Titolo: La morte va in scena al Seaview Hotel
Autrice: Glenda Young
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: narrativa contemporanea, cosy crime, cosy mistery, giallo
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TRAMA
Helen Dexter è la proprietaria del Seaview Hotel di Scarborough, un piccolo grazioso tre stelle affacciato sulla spiaggia di North Bay, nello Yorkshire. In una tersa mattina di settembre lei e Jean, fedele cuoca del Seaview, stanno aspettando l’arrivo dei loro ospiti, una compagnia teatrale che con il loro spettacolo, Midnight with Maude, si spera risollevi i fasti del Modernist Theatre, altrimenti destinato a chiudere. Per le prossime due settimane la compagnia utilizzerà le sale comuni dell’hotel per provare, poiché il teatro è ancora inagibile, causa derattizzazione e riparazione del tetto. Al loro arrivo Helen, sempre accompagnata dal suo fedele levriero Suki, si accorge subito di trovarsi di fronte a uno strano gruppo: c’è Chester Ford, drammaturgo, regista, nonché attore protagonista. L’opera che andrà in scena è frutto della sua mano, o almeno così lui sostiene… Poi ci sono Paul McNally, che lavora dietro le quinte, tecnico di luci e suoni, timido e riservato; Audrey Monroe, un tempo famosa attrice, con la figlia Liza Carter, costumista e attrice; Kate Barnes, attrice con il sogno di diventare una presentatrice televisiva per bambini; Lee Cooper, l’ultimo solitario attore ad arrivare al Seaview. E infine lei, la diva enigmatica e fin da subito la più antipatica, colei che tutti accorreranno a vedere, Carmen Delray. Tutti sembrano avere qualcosa da nascondere e l’atmosfera tra gli attori si fa sempre più tesa, ma nonostante ciò le prove procedono nel migliore dei modi; fino alla sera in cui uno dei componenti del gruppo viene trovato assassinato sulla spiaggia, dall’altra parte del villaggio. L’omicidio crea scompiglio nel gruppo e soprattutto in Helen, che continua a ricevere telefonate misteriose, oltre a trovare la sua auto danneggiata. A questi problemi si aggiungono l’imminente arrivo dell’ispettrice alberghiera per assegnarle la quarta stella e paparazzi e giornalisti nottetempo accampati fuori dall’hotel pur di strappare una foto agli attori. Ce la farà Helen a fare in modo che la reputazione del Seaview Hotel non venga danneggiata? La compagnia riuscirà ugualmente a mettere in scena lo spettacolo? E soprattutto, chi sarà mai l’assassino?
RECENSIONE
Bentornati book lovers!
Siete pronti a scoprire chi si nasconde dietro l’assassinio di uno degli attori della compagnia teatrale Dawley’s Theatre Group? Sì perché di omicidio si parla in La morte va in scena al Seaview Hotel, secondo capitolo della serie cosy crime scritto da Glenda Young ed edito da Newton Compton Editori. Per vostra informazione il primo libro si intitola Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel e sì, se come me non l’avete letto, si capisce che deve essere successo qualcosa che in qualche modo ha influenzato decisioni e comportamenti della protagonista, Helen. Ma niente che ci impedisca di leggere tranquillamente questo secondo episodio e di comprendere in toto quello che sta succedendo. Per ora inedito in Italia è già stato pubblicato anche un terzo libro della serie.
L’azione si svolge ai tempi nostri, il pov è in terza persona neutrale e la narrazione è scorrevolissima, senza mai perdersi in divagazioni inopportune o superficiali. Il linguaggio è semplice e colloquiale, con dialoghi ben scanditi, chiari e non troppo lunghi. Le descrizioni dei luoghi sono precise ma non abbondanti, il giusto per farci capire il contesto. I personaggi invece sono descritti in maniera un pò più dettagliata e vengono fuori poco per volta. Nonostante ce ne siano un bel numero da ricordare (cosa che all’inizio mi ha demoralizzata), l’autrice ha saputo caratterizzarli così bene che risulta invece più facile del previsto ricordarsi chi sia chi.
Già dalle prime pagine La morte va in scena al Seaview Hotel si preannuncia intrigante e curioso. E molto gossipparo! E’ divertente infatti come Helen riporti sempre sotto forma di pettegolezzo, più che di notizia, intrighi e malumori che man mano scopre sugli attori, invogliandoci a girare le pagine per scoprire quale sarà il prossimo scoop. Quello che mi è piaciuto di più di questo libro è proprio l’aspetto un pò più mystery e meno detective di altri.
Diversamente dai recenti cosy crime che ho letto, Helen non è una copia della Signora in Giallo. Anzi, appena quarantottenne, gestisce in modo ineccepibile un albergo che si appresta a diventare un fiore all’occhiello di Scarborough. Ed è questo il suo focus, motivo per cui è così preoccupata della piega che gli eventi stanno avendo da temere ripercussioni di immagine. E’ ovviamente anche molto scossa per l’omicidio, sente che qualcosa non va:
“«Mi dispiace, Jean, ma c’è qualcosa in questa compagnia di attori che mi inquieta»….. Helen scese al piano di sotto, riflettendo sulla compagnia che ospitava. La maschera di cordialità con cui si erano presentati stava lentamente iniziando a incrinarsi…. Si chiese quali tensioni ribollissero sotto la superficie. Piu tempo trascorreva con quegli attori, più si rendeva conto che erano collegati da una rete di inquietudini. Una rete che ormai avvolgeva anche lei, e la cosa non le piaceva per nulla.”
Cerca di capire chi, come e perché abbia potuto fare una cosa del genere, ma non si improvvisa detective ai livelli delle sue precedenti “colleghe”. Anzi, da brava padrona di casa, Helen non perde occasione per rincuorare i suoi ospiti-attori ed aiutarli nelle loro questioni, anche di cuore; ha sempre un buon consiglio per tutti.
Come anticipato, i protagonisti di questo libro sono tanti e variegati, ma sarebbe troppo lungo analizzarli tutti. Posso spendere qualche parola su Carmen, un personaggio scortese e imprevedibile, impossibile non odiarla. Sarà forse lei l’assassina? O l’assassinata?
“Helen non avrebbe dimenticato facilmente il nome di Carmen. Era una delle persone più insolite che avessero mai soggiornato al Seaview. Non era più giovanissima, vero, ma sprigionava un’energia straordinaria, e sicuramente sapeva come fare colpo…. Il tipo di donna che affrontava il mondo a muso duro. Certo, non era il tipo che sta simpatico a tutti.”
E poi c’è Jimmy, il tocco “rosa” del romanzo. Finito il suo lavoro sulla nave da crociera, torna per iniziare una nuova vita con Helen, come se lei non avesse altro a cui pensare (incluso il suo defunto marito, a cui si sente ancora molto legata). Ma anche lui le dà del filo da torcere. E’ sincero o le sta nascondendo qualcosa? Helen si può fidare?
“Sarebbe stato facile perdonarlo, dimenticare e andare avanti. Ma si sentiva tradita. Le aveva nascosto la verità ed era stato molto convincente. C’era il rischio che lo facesse di nuovo?”
E che dire di Jean, una persona molto perspicace, sagace e che non gira troppo intorno alle cose. E’ sicuramente uno dei miei personaggi preferiti, con la battuta sempre pronta, molto British. Non potrete non sentire il profumo delle sue torte uscire anche nella vostra cucina!
Con Lo strano caso dell’omicidio al Seaview Hotel la suspense e i colpi di scena sono garantiti!
Buona lettura, Arianna.
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