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Recensione: Quanto ti odio amore mio - Mya Lea

Titolo: Quanto ti odio amore mio 

Autrice: Mya Lea

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Contemporaneo

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TRAMA

Crystal Chen ha dichiarato guerra agli stereotipi tossici sull’aspetto fisico. È fiera delle sue curve, e niente, nemmeno la crudeltà gratuita degli haters in rete, potrà impedirle di mostrarsi alle migliaia di follower che la seguono mentre si allena in palestra. 

Negli ultimi mesi il sostegno di chi ha trovato ispirazione nel suo messaggio l’ha incoraggiata a creare contenuti a tema fitness sempre nuovi e stimolanti. 

Complice anche una delusione sentimentale che l’ha spinta a guardare con diffidenza il genere maschile, Crystal trascorre le giornate nel suo regno di pace e serenità: la palestra. 

L’unico problema è che ultimamente qualcuno sembra divertirsi a provocarla, tanto per cominciare rubandole la macchina per gli squat. Quel qualcuno è Scott Ritchie, un pompiere sexy entrato nella sua vita a sirene spiegate con l’unico proposito di irritarla. 

Per uno scherzo del destino poi le strade di Crystal e Scott sono destinate a incrociarsi sempre più spesso. E chissà che l’escalation di dispetti non si trasformi nella più bizzarra delle frecce di Cupido…

RECENSIONE

Ciao a tutti!

 

Oggi vi parlo del libro Quanto ti odio amore mio,un libro scritto da Amy Lea.

Quanto ti odio amore mio non è solo un libro d’amore, ma racchiude in sé tante tematiche tipo l’accettazione di sé, body shaming, bullismo e tanto altro.

La scrittrice nella premessa ci avvisa di tutto ciò e ci dà una grande lezione di vita.

Protagonisti di questo libro sono Crystal e Scott.

Lei è una influencer, ma non corrisponde per nulla a quello che “normalmente” si intende. Non è magra e diffonde il messaggio che bisogna volersi bene, indipendentemente dalla taglia che si indossa. Lei è una personal trainer ma non è fissata col peso. Si allena ed è proprio durante un allenamento nella sua palestra che conosce Scott.

Dapprima lui è uno sconosciuto che ha rubato la sua ‘macchina’ in palestra prima che lei finisse la serie.

«Non ho visto la tua

roba».

Per nulla scoraggiata dalla sua ostilità, avanzo

fiduciosa di un passo per rivendicare il mio legit-

timo diritto. Quando siamo quasi faccia a faccia,

con lui che mi sovrasta come un colosso, mi inti-

morisco più di quanto pensassi. Mi aspetto che si

tiri indietro, che si renda conto di essersi compor-

tato da stronzo, invece non fa una piega.

Inghiottendo il groppo in gola, ritrovo la voce.

<<Mi serve pochi minuti al massimo. Magari pos-

siamo alternarci?».

Il tipo si scansa di lato e, per un attimo,

penso che se ne stia andando. Sto perfino per

ringraziarlo per la gentilezza e la comprensione…

quando osa caricare un peso da venti chili su un

lato del bilanciere, con i bicipiti che tendono al

massimo il tessuto della maglietta.

«Ma fai sul serio?». Lo fisso con le mani sui

fianchi, ma vengo attirata dalle sue labbra mor-

bide e carnose, in netto contrasto con la mascella

squadrata, ruvida di barba.

<<Senti, tra mezz’ora devo andare al lavoro. Non

puoi usare l’altro? È libero». Mentre carica altri

venti chili dall’altra parte, mi rivolge a malapena

un’occhiata, neanche fossi una mosca fastidiosa.

In realtà Scott è un adone alto quasi due metri che nella vita fa il vigile del fuoco.

Lei dato che iniziano ad incontrarsi ogni giorno in palestra lo soprannomina l’usurpatore di attrezzi. Infatti dopo essersi scontrati la prima volta i due non la smettono di tenersi d’occhio.

L’Usurpatore di Attrezzi ha onorato l’Excalibur

Fitness della sua arrogante presenza per il terzo

giorno consecutivo. Ormai lo considero la mia ne-

mesi ginnica.

Sono qui da meno di mezz’ora e già fantastico

su come schizzarlo “accidentalmente” di disinfet-

tante chimico.

È iniziato tutto con lo sfortunato incontro

all’ingresso. In silenzio ha tenuto la porta aperta

a me e un’altra persona, come se di colpo si fosse

trasformato in un cavaliere d’altri tempi. Io l’ho

guardato male e poi l’ho seguito con circospe-

zione, cercando di non ammirare per più di un se-

condo il suo sedere muscoloso.

