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Recensione: L’estate dei ricordi - Jenny Hale

Titolo: L’estate dei ricordi

Autrice: Jenny Hale

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: narrativa contemporanea, romance

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TRAMA

Meghan Gray ha solo quindici anni la sera in cui i suoi genitori muoiono tragicamente in un incidente d’auto. Da quel momento Meghan si trasferisce da Richmond, in Virginia, presso il cottage di suo nonno Pappy, nella Carolina del Nord. Oggi, a distanza di anni, tutto ciò che le rimane è il vecchio cottage da pesca di Pappy, un bungalow di pietra marrone sulla riva dell’Atlantico, sull’isola di Hatteras nelle Outer Banks. Un luogo in cui sono dieci anni che non torna perché troppo carico di ricordi. Ma un bel giorno, stanca del suo lavoro precario da cameriera in un rinomato ristorante di New York, decide di lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita e di tornare nei luoghi della sua infanzia, accompagnata dalla sua amica Tess e dal suo fedele labrador, Charlie. In questo luogo del cuore, spera di riuscire a ripartire da zero e soprattutto di realizzare il suo sogno, quello di diventare una chef. In questa bella località di mare una serie di incontri speciali cambieranno per sempre la sua vita. Sarà stato lo spirito di Pappy a portare sulla sua strada Toby e suo nonno Rupert, affetto da Alzheimer? Perché Rupert si ostina a credere che Meghan sia Hester, una famosa attrice di Hollywood degli anni 50? Cosa c’entrano in questo turbinio di incontri surreali un carretto di muffin, una vecchia cassetta di sicurezza e una raffinata toeletta degli anni 50? Ma soprattutto, Meghan riuscirà a realizzare il suo sogno di diventare una chef?

RECENSIONE

Bentornati book lovers!

Oggi voliamo sulla costa orientale dell’America, nelle Outer Banks, più precisamente sull’isola di Hatteras, dove si svolge L’estate dei ricordi di Jenny Hale, edito da Newton Compton Editori.

Nel caso in cui il posto non vi sia familiare, come non lo era per me, vi consiglio di andare a vedere qualche foto sul web, in modo da poter contestualizzare al meglio il racconto durante la lettura. E soprattutto per capire perché Meghan lo ami così tanto: sembra bellissimo!

Concedetemi una piccola divagazione in merito. Trovo che uno dei pregi di tanti libri, soprattutto dei romanzi di questo genere, sia che ci fanno scoprire luoghi del mondo che prima non conoscevamo. E se avete il mio stesso problema, quello di amare la geografia, vorrete visitarli tutti. Così adesso dovrò aggiungere anche questa località alla mia già lunga lista!

Ma torniamo a L’estate dei ricordi. Il linguaggio è semplice e molto scorrevole, colloquiale, mai scurrile. Belle le descrizioni dei luoghi, della natura e del mare, senza esagerare nelle ripetizioni; non farete fatica a leggerlo e non vi annoierete. Per quanto riguarda l’asse temporale, il racconto si svolge sempre nel presente attuale. Non è mai esplicitamente indicata l’età di Meghan; però, se si calcola che sono passati dieci anni da quando ha perso il nonno, e ipotizzando il tempo che ha passato a New York, avrà all’incirca trenta anni. Il pov è in terza persona, con una particolare attenzione al personaggio di Meghan, di cui descrive un pò più nel dettaglio pensieri e sentimenti, essendo la protagonista principale.

Meghan è una ragazza molto dolce e sensibile, ma terribilmente insicura. Vive legata ai ricordi del nonno e della sua adolescenza, senza riuscire a staccarsene in modo costruttivo. La sua amica Tess invece è una carica di positività, sempre entusiasta di tutto e cerca di aiutare Meghan ad essere più sicura di sé. Lei, come già il nonno, vede il potenziale dell’amica, solo Meghan non se ne rende conto:

“Non credeva in sé stessa. Non era più sicura di essere una brava cuoca. O di meritare qualcosa di meglio dalla vita di ciò che le era toccato in sorte.”

La sua fragilità la ostacola nel prendere qualsiasi decisione, dal lasciarsi andare con Toby, alla forza necessaria per realizzare i suoi sogni:

“Non aveva il coraggio di esprimere davanti a lui i suoi veri sentimenti, confessargli quanto si sentisse incisura riguardo alle proprie scelte di vita.”

“«A volte ho la sensazione di non avere la forza per realizzare i miei sogni… Sono successe così tante cose che non so come fare il primo passo».”

L’estate dei ricordi è a tratti dolcemente malinconico ma non per questo triste, perché i ricordi di Meghan sono piacevoli, sono tutti legati alla vita trascorsa con il nonno, che è stata bella e felice. Il traino del libro è, infatti, il continuo ricordarsi del nonno; di passaggi come questo ce ne sono una pagina sì e una no. Forse sarebbe stato meglio snellire un pò, non per sminuire questo bellissimo rapporto nonno-nipote, ma perché ormai il lettore lo ha capito:

“Meghan afferrò una bracciata di vestiti di Pappy e, per un breve istante, il contatto con essi, mescolato al leggero profumo del nonno, le diede la sensazione di essere avvolta dalle sue calde braccia.”

Ricordi che portano a sorprendenti e imprevedibili scoperte nella vita di Meghan. C’è sempre qualcosa che non conosciamo del passato delle persone più care e che inevitabilmente ci travolge e stravolge. Ma come le diceva sempre Pappy, con la calma si arriva ovunque:

“«Se c’è una sola cosa buona che ho fatto, è averti insegnato che, qualunque cosa ti succeda nella vita, la calma è dentro di te. A volte, devi solo spingerti in acque più profonde per trovarla».”

L’importante è andare avanti, non fossilizzarsi solo su questi ricordi, ma costruirne di nuovi. In questo verrà aiutata da altri due personaggi molto influenti come Toby e Rupert. Mi è piaciuto molto il tatto e la dolcezza con cui l’autrice descrive la situazione di Rupert e come da un dramma riesca a farla diventare una situazione quasi grottesca e simpatica.

Il personaggio di Toby è invece fin da subito misterioso. Non è ben definito, non si capisce cosa e dove voglia arrivare. Bisogna attendere le ultime trenta/quaranta pagine per scoprirlo, che contengono anche i colpi di scena finali.

Mi sento di consigliare L’estate dei ricordi per come sono stati descritti la tenerezza e l’amore familiare, temi non sempre così facili da affrontare. Non temete, come già detto non è strappalacrime; Tess vi strapperà una risata più di una volta e non potrà non venirvi voglia di correre a mangiare almeno un profumatissimo muffin!

Buona lettura, Arianna.

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