Titolo: Il cavaliere d’Inghilterra
Autrice: Louise Bay
Genere: Office Romance, Grumpy x Sunshine, Forced Proximity
Casa Editrice: Always Publishing
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TRAMA
Dopo tre anni trascorsi a New York lavorando come cameriera, con molte avventure alle spalle ma nessuna relazione, Violet ha bisogno di un cambiamento radicale.
Le delusioni lavorative e sentimentali del suo passato tornano in continuazione a ferirla e così, per non smentire la sua filosofia di
vivere cogliendo l’attimo, accetta l’offerta di un’amica di sostenere un colloquio come assistente per uno studio legale a Londra.
L’incontro fortuito in metropolitana con l’inglese più sexy che si sia mai visto dai tempi di Mr. Darcy sembra confermare subito a Violet che trasferirsi è stata la scelta giusta. Solo, non credeva di incontrare
lui di nuovo in ufficio.
L’affascinante sconosciuto altri non è che il signor Knightley, l’avvocato più influente e stacanovista di tutta l’Inghilterra. In effetti, anche il suo nuovo capo tiranno.
Alexander ha pianificato con cura la sua carriera da avvocato e, ogni giorno, si chiude in ufficio sommergendosi di documenti per prepararsi in vista dei processi sempre e rigorosamente da solo. È chiaro che rifiuti immediatamente l’aiuto della nuova assistente americana che gli viene proposta. Violet però non ha intenzione di lasciarsi liquidare e tornarsene su due piedi a New York. Quando una discussione accesa tra Violet e Alex sfocia improvvisamente in un bacio da
giochi d’artificio la situazione si complica ancor di più: Violet non è in cerca di un cavaliere in armatura scintillante che le regali un amore da fiaba. Soprattutto, se il tempo insieme a lui ha
una data di scadenza e un oceano intero a frapporsi tra loro.
RECENSIONE
Bentrovati cari lettori, oggi vi parlo di un’autrice che amo molto e che mi piace un sacco: Louise Bay.
La storia parla di Violet la sorella di Scarlett (Il Duca di Manhattan) e Alexander un uomo molto stacanovista.
L’incontro tra i due avviene in metropolitana, nell’ora più affollata della giornata quando tutti si stanno recando a lavoro. Immaginatevi di incontrare un uomo inglese, di bell’aspetto, vestito bene e che abbia un buon profumo. Violet lo intercetta subito e tra uno spintone e l’altro si ritrova a condividere con lui il piccolo spazio sul vagone che gli viene concesso.
È un gioco di sguardi, fino a quando si ritrovano a scendere alla stessa fermata e Alexnder la colpisce accidentalmente e le fa perdere il telefono nella fessura della metro.
Una tragedia per Violet che deve presentarsi al suo colloquio di lavoro e il telefono era la sua unica speranza.
Ma lo sconosciuto si offre di comprargliene uno nuovo e di accompagnarla alla sua destinazione.
“Violet King non era certo speciale, nonostante il suo profumo al tramonto indiano e le sue gambe che sembravano della lunghezza perfetta per avvolgersi intorno ai miei fianchi. La curva del suo collo e la pressione nelle sue mani non avevano alcuna importanza. No. Violet non era speciale e io avrei smesso di pensare a lei.”
Non voglio svelarvi molto altro sulla storia, ma sono stata catapultata fin da subito nelle pagine del libro. Louise Bay mi ha conquistata ancora una volta caratterizzando i suoi protagonisti in maniera impeccabile. Adoro che Alexander sia stato caratterizzato come un uomo stacanovista e inglese in tutto e per tutto, mentre Violet è completamente il suo opposto.
Due mondi che si scontrano e poi trovano un modo per coesistere.
I pov sono alternati e la narrazione è scorrevole.
Mi avvicinai a lei, e chinai il capo. «So che ti piace essere scopata,
Violet, ma normalmente non è così, vero? Di solito non è così bello. E
invece dovrebbe esserlo sempre. E tu vuoi disperatamente che io ti faccia
venire ancora.»
Le sue unghie graffiarono il muro quando chiuse le mani a pugno.
«Disperatamente tanto quanto te» rispose.
Vi consiglio di recuperare questa serie che mi ha scaldato il cuore, con scene anche spicy.
Buona lettura,
Monica.
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