavolo è potuta succedere una cosa del genere?»

«Intendi a parte il fatto che è un coglione?».

Si coprì subito la bocca e guardò Saylor, che non l’aveva sentita. «Scusa, non volevo».

<<Nessun problema. È troppo presa dallo spuntino e dal raccoglitore».

Scosse la testa. «Non mi sono accorta che stava accadendo. L’unica consolazione è che ho sprecato solo qualche mese nella relazione, e la considero una bella fortuna».

Annuii. «Mi fa piacere, ma quello che intendevo è: come cavolo hai organizzato tutto

quanto?»>

 

Proprio grazie al fatto che Colby è il proprietario del palazzo i due si rivedono in occasione di un guasto all’aria condizionata. Ed è proprio in questo momento che scocca la scintilla…almeno per Colby

 

 

 

«Ehm… mi stai facendo la radiografia?». Rise e si mise a sedere.

«No… stavo solo pensando ai cavi».

Dondolò le gambe e saltò giù. Si avvicinò con un sorriso. <<Bella cazzata».

«Non è una cazzata».

Mi si piazzò davanti con un sopracciglio inarcato.

«Guardami negli occhi e dimmi che non stavi facendo pensieri sconci su di me».

La guardai negli occhi. Aprii la bocca, poi la chiusi. Poi la riaprii ma non uscì niente.

Billie rise. «Non c’è problema. Devi solo prenderti le tue responsabilità quando ti beccano». Mi sfiorò il braccio con un’unghia. «Insomma, tu non ti sei accorto che io ho notato tutti questi muscoli mentre eri impegnato a guardarmi. A essere sincera, non credevo fossi così sotto quelle camicie noiose. Ma se mi avessi beccata a osservarti, l’avrei ammesso. Non c’è niente di male nell’apprezzare il corpo di qualcuno. È solo inquietante mentire al riguardo».

 

Ma le cose non sono facili come sembrano. Billie ha perso la fiducia nel genere maschile, non si capacita del fatto che si sia fidata e sia stata tradita in maniera così spudorata e Colby è un padre single, con una splendida ma ingombrante figlioletta. Sebbene quindi ci sia un’attrazione non indifferente, Billie vuole andarci piano anzi decide proprio di fermarsi in più di un’occasione. Tanto è vero che Colby è costretto a trovare una soluzione alternativa per poterla comunque frequentare.

 

«Ascoltami». Si avvicinò. «Non dobbiamo uscire insieme, Billie. Possiamo avere… dei non appuntamenti»>.

«“Non appuntamenti”? Cosa sarebbero, esattamente?», chiesi, fin troppo consapevole di quanto fosse vicino – ora era a pochi centimetri da me.

«È come quello di qualche sera fa, quando siamo andati a vedere il ponte. Non era un appuntamento, no? Era il contrario. Un non appuntamento. Ecco cosa sto proponendo».

Incrociai le braccia. «E cosa implicherebbe?>>

<<Passeremmo del tempo insieme, ma solo in circostanze ordinarie e non romantiche». Si grattò il mento. <<Ti faccio un esempio. Diciamo che sto facendo un lavoretto in casa e mi rendo conto che devo andare al negozio del fai da te. Non c’è niente di sensuale o provocante in una cosa del genere. Ecco. Saresti la prima persona a cui penserei. Ti chiamerei e ti chiederei di venire con me, se fossi disponibile. Niente pressioni, niente tentazioni. Un non appuntamento».

<<E che senso ha?», ridacchiai.

<<Il senso è che possiamo essere amici e passare tempo insieme senza che l’altra persona si aspetti qualcosa. Il senso è che ti vedrei, cosa che mi rende felice>>.

Alla fine Billie si lascerà convincere e accetterà i non appuntamenti?

Riuscirà a fidarsi ancora degli uomini? Cosa succede se proprio quando è sul punto di fidarsi  ritorna, come un fulmine a ciel sereno, la mamma di Saylor,la figlia di Colby, che era sparita da quando era nata la bimba? Come mai è tornata?

Cosa accadrà? Dove si trovano sexy padri single come Colby?

Tra tatuaggi, tatuatori con il cuore tenero, riparazioni, mostre e tanto altro Colby e Billie ci raccontano la loro storia.

Ho trovato questo libro particolarmente interessante sotto vari punti di vista.

Mi sono piaciuti i personaggi soprattutto Billie. Il modo in cui reagiscono a quello che accade nel libro mi è piaciuto un sacco. Ho adorato la piccola e anche gli amici sia di Colby sia di Billie.

Il doppio pov ci fa entrare pienamente nella storia e ci racconta gli stati d’animo e le emozioni come se fossimo presenti.

Lo stile è inconfondibile e mi ha fatto ridere, commuovere e sognare. Insomma Le regole del gioco è davvero un bel libro e mi ha regalato tante emozioni come un buon libro dovrebbe fare.

Buona lettura,

Terry.

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