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Recensione: Come non uccidere il tuo ex - Katie Marsh

Titolo: Come non uccidere il tuo ex 

Autrice: Katie Marsh

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: narrativa contemporanea, cosy crime, mystery

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TRAMA

Una macabra sorpresa aspetta Clio sulla porta della sua casa-roulotte all’alba del suo quarantacinquesimo compleanno, a Sunshine Sands. Si tratta del cadavere del suo ex marito Gary Goode, con il quale aveva pessimi rapporti. Motivo per il quale diventa immediatamente la sospettata numero uno. Peccato che Clio fosse talmente ubriaca quella sera da non ricordarsi assolutamente nulla; stava d’altronde festeggiando, con abbondanti cocktail e una compilation delle Spice Girls, il suo compleanno con le sue migliori amiche: Amber, ex-poliziotta, e Jeanie, neo-mamma di due adorabili quanto pestiferi gemelli. Ripensandoci, poteva davvero averlo ucciso lei? Clio aveva molti motivi per essere arrabbiata con lui: con i soldi di Clio, Gary aveva fondato insieme a lei la Looking Goode, salvo poi licenziarla, lasciandola senza un soldo; era stata scaricata anche come moglie e buttata fuori di casa affinché Gary potesse andarci a vivere con Denise, la sua amante; ma la goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stato il fatto che Gary avesse di nascosto svuotato il conto intestato alla figlia di Clio, Nina, quello che serviva per il suo futuro e per l’iscrizione alla facoltà di medicina. Sì perché Gary era pieno di debiti e se entro mezzanotte non avesse saldato il debito con la settantenne Marg, nota strozzina locale, non avrebbe sicuramente mai più rivisto la luce del sole. Amber e Jeanie dovranno riuscire a risolvere il caso per fare scagionare Clio, prima che l’ispettore capo della polizia ed ex collega di Amber, Marco Santini, raccolga prove circostanziali sufficienti a farla accusare e arrestare definitivamente. E per raccogliere tutte le informazioni di cui hanno bisogno si caleranno nei panni di vere detective, con rocamboleschi inseguimenti e missioni sotto copertura, dando così il via, senza volerlo, all’agenzia investigativa “Le Ragazzacce”. Ce la faranno a scoprire chi tra i personaggi che giravano intorno a Gary e ai suoi loschi affari potrebbe averlo ucciso? Sarà stato un marito tradito, un cliente truffato, o una delle sue tante amanti? A chi apparteneva quella collanina con un dente di squalo d’argento ritrovata nei pressi del cadavere?

RECENSIONE

Bentornati book lovers!

Se avete letto tutte le mie precedenti recensioni, vi sarete accorti che ho una passione smoderata per i libri ambientati in Inghilterra e in Scozia. E difatti anche Come non uccidere il tuo ex, scritto da Katie Marsh ed edito da Newton Compton Editori, è ambientato nella terra di Albione, ai giorni nostri, in questo immaginario Sunshine Sands “ che vantava il deprimente primato di essere la cittadina di mare con il tasso di precipitazioni più elevato del Regno Unito”.

Ho scoperto essere il primo libro della serie crime di Katie Marsh, nota nella lingua originale come The bad girls detective agency books. Spero che il secondo libro della serie, Murder on the dancefloor, uscito a Marzo 2024 in Gran Bretagna, venga presto tradotto anche in italiano, mentre aspettiamo il terzo, che dovrebbe uscire nei primi mesi del 2025 (il cui titolo dovrebbe essere Murder on the Menu).

La narrazione scorre veloce, tra colpi di scena, rivelazioni, misteri e segreti svelati poco alla volta. Ci sono parecchi personaggi che ruotano intorno alla storia, tanto che a volte mi sembrava di perdere un pò il filo. Ma l’autrice è stata brava a chiarire e ricordare al lettore, volta per volta, i loro ruoli all’interno della storia.

Il pov è in terza persona, e i capitoli si alternano in base alle azioni delle tre protagoniste, raccontando ogni volta cosa sta facendo ognuna di loro in quel preciso momento. Quindi una volta è Clio, un’altra Amber e una terza Jeanie. La narrazione è sempre al presente, quindi si raccontano i fatti nel momento stesso in cui avvengono, tranne che per un quarto personaggio-capitolo, molto interessante, che è Gary, dove, per ovvi motivi, si racconta cosa stava facendo a partire da diciannove ore prima della morte, fino alla morte stessa.

C’è sicuramente molta più azione che negli ultimi cosy crime inglesi che ho letto. L’età delle protagoniste è infatti molto diversa. Nei precedenti le protagoniste erano delle simpatiche (attempate) pensionate, mentre in Come non uccidere il tuo ex l’età media dei protagonisti è sulla quarantina, se non anche più giovani. Un’altra differenza, a discapito però di questo libro, è quel sottile humor inglese che tanto mi piace e che tanto la fa da padrone negli altri testi dello stesso genere. Un vero peccato che qui manchi quasi del tutto.

I personaggi, soprattutto le tre protagoniste, sono molto ben caratterizzati. Clio è la più svampita del gruppo: tutti le dicevano che Gary non era una persona da sposare, era un farabutto, uno losco, ma lei decideva di sposarlo ugualmente, salvo poi pentirsene. Amber invece sembra essere la più forte e dura del gruppo, quello che un pò ti aspetti da una ex-poliziotta:

“Clio era brava con le parole, Amber era fatta per l’azione.”

Ma nasconde un triste segreto che cerca di non far pesare alle amiche:

“Amber aveva passato la vita a cercare di sfuggire alla solitudine della sua caotica infanzia, soltanto per poi crearsi una nuova solitudine tutta sua.”

E poi c’è Jeanie in crisi esistenziale, con una vita troppo movimentata a causa dei gemelli, che assorbono ogni sua energia sia fisica che mentale; si sente inutile perché non riesce più ad avere il controllo delle proprie giornate.

Come non uccidere il tuo ex è sotto sotto una bella storia di amicizia, una di quelle che nasce sui banchi di scuola e non finisce necessariamente con la fine dell’adolescenza. Le protagoniste non sono lo stereotipo delle belle, ricche e famose. Mi è piaciuto perché sono persone molto vicino alla realtà, in cui è facile identificarsi, perché i loro problemi sono i problemi di tutti noi:

“Loro tre – Clio, Amber e Jeanie – erano amiche sin dai tempi della scuola, quando non venivano mai scelte a educazione fisica e finivano per passare le ore insieme. Cinque anni in piedi al gelo a sentirsi invisibili. Cinque anni passati a fingere che non fosse importante cosa pensava il mondo di loro e a vedere solo il meglio l’una nell’altra; il genere di trio che niente avrebbe mai potuto separare.”

La scrittrice è stata brava perché, proprio quando sembra essere lampante chi sia l’assassino, insinua nel lettore il dubbio che chi non ti aspetti, il personaggio che pensi essere solo secondario, potrebbe forse essere il punto di svolta di tutta l’indagine. Sarà davvero così? Sta a voi scoprirlo.

 

Buona lettura, Arianna

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