Titolo: A veil of gods and kings
Autrice: Nicole Bailey
Casa editrice: Triskell Edizioni
Genere: retelling, mythology, greek, MM, Gods
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TRAMA
Apollo è… quasi una divinità. Per metà mortale, rifiuta di assumere il suo ruolo di dio del sole e trascorre le sue notti ad annegare i ricordi che lo ossessionano e i suoi giorni a evitare le responsabilità.
Finché suo padre non gli dà un ultimatum: deve ascendere immediatamente.
O passare un anno ad avere come mentore l’odioso principe Hyacinth.
Costretti a stare insieme, Apollo e Hyacinth devono fare i conti con il disprezzo reciproco.
Ma ciò che inizia con una vampata di irritazione pian piano diventa qualcosa di nuovo. Una scintilla che, se si trasformerà in fiamma, potrebbe incenerire tutto ciò che hanno sempre protetto.
Una rivisitazione del mito greco di Apollo e del principe Hyacinth, questa serie fantasy New Adult, da nemici ad amanti, è un viaggio vorticoso pieno di romanticismo, intrighi e personaggi coinvolgenti.
RECENSIONE
Bentrovate Readers!
La mitologia greca vi incuriosisce? Nicole Bailey insieme a Triskell Edizioni ci propongono un retelling del mito di Apollo, ci portano una versione di lui prima che diventi ufficialmente una divinità. I suoi amori, le sue passioni, i suoi vizi e le sue debolezze. Una figura complessa e misteriosa: il futuro dio del sole.
A Veil of Gods and Kings è il primo volume di una serie in cui iniziamo a conoscere i protagonisti: Apollo, ovviamente, il principe Hyacinth e le loro sorelle Temi ed Epiphany. Sicuramente la storia gira intorno ai protagonisti assoluti Apollo e Hyacinth, ma anche le loro sorelle Temi ed Epiphany avranno una parte importante nella storia. Sono certa che nei prossimi volumi le loro figure saranno sempre più importanti e non saranno relegate al solo ruolo di “Sorelle di”.
Il bere e i piaceri dissoluti avevano già perso il loro lustro per me. Appoggiai il mento sulle ginocchia. Volevo un anno di vita. Ma come potevo prendermelo se avevo così paura di viverlo? Quando avevo così paura di perdere tutto?
Apollo è un personaggio un po’ apatico, pigro, quasi senza scopo. Passa le sue giornate senza apparentemente far nulla, nascondendosi tra gli umani, apprezzandone le loro vite. Non aspira ad ascendere, cioè a prendere il suo posto tra gli dei insieme al padre e ai fratelli. Anzi, disprezza fortemente tutti loro e, se potesse, non ascenderebbe per nulla. Sarà costretto a farlo però dietro ricatto di Zeus. Dovrà passare un anno alla corte del principe Hyacinth, per “imparare ad essere un figlio ubbidiente” e nel frattempo a controllare il regno e capire come mai le loro offerte ai templi di Zeus non siano ricche come potrebbero.
In questo clima di obbligo Apollo si trova quindi al castello del principe Hyacinth. L’antipatia tra i due è palese, non si sopportano anzi si disprezzano. Ma la vicinanza e i consigli di Temi ed Epiphany faranno si che i due passino tempo insieme e scoprano che, dopotutto, sono diversi da come si mostrano alla gente. Hanno molte cose in comune e una forte attrazione sta nascendo tra i due.
“Credo che tu abbia ragione. Sono ubriaco. Perché, in effetti, mi piace la tua compagnia”
“Oh, cercherò di non prenderla sul personale”
Non vado oltre a raccontare la storia, va letta. Posso darvi le mie prime impressioni: è il primo capitolo di una serie, quindi molta parte del racconto è descrittiva e sta gettando le basi per i prossimi capitoli che immagino, e spero, siano più ricchi di azione.
Si iniziano a definire i caratteri dei personaggi: Apollo da apatico e indolente piano piano diventa più presente e concentrato: ha un obiettivo, e forse si sta affezionando al principe più del previsto. Hyacinth troppo concentrato sul suo ruolo di futuro re, quasi oppresso dalle responsabilità, piano piano tirerà fuori il giovane principe che è, e cercherà di far conciliare il suo ruolo con ciò che vorrebbe essere.
Temi invece aiuta molto Epiphany ad emergere come donna e a non accettare come dato di fatto il suo destino. Piano piano la vedremo crescere e, anche lei, prendere coscienza di cosa potrebbe essere oltre ad una moglie data in sposa per convenienze politiche.
“Ma non vedi com’è un pavone da parata? Come fa ad essere mortale? Ha un aspetto troppo perfetto, come un dannato dio”
Lei sollevò un sopracciglio. “Sei arrabbiato con lui perché è attraente?”
“Lo intendevo come un’offesa”
Insomma abbiamo molti temi accennati, molto potenziale che spero verrà ben trattato nei prossimi volumi.
La trama è raccontata a POV alterni tra tutti e quattro i personaggi. Il passaggio continuo di POV non infastidisce, è ben strutturato. Pensavo avrei trovato più scene piccanti, invece questa parte è solo accennata, è lasciata tutta all’immaginazione del lettore.
Devo però ammettere che alcuni passaggi sono stati molto lenti, molti scambi di battute tra Apollo e Cyn ripetitivi. Avrei abbreviato volentieri alcune parti. Nonostante, ciò la lettura è stata comunque piacevole e sicuramente leggerò il secondo volume per capire come evolve la situazione.
Non mi resta quindi che augurarvi una buona lettura
Simona.
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