Titolo: Un amore seducente
Autrice: Tracie Delaney
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Contemporary Romance, spicy, enemies-to-lovers
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TRAMA
Se scrivessi la mia autobiografia fino a questo momento, la intitolerei “Ricattata dal Miliardario”.
Spietato, insensibile ed egocentrico sono gli aggettivi più educati per descrivere il potente
amministratore delegato che vuole ciò che è mio.
Userà ogni mezzo a sua disposizione per uscirne vincitore, inclusa la coercizione.
Okay, d’accordo, mi dichiaro sconfitta, ma mentre il suo interesse si sposta altrove, intravedo
l’opportunità per fargliela pagare.
E ho tutte le intenzioni di coglierla.
RECENSIONE
Ciao a tutti
oggi voglio parlarvi del terzo volume della serie Rogues di Tracie Delaney, intitolata: Un amore seducente.
Protagonisti di questo libro sono Garen e Catriona.
Catriona ha una scuola di danza, insegnare è tutta la sua vita e nell’ultimo periodo si ritrova ad affrontare un nuovo problema che la sta affliggendo. Un miliardario sta acquistando tutti i negozi di zona e lei e la sua scuola di danza sono quelle che mancano all’appello, insieme ad un altro negoziante.
Il tirapiedi dello spietato miliardario ogni settimana la raggiunge nella sua scuola e le fa una proposta che lei puntualmente rifiuta.
Non ha la minima intenzione di accettare una tale offerta e dover chiudere la sua adorata scuola di danza.
Dopo tante proposte si decide ad andare direttamente dal mandante delle proposte ovvero il signor Gauthier per dirgliene quattro.
A giudicare dal suo atteggiamento narcisista, doveva essere convinto che qualunque commerciante sarebbe stato sin troppo felice di vendere per il giusto numero di zeri su un assegno.
E poi aveva incontrato me. Beh, non proprio incontrato. No, non avevo avuto il piacere di conoscere il signor Gauthier di persona. Lui era rimasto seduto nella sua torre d’avorio mentre i suoi tirapiedi obbedivano ai suoi comandi, acquistando tutto tranne due attività.
La mia e quella di Jeff, il macellaio due negozi più in là.
Chissà se Jeff ha ricevuto un’altra offerta?
Annotandomi mentalmente di chiederglielo l’indomani, poiché il martedì la macelleria era chiusa, raccolsi le mie cose inclusa la lettera incriminata, chiusi tutto e mi diressi a casa.
A metà strada, però, cambiai idea. Forse era ora di dire di persona al signor Gauthier che stava sprecando il fiato e la sua costosa carta intestata.
La mia scuola non era in vendita, e nemmeno io.
Garen Gauthier è un miliardario che ha deciso di investire nel quartiere acquistando tutte le attività commerciali della zona. Solo due gli stanno dando filo da torcere: il macellaio e la scuola di danza.
Finalmente il macellaio dopo diversi tentativi si è convinto a vendere e ora è rimasto solo la scuola di danza. Convincere la vecchia insegnante di danza proprietaria dell’immobile non è così semplice come pensava.
Il suo tirapiedi non è ancora riuscito a portargli l’atto di vendita. Così quando si ritrova nel suo ufficio la donna è davvero curioso di sentire ciò che ha da dirle.
Per prima cosa non si aspettava una bellissima ragazza, quindi decide che da quel momento se ne occuperà in prima persona con mezzi leciti e meno leciti.
Il loro incontro è esplosivo, perché Catriona è davvero un osso duro.
<<Avrebbe potuto spedirmi la sua accettazione per posta,» disse, le labbra incurvate in una smorfia sardonica. Sapeva benissimo che non avevo accettato l’offerta.
<<<Invece di venire fin qui.»>
Contrassi la mascella, digrignando i denti. «<Non dovreste essere intelligenti, voi uomini d’affari? Lei sa benissimo che non ho firmato questo contratto, come non ho firmato gli altri.» Il petto mi si alzava e abbassava troppo in fretta, l’ossigeno lottava per entrare nei miei polmoni compressi. «E non si azzardi a insultarmi aggiungendo altri zeri alla sua prossima offerta. Non importa quanto mi offre, la risposta sarà sempre la stessa. No. Ha capito?>>
I suoi occhi grigio piombo trafissero i miei. Nelle profondità di quello sguardo vorticava una feroce determinazione che mi indebolì le ginocchia. Quell’uomo era abituato a ottenere tutto ciò che voleva e non avrebbe preso bene una sconfitta. Beh, peggio per lui. Avrebbe imparato a farlo.
