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Recensione: Non puoi baciare la tata, Brad Banks - Piper Rayne

Titolo: Non puoi baciare la tata, Brad Banks 

Autrice: Piper Rayne 

Casa Editrice: Triskell Edizioni

Genere: Sport romance

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TRAMA

Brady Banks.

 

Il miglior ricevitore dei Kingsmen.

 

Ricco sfondato.

 

Sexy da morire.

 

Uno stallone a letto.

 

 

 

Come faccio a conoscere l’ultimo aspetto? Forse perché sei mesi fa ho avuto un’avventura di una notte con lui mentre cercavo di riprendermi dalla dolorosa fine della mia storia d’amore.

 

Anche se ho chiuso con lui, non l’ho dimenticato. E poi ho scoperto che è il padre single del bambino di cui mi occuperò come tata.

 

È praticamente impossibile ignorare la mia attrazione per lui ora che viviamo sotto lo stesso tetto, ma non ho scelta.

 

Innanzitutto, questo lavoro è ben pagato e ho bisogno di denaro per trovare una casa tutta mia e lasciare la stanza degli ospiti dei miei genitori.

 

In secondo luogo, è un personaggio pubblico e non posso farmi coinvolgere in uno scandalo. Non voglio deludere di nuovo i miei genitori.

 

Terzo, uomini come Brady sono fatti per infrangere cuori. Sono riuscita a malapena a rimettere insieme i cocci del mio, dopo il fallimento del mio fidanzamento. E Brady provocherebbe un danno irreparabile se gliene concedessi la possibilità.

RECENSIONE

Ciao a tutti, oggi vorrei parlarvi del secondo volume Kingsmen Football Stars di Piper Rayne ovvero: Non puoi baciare la tata, Brady Banks.

Avevo già letto il primo volume della serie e avevo ipotizzato che il protagonista del secondo volume fosse Brady e appena ne ho avuto conferma ne sono stata felice.

Protagonisti di questo libro sono, appunto, Brady e Violet.

Brady Banks è il ricevitore dei Kingsmen ed è un papà single.

Condivide l’affido di suo figlio di sei anni con la mamma, ma i due seppure abbiano provato a stare insieme si sono accorti di essere più felici separati.

Brady essendo un papà single, di tanto in tanto ha qualche avventura ma tutte rigorosamente lontane da casa.

 

Ed è proprio durante una di queste avventure che conosce Violet.

I due passano la notte insieme e la mattina dopo per la prima volta lui sarebbe tentato di rivederla, ma lei mette ben in chiaro che non è necessario.

 

 

 

 

.«Non prenderla sul personale.>>

Afferra la maniglia e la gira.

<<Aspetta!>>

Getta un’occhiata da sopra la spalla.

<<Almeno dimmi come ti chiami. >>>

Ieri sera aveva precisato che preferiva mantenere l’anonimato. E io non avevo certo bisogno di presentarmi. E se per caso non mi avesse riconosciuto, c’erano parecchie persone intorno che mi hanno chiamato per nome. Ma nonostante abbia tentato in ogni modo, non c’è stato verso di persuaderla. Sul momento, non mi è importato. Avrei usato un soprannome quando fossi stato tra le sue gambe – tesoro, bambola, piccola – non mi importava. Ma adesso come diavolo faccio a rintracciarla

se non ho un nome?

<<Te l’ho detto ieri sera. Niente nomi.»

E con queste parole chiude l’argomento, uscendo dalla camera d’albergo senza voltarsi indietro.

Rimango sulla porta per qualche istante, convinto che cambierà idea. E anche dopo averla chiusa, immagino che busserà. Ma non succede.

 

 

Violet è reduce da un lungo fidanzamento finito male e decide che per voltare pagina e ricominciare ha bisogno di un’avventura.

Incontra il tipo giusto e passa una notte indimenticabile, ma quando lui chiede di più se la dà a gambe.

 

Passano sei mesi e nessuno dei due è riuscito a dimenticare quella notte.

La mamma di Theo è chiamata a trasferirsi per lavoro per qualche mese e quindi Theo ha bisogno di una tata per il tempo in cui lei non ci sarà.

Essendo un uomo di alto profilo assumono una tata tramite un’agenzia super riservata.  Solo dopo l’assunzione e la firma di un patto di riservatezza la tata verrà a conoscenza dell’identità dei suoi nuovi datori di lavoro.

La mamma di Theo quindi si occupa di tutto e la prescelta è proprio Violet.

 

 

 

 

 

<<D’accordo. Ci penserò io. Ma poi non venire a lamentarti se la signora Doubtfire si presenta alla tua porta.»

Ridacchio. <<Hai la mia parola. Ma potremmo sceglierne una che almeno sia carina?»

Lascia ricadere la testa sullo schienale del divano. «Non potrai andare a letto con

la tata, Brady.» Apre un occhio e mi fulmina.

<<Rilassati. Andrà tutto bene. Vedrai. