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Recensione: After midnight - Valentina Ferraro

Titolo: After midnight 

Autrice: Valentina Ferraro

EDITORE: Magazzini Salani

Genere: college romance- forced proximity-enemies to lovers

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TRAMA

UNA CONVIVENZA IMPREVISTA. UNA PARTITA SENZA REGOLE. SARÀ L’INIZIO DI UNA GUERRA O LA FINE DEI GIOCHI?

Jordan Alexander è una ragazza determinata e senza mezze misure. I suoi articoli per il giornale della Maine University non fanno sconti a nessuno e lo sanno bene i Black Bears: una serata di baldoria della squadra si conclude alla centrale di polizia ed è proprio lei, pubblicando la notizia, a mettere la firma sulla loro esclusione dalla finale del campionato di hockey. Ma quando a causa della sua penna tagliente si ritrova senza un tetto sopra la testa, l’unico che sembra poterla ospitare è proprio uno dei giocatori, Nathan St. James.
Eppure, non appena Jordan mette piede in casa di Nate, si rende conto che l’ostilità dell’attaccante non è niente in confronto al risentimento del suo coinquilino e compagno di squadra. Chase Williams, il difensore scontroso e intransigente, la detesta per aver mandato a monte anni di sacrifici sportivi e non manca di ricordarglielo.
La convivenza prende però presto una piega inaspettata. Se Nathan, il golden boy che tutte desiderano, Jordan compresa, è disposto a deporre le armi, Chase non ha nessuna intenzione di perdonarla. E allora perché non riesce a togliersela dalla testa?

 

RECENSIONE

Premetto che adoro Valentina Ferraro di cui ho letto tutto ed è tra le scrittrici italiane della mia top five, ebbene non posso che promuoverla a pieni voti anche questa volta col suo nuovo romanzo After midnight  , per Magazzini Salani. Uscito l’ 11 giugno  , comprato e letto , anzi mangiato in un sol boccone! La scrittura di Valentina Ferraro è qualcosa di magnetico e magico per me , riesce a farci vivere letteralmente tutti i sentimenti che provano i suoi personaggi tanto che ci  innamoriamo di loro inevitabilmente e non possiamo più farne a meno ,come succede per gli amatissimi Carter dei  Maching scars . Il suo linguaggio e’ semplice ed assolutamente in accordo con l’età , le vicende e le classi sociali dei personaggi, ma ha una profondità e una  delicatezza estrema e magistrale. Sa combinare momenti di allegria, odio, amore, malinconia, passione , tristezza in un continuo tira e molla che non fa altro che tenerci incollati alla lettura. Devo dire che rispetto ai suoi precedenti romanzi ,tra cui il bellissimo wings della serie Red oak manor sempre per Salani editore, in questo ultimo After midnight ho “penato” meno, nel senso che nei precedenti libri  le situazioni di lontananza e mancanza tra i protagonisti erano estenuanti mentre in questo dura molto meno il periodo di distacco tra i due.

L’ho trovato anche molto divertente e all’inizio anche io sono caduta nel tranello del Golden boy…

Chase e Jordan sono adorabili, lei oltre che bella è anche molto intelligente, combattiva , non scende a compromessi con niente e nessuno, forte e coraggiosa sia nella vita che nello studio ma soprattutto nella sua famiglia molto “pesante “ nei suoi confronti, la madre la mette sempre in competizione con la sorella maggiore e la critica spesso in malo modo, non accetta la sua personalità vivace e colorata, vorrebbe una figlia “bambola” ben educata e sottomessa cosa impossibile per Jordan .

Chase Williams, Mr spaccatutto come lo chiama Jordan, giocatore eccellente della squadra di hockey dell’università i Black Bears ( La zampa in copertina) ha un carattere forte e scorbutico dietro al quale si cela un ragazzo meraviglioso, pieno di qualità. A lui manca l’amore di un padre che non ha mai avuto e non si è mai legato a nessuna ragazza. Odia Jordan con tutto se’ stesso per avergli danneggiato la carriera col suo articolo di giornale e la metterà in serie difficoltà sia all’inizio che durante tutta la storia.

Non potranno però fare a meno l’uno dell’altro e ben presto e si troveranno impigliati in una trama fitta e ben studiata da  Valentina Ferraro che grazie ad una statua e un matrimonio .. li costringe  a passare tre giorni in viaggio insieme e dovranno fare i conti con l’inspiegabile ma irrinunciabile attrazione reciproca.

 

E’ ambientato nell’Università’ del Maine al presente e narrato in prima persona da entrambi i POV dei due protagonisti, anche se la prima parte del racconto sembra che sia solo Jordan a portarci nella sua vita universitaria.

Dovranno superare diversi orstacoli prima di arrendersi all’amore che li ha travolti, all’inizio sembra infatti che Jordan sia combattuta tra Chase e Nathan il fratello del suo prossimo cognato che nonostante le difficoltà dovute all’ articolo di giornale  che ha danneggiato l’intera squadra, riesce a darle un tetto sulla testa provvisoriamente accettandola in casa con lui e due suoi compagni di squadra , tra cui appunto Chase.

La rivalità tra i due ragazzi però è solo un piccolo intoppo iniziale in realtà, ci saranno anche segreti e battaglie a fare da ostacolo ai due bei protagonisti.

 

Una storia dolce e intensa che vi toglierà il fiato. Decisamente da consigliare a tutti ! Mi sono innamorata di questi due , già mi mancano, speriamo che Valentina Ferraro ne prosegua le peripezie!

 

Vi allego alcuni estratti e vi auguro buona lettura !

 

 

 

“Sono un paio di occhi troppo verdi, troppo blu, troppo intensi. È un corpo che non mi è familiare e che in questo momento, con ogni probabilità, è avvinghiato a quello di un’altra donna. È un mezzo sorriso che mi fa tremare la terra sotto i piedi. ‘Che cazzo ci fa Chase nella mia testa?’”

 

 

“«Sei insopportabile» lo accuso. «E tu così facilmente irritabile. La giornalista permalosa e il difensore intrattabile. Dimmi un po’, dove finiscono per baciarsi due personaggi del genere nei film?»”

 

“Chase scuote la testa. «Sei impegnativa, lo sai?»

 

“È impossibile decifrare questo ragazzo. Non capisco cosa sia di lui, oltre all’innegabile e scontata attrazione fisica, che demolisce il mio sistema nervoso ogni singola volta. Riesce a essere la persona più indifferente e, allo stesso tempo, più attenta ai dettagli che abbia mai conosciuto. Tutto quello che fa sembra avere un senso specifico, anche se io non lo colgo. Una serie infinita di gesti calcolati che mi fanno cambiare idea sul suo conto così velocemente da provocarmi il mal di mare. Volta di poco la testa, incrocia i miei occhi e ci fissiamo per troppo tempo senza dire niente, senza sorridere, senza riuscire a smettere.”

 

“Mi immobilizzo per paura di svegliarla. Chiudo gli occhi, li riapro e lei è ancora qui, troppo vicina, troppo mia, troppo sbagliata. Il lenzuolo è finito ai piedi del letto; il mio buonsenso, da qualche parte in fondo allo stomaco. Provo a regolarizzare il respiro, a convincermi che vada tutto bene, che non sia cambiato niente: posso trovarla egualmente eccitante e imperdonabile. Il mio cuore non è d’accordo e la mia testa fa sempre più fatica a mantenere intatto quel confine che so di non poter superare.”…” Lascio che mi abbracci, mi illudo di avere il pieno controllo su questa situazione. Questo viaggio finirà, le risposte arriveranno e a quel punto non ci saranno più zone grigie: avrò quel nome e avrò perso lei. È un piccolo prezzo da pagare. Jordan Alexander non conta niente per me. È un danno collaterale. La sua risata, a differenza di quello che pensa lei, non mi mancherà. Svegliarmi la mattina e non trovarla più in cucina a impastare uova e farina sarà un sollievo. Sospira contro il mio collo e, cullato dal suo respiro, mi riaddormento.”

 

“Una scarica di adrenalina che di solito provo solo sul ghiaccio mi piega in due. Quando ho iniziato ad avere queste fantasie su di lei? Prima o dopo aver promesso a Coach Lee che lo avrei aiutato a scoprire quel nome? Nemmeno me lo ricordo. Queste ultime tre settimane con Jordan sono state un susseguirsi di emozioni contrastanti, dai contorni sfocati. L’ho maledetta con ogni fibra del mio corpo, l’ho provocata solo per il gusto di vederle tirare fuori le unghie, l’ho capita, l’ho giudicata, l’ho perdonata. E quando l’ho vista uscire dalla stanza di Nathan la sera che l’ho convinto a farla rimanere all’appartamento, con l’espressione colpevole e confusa, per un attimo, l’ho detestata. E, subito dopo, ho sperato che mi seguisse in camera da letto. E ora è qui, a un paio di metri da me, mi guarda di sottecchi e, ancora una volta, perdo l’equilibrio.”

 

“«Non guardarmi così…» mi avverte. Mi riprendo quel tanto che basta per rispondergli, ben consapevole che mi sto lasciando trascinare in un gioco pericolosissimo che perderò a tavolino. Ma non ne posso più del formicolio costante che sento dietro al collo, del brivido che mi attraversa la schiena ogni volta che insinua che io e lui… forse… a un certo punto… «Che problemi hai con le persone che ti guardano?» «Ho problemi quando sei tu a farlo».”

 

Grazie Orny T.

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!