<«<Tutti hanno un prezzo, signorina Landry,» mormorò, fissandomi le labbra.
«Non io.» Infilai in tasca le mani tremolanti. << Parliamoci chiaro, signor Gauthier. Lei potrà anche aver convinto quasi tutti gli altri negozianti a firmare, con le buone o con le cattive, ma io non le cederò mai la mia attività, e nemmeno Jeff.>>
Le sue sopracciglia si piegarono verso il ponte del naso. <<Jeff?>>
Inspirai a fondo, dilatando le narici. «Il macellaio.>>
<<Ah.>> Il suo ghigno caustico si allargò. «Mi spiace doverle dare cattive notizie, signorina Landry, ma…» Inclinò la testa, e il suo sguardo freddo mi ricordò quello di uno squalo. Spento, letale.
Fui investita da un’ondata di bruciante disperazione.
No. Jeff non avrebbe venduto, non senza dirmelo. Giusto?
<<Sta mentendo,» dissi tra i denti.
<<Pur non essendo contrario a mentire per ottenere ciò che voglio, in questa occasione non lo sto facendo. Il suo amico, Jeff, ha firmato proprio oggi.»
Garen le fa un’ulteriore offerta che avrà la durata di ventiquattrore.
Dopo averle detto che tutti hanno un prezzo Catriona va via e raggiunge sua nonna e suo fratello che nel frattempo ha fatto delle analisi per verificare il suo stato di salute.
Le notizie non sono affatto buone e quindi nel giro di poche ore Catriona si ritrova a dover gestire la malattia di suo fratello che necessita di molti soldi per le cure.
Dopo averci pensato si ritrova a dover, seppure a malincuore, accettare l’offerta del miliardario senza cuore.
Si presenta così in ufficio per accettare l’offerta, ma Garen la fa aspettare quel tanto che basta per far scadere la sua offerta super allettante.
«Comunque,» borbottò, spingendomi addosso il contratto, «ecco qua. Ha avuto ciò che voleva.>>>
Con un sorrisetto, lo presi e andai dritto all’ultima pagina. Proprio come aveva lasciato
intendere il suo commento, aveva firmato.
Che il divertimento abbia inizio.
Stracciai i fogli in due, scatenando in Catriona un sussulto d’orrore. Lasciai cadere i
pezzi di carta a terra.
«Troppo tardi. Le ho detto che la mia offerta sarebbe scaduta dopo ventiquattr’ore.>>
Feci una gran scena di guardare l’orologio. Ci picchiettai addirittura sopra il dito per maggiore enfasi. <<Sono trascorse ventiquattr’ore e tredici minuti.»
Con un gesto aggraziato, Catriona ricadde sulle ginocchia e raccolse i frammenti di contratto. Repressi un gemito mentre tutto il sangue mi correva alle parti basse, la vista di lei in ginocchio mi fece diventare duro l’uccello.
<<Gliel’ho detto, sono arrivata qui quasi un’ora fa,» dichiarò. «Ero più che in orario.
Non è colpa mia se lei ha aspettato fin adesso di vedermi.»
Catriona si ritrova suo malgrado ad accettare l’offerta minore, farebbe di tutto per salvare suo fratello, e quell’offerta è l’unica che gli garantisca una seppur minima possibilità di farlo.
Garen però si rende conto che l’atteggiamento della donna è completamente cambiato nel giro di qualche ora e così dopo aver indagato per scoprirne la causa le fa una proposta davvero bizzarra.
Catriona accetterà? Garen è davvero senza cuore come vuole mostrare?
Ho praticamente divorato questo libro davvero molto carino.
Scrittura fluida e avvincente. Personaggi ben delineati e affascinanti.
Catriona è stata davvero una tosta. Per Garen non ho aggettivi che non rivelino troppo di lui.
Davvero una bella storia per passare delle ore piacevoli.
Pov alterni per farci emozionare da entrambi i punti di vista, insomma per me è decisamente un sì.
Buona lettura
Terry.
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