Titolo: Fuori dal ghiaccio
Autrice: RJ. Scott & V. L. Locey
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Sport Romance Young Adult Male To Male
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TRAMA
Il mondo di Soren cambia all’improvviso quando lui e suo fratello minore vengono adottati da una famosa famiglia di giocatori di hockey. Dare un senso alla sua nuova vita è già abbastanza difficile, ma quando viene iscritto a una scuola privata, deve affrontare dei problemi completamente nuovi. Gestire l’amicizia, la famiglia e l’hockey è una cosa, ma essere attratti dal ragazzo che lo tormenta non faceva parte dei suoi piani.
Felix ha una reputazione da difendere. Sembra un ragazzo che ha tutto, ma l’apparenza inganna. Raccontando bugie sulla sua vita perfetta, ha creato un mondo di fantasia a cui persino lui ha iniziato a credere. Non passa molto tempo prima che tutto si sgretoli, che tutte le sue bugie vengano svelate e che solo il suo più grande rivale capisca il suo dolore e gli stia accanto.
Litigare è facile, l’amicizia è difficile, ma l’amore è tutto.
RECENSIONE
Salve readers, oggi cambiamo genere e parliamo di uno Sport Romance Young Adult Male to Male, sapete bene che non è un genere che amo perché l’età dei protagonisti è troppo lontana dalla mia e questo mi rende difficile immergermi nella storia, ma in questo caso ho goduto di ogni riga. Il libro di cui parlo è il primo volume della Chesterford Coyotes Series di RJ Scott e V. L. Locey: Fuori dal ghiaccio, edito per noi dalla Triskell Edizioni che ringrazio per la copia omaggio.
Fuori dal ghiaccio ci porta in un college dove i ragazzi della squadra giovanile di hockey si affrontano e si scontrano come tutti gli adolescenti fanno, ma ce ne sono due che si odiano in modo particolare: Felix e Soren.
Risate fragorose provennero dall’angolo più lontano, dove Felix Maxwell-Sinclair teneva banco. Ah… Quel tipo era un totale idiota ed era l’unica persona della squadra dell’anno precedente che detestavo. Non ero sicuro di come riuscisse a pattinare, con quel testone e quel bastone infilato su per il culo. Voglio dire, certo, era carino, persino sexy, ma, cavolo… quell’aspetto non compensava la sua personalità scadente. Felix era il ragazzo più ricco del campus, aveva due leccapiedi ottusi che lo seguivano ovunque e che ridevano sguaiatamente di qualsiasi cosa dicesse. Visto il modo in cui fissava la nuca del mio amico Tyler, scommetto che aveva detto qualcosa di brutto.
Soren è un ragazzo solare nonostante la vita non sia stata buona con lui, è sicuro di sé e dei suoi gusti sessuali, è bi come uno dei suoi padri adottivi. È un buon studente, e un buon compagno di squadra, ha tanti amici, è gentile con tutti e ha la tendenza a difendere i più deboli dai bulli, in particolare Tyler da Felix e la sua combriccola.
Soren Rowe era un succhiacazzo. La gente mi guardava, parlava di me, giudicandomi, ed era tutta colpa di Soren. Quindi avevo aggredito Tyler: cosa c’entrava con gli altri? Men che meno con Soren, che probabilmente stava raccontando a tutti di come mi aveva spinto a terra e schiacciato la faccia sotto la sua scarpa da ginnastica. Stronzo. Inclinai il mento, ignorai tutti quelli che mi fissavano e parlavano dietro le spalle e decisi che, al secondo giorno di scuola, avevo già sopportato fin troppo. Tyler aveva avuto quello che si meritava, pensando di poterla fare franca parlando con me come se fosse una cosa normale.
Felix, sulla carta ha tutto: una bellissima villa, l’autista che lo accompagna in un auto di lusso, la governante, possibilità economiche illimitate…ma solo sulla carta, in realtà Felix è solo, non ha nessuno accanto per amore o anche solo simpatia, i suoi “amici” gli stanno accanto per convenienza, sua madre vive in un altro stato e a stento si ricorda di lui se non quando deve usarlo contro suo padre che è un uomo troppo debole per contrastarla. La rabbia che Felix sfoga sul ghiaccio ha radici profonde ed è alimentata dalla convinzione di essere non voluto, di non essere amato da nessuno, nemmeno dai suoi genitori.
Come si comprende di essere gay? Apparvero troppe risposte, e io sapevo già cos’ero: dovevo solo inquadrare la mia nuova vita con quella consapevolezza. Ero gay, mi piacevano i ragazzi e, soprattutto, mi piaceva Soren. Aspetta… riaprii il browser e digitai una nuova domanda: Sono gay se mi piace una sola persona? Apparvero tante risposte che trattavano di sessualità, e le lessi attentamente. Ero forse attratto da Soren perché le mie emozioni non erano ben incanalate? Avevo solo voglia di sperimentare? Oppure la storia con Soren era dovuta al fatto che pensavo di odiarlo e invece avevo scoperto che non era un cattivo ragazzo?
Il rapporto tra Soren e Felix è davvero molto burrascoso, ma quando un nuovo prof li obbliga a lavorare insieme ad un progetto le cose cominciano a cambiare, Felix inizia a cambiare, a vedersi per quello che è e a capire che il modo in cui si comporta non è quello giusto. Ci vuole un po’ di tempo e vari scontri, ma alla fine un evento nefasto li fa avvicinare più che mai e mette le cose nella giusta prospettiva per entrambi i nostri protagonisti.
«Ho fatto l’idiota,» ansimò. La bocca del pellicano perse tutte le sue prelibatezze sul pavimento e i fiori caddero di lato, rompendosi i gambi. «Gli ho urlato contro. Gli ho detto che lo odiavo.» Scesero delle lacrime, lungo le sue guance trasandate, bagnando la barba dorata, nonostante i suoi sforzi per tenerle a bada. «Non dicevi sul serio,» dissi, allentando il braccio intorno alle sue spalle. Iniziò a singhiozzare forte. Lo strinsi al mio petto, l’abbraccio laterale era imbarazzante, ma sufficiente perché potesse almeno appoggiare il viso sulla mia spalla. Qualcuno passò davanti alla porta aperta, con le scarpe dalla suola di gomma che stridevano sul pavimento di piastrelle appena lavato. «Avrebbe potuto morire e quelle sarebbero state le mie ultime parole rivolte a lui. Quanto sarebbe stato orribile?» disse, sussultando.
Fuori dal ghiaccio è un racconto dolce amaro che mischia i dubbi e le inquietudini adolescenziali coi primi batticuori, coi primi baci e desideri, con la voglia di andare oltre, di essere tutt’uno con l’altro, col bisogno di fare ammenda e ricominciare. Insomma, pur non amando gli Young Adult, questo libro mi ha regalato un paio d’ore davvero piacevoli, le autrici hanno saputo rendere onore alla tematica della storia, rendendo la lettura scorrevole e interessante. Il doppio pov alternato ha fatto il resto consentendomi di godere di ogni pensiero, di ogni tormento, di ogni fantasia di due adorabili quasi sedicenni. Non mi resta che consigliarvi di leggerlo e aspettare con voi un nuovo volume di questa serie. Buona lettura, Jenny.
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