Si è poi scoperto che il mio scetticismo nei

confronti di questa sua presunta cavalleria era

ben fondato: a quanto pare infatti è limitato a una

sola gentilezza al giorno, o così ho pensato, perché

neanche un quarto d’ora dopo mi è passato da-

vanti alla fontanella per riempire la sua gigante-

sca borraccia in tutta calma. Fino all’orlo.

I due si conoscono in palestra e all’inizio sembra proprio che si siano antipatici visto che si fanno qualche dispetto.

Scott infatti le ruba il posto, una volta le nasconde il telefono, si mette davanti proprio mentre lei sta girando un video… insomma per lei è proprio fastidioso averlo intorno.

 

«È questione di vita o di morte?».

Con mia grande sorpresa, risponde effettiva-

mente: «Sì» e non senza sforzo. Così adesso muoio

dalla curiosità di sapere che lavoro faccia. Ma non

lo chiederò mai.

<<Dimostramelo».

<<Come?»

<<Smettila di rubarmi le cose. Attrezzi, spazio, il

posto in fila alla fontanella». Agito una mano in

modo vago a comprendere la palestra.

Ride ironico. «Non ti è mai passato per la

mente che anch’io possa aver bisogno di attrezzi

o di spazio? Non è mica tua la palestra». Ci guar-

diamo in cagnesco per qualche secondo, ma alla

fine è lui a cedere. «E va bene, ti restituisco il tele-

fono… se tu mi dai il mio. Nello stesso momento».

Annuisco e mi alzo per andare a recuperarlo

sullo scaffale lì accanto. «Tanto per la cronaca, te

lo avrei restituito prima che andassi via».

Lui spalanca gli occhi nel vedere il suo cellu-

lare. Forse è solo contento che non lo abbia buttato

nel cesso e scaricato… opzione che in effetti mi è

anche passata per la testa.

Glielo porgo all’altezza del petto, ma lo ritiro

subito quando accenna a strapparlo alla mia presa

mortale. «Al tre?».

Annuisce.

Uno.

Due.

Tre.

Lo afferra in un attimo sollevando al contempo

il mio fuori portata.

Imbroglione. Non poteva che essere uno che

infrange la sacralità di un patto. Quest’uomo non

ha la minima etica.

Ringhio. «Ma veramente? Avevamo un patto!».

 

Ma è proprio durante uno di questi scherzi che ci ritroviamo Crystal e Scott negli spogliatoi della palestra…a scambiarsi un bacio bollente. Cosa sarà accaduto?

 

Poco dopo, durante una cena di famiglia, più precisamente alla festa di presentazione del promesso sposo di sua nonna, i due si rivedono. Sono costretti a sedersi vicino e Crystal scopre che Scott è fidanzato.

Dato che è da poco stata mollata dal suo ex che è ritornato con la sua vecchia fidanzata,  Crystal è super decisa a non vederlo mai più perché non vuole essere l’altra, ma soprattutto perché non vuole essere la ruota di scorta di nessuno.

Scott le spiega che si è lasciato da poco con la sua ex e che non aveva ancora informato la sua famiglia.

Crystal ha tremendamente paura di essere presa nuovamente in giro come è successo con il suo ex, per questo motivo cerca di allontanare in tutti i modi Scott.

Nonostante le varie motivazioni di Crystal riuscirà Scott a farle cambiare idea? Cosa accadrà quando Crystal scoprirà che Scott ha un grande segreto con lei?

Cosa accadrà quando pubblicherà una fotografia di loro due insieme?

Tra allenamenti, preparativi di matrimonio, body positivity Crystal e Scott ci racconteranno la loro storia.

Vi dirò che sotto certi aspetti è stato un pò difficile leggere questo libro, non perchè non sia bello, anzi, ma perchè mi ha mostrato i malesseri di questo periodo storico, ovvero la sovraesposizione da social.

Crystal è una influencer e si ritrova a condividere la sua vita sui social. Sotto la scorza però è un essere umano come noi con le sue debolezze e ovviamente a lungo andare risentirà della cattiveria gratuita dei leoni da tastiera.

È stato un libro per certi aspetti forte,i protagonisti si troveranno a gestire delle problematiche come la grassofobia, il cyber bullismo,per non parlare di altri argomenti non certo facili che non posso spoilerarvi, ma l’autrice lo fa con molta delicatezza.

Mi è piaciuto leggere soprattutto il messaggio che l’autrice stessa voleva regalare a tutti noi che abbiamo deciso di leggere il suo libro, lascio a voi l’onore di scoprire di cosa si tratta e di farne buon uso.

Buona lettura

Terry.

 

 

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