Condividi sui Social
Recensione: Chiaro di luna - Nina Talvi

Titolo: Recensione: Chiaro di luna 

Autrice: Nina Talvi

Genere: retelling/paranormal romance

Vuoi ricevere in anteprima le nostre uscite ?

TRAMA

Un paranormal romance autoconclusivo, retelling di Peter Pan.

Gwendolyn ha perso ogni cosa: l’isola in cui viveva, i ragazzi sperduti, le sue ali.
Ma, soprattutto, ha perso la fiducia dell’uomo che amava.
Catapultata sulla Terra, si costruisce con fatica una nuova vita, stando attenta a cambiare spesso casa in modo che lui non la trovi.
Eppure, dopo settant’anni, il motociclista che si presenta nel bar di Creta in cui lei lavora come cameriera è proprio James “Hook” Teach.
Ha un incarico per lei, e non è disposto a ricevere un no come risposta.

Anche James ha perso ogni cosa: metà della sua ciurma, la sua nave, il porto sicuro di Neverland. Tutto perché si è fidato di Gwendolyn ed è stato tradito nel peggiore dei modi.
Ricominciare una vita come Presidente del Rogers MC sembra la strada giusta per dimenticarla, finché i suoi uomini iniziano a dissolversi come cenere al vento. L’unico antidoto è il vino fatato dell’Isola, e l’unica in grado di produrlo… è lei.
Mentre una minaccia fin troppo nota riemerge dall’ombra, James e Gwendolyn dovranno fare i conti con il loro passato e con i segreti che hanno custodito fin troppo a lungo. Anche quelli sepolti in fondo all’anima.

RECENSIONE

Bentrovate Readers!

Oggi abbiamo un bellissimo retelling: Chiaro di Luna di Nina Talvi. Un pò  retelling, un po’ sequel, Chiaro di Luna è un romanzo che avevo quasi timore a leggere per paura di delusioni, invece mi ha catturata e trasportata nella storia di Gwen e James.

Gwendolin, alias Campanellino e James, alias Capitan Uncino, hanno dovuto abbandonare l’Isola che Non C’è in seguito a una forte esplosione che ne ha comportato la distruzione. Lei, Uncino e pochi altri pirati sono i soli superstiti e si trovano a vivere sulla terra, in mezzo ai mortali. Ma le loro strade non si uniranno, anzi, Gwen vive per anni scappando, cambiando casa ogni pochi mesi per paura di essere trovata da James

“James… ma cosa…”

“Ho sempre pensato di essere un uomo sveglio. Ma con te ho sbagliato di grosso:”

Il rumore del cane della pistola che scattava all’indietro mi zittì.

“Sei sempre stata dalla parte di Peter, ma io non volevo crederci. Metà della mia ciurma è morta!”

“Peter ti avrebbe ammazzato! Ho cercato di salvarti!”

“Visto che sono così stupido da non riuscire ad ucciderti, ti conviene scappare. Questa sarà l’unica occasione che ti darò. Se mai dovessimo rivederci, sappi che farò fuoco.”

 

La storia inizia con questo prologo e prosegue a distanza di qualche anno.

James cerca di vivere in mezzo agli umani, ma la magia sta abbandonando lui e la sua ciurma a poco a poco. Hanno quasi terminato le loro scorte di vino fatato, indispensabile per loro per vivere al di fuori dell’isola che non c’è. Stanno letteralmente scomparendo.

C’è in ballo la vita dei suoi uomini, non ha altra scelta che rivolgersi all’unica fata che ha giurato di non rivedere mai più.

 

E il mio cuore si infranse. I miei muscoli si congelarono assieme ai polmoni, mentre i fantasmi del passato mi gridavano nelle orecchie. Mentre quel fantasma in particolare avanzava verso di me, scortato da un gruppo di uomini avvolti in giubbotti di pelle, che si erano alzati dai tavoli attorno al pianoforte per seguirlo.

Era un re che camminava davanti ai suoi sudditi. Un capitano spalleggiato dai suoi fedeli seguaci.

 

Il mio cuore non aveva capito che James mi aveva cercata per vendicarsi, per farmi pagare il prezzo di ciò che credeva avessi fatto. Invece sfarfallava, si protendeva versi quell’uomo dagli occhi intrisi di furia, come se lui fosse il suo vero proprietario e non io.

Cosa è successo all’isola? Dov’è Peter Pan? Dove sono i bimbi sperduti?

Nina Talvi ci presenta una versione rivisitata della storia di Peter Pan attraverso i ricordi di Gwen e James, storia che non corrisponde pienamente a quella raccontataci da bambini. Però l’ho apprezzata molto. Questa è una versione dark, con risvolti inaspettati ma ben studiati per dare credibilità al racconto.

James/Uncino non è così cattivo come veniva rappresentato nella storia originale. Qui è un pirata ma con un suo onore e molto legato alla sua ciurma, é quasi un eroe romantico.

L’avevo amata in passato. Così tanto che il mio cuore ancora ricordava quanto forte battesse per lei, e aveva accelerato la sua corsa stimolato dal calore della sua pelle contro la mia.

Ma il mio cuore doveva starsene zitto. Doveva ricordarsi di tutti i compagni che avevamo perso, di tutti gli occhi che avevo visto svanire a poco a poco nel nulla.


Gwen/Campanellino invece è la classica ragazza vissuta sempre sono una campana, rinchiusa in una bolla. Non ha mai conosciuto nulla all’infuori di suo fratello Peter, dei bimbi sperduti e della sua isola. Non conosce il mondo, non sa nulla della Terra, Peter non l’ha mai portata con sé alla ricerca dei bimbi sperduti, e non ha mai conosciuto nessun uomo. L’incontro con James ovviamente cambierà tutto.

Piano piano prenderà coscienza di sé stessa e si farà domande sulla sua vita.

La trama si svolge tutta al presente, abbiamo alcuni momenti in cui entrambi i personaggi ricordano il passato e possiamo scoprire piano piano cosa sia successo e come sono arrivati al punto in cui sono ora.

Saranno quindi costretti a stare insieme per far sì che Gwen possa produrre il vino fatato e una serie di eventi farà sì che insieme si mettano a investigare su un’altra minaccia che sembra tornata dal passato per sconvolgere e tormentare Gwen: Peter.

Avvincente e scorrevole e con alcuni bei colpi di scena, questo romanzo terrà incollati alle pagine e una volta giunti al termine lasceremo i personaggi con la malinconia di quando saluti un amico.

MI ha colpito veramente molto e non posso far altro che consigliarvene la lettura

Simona.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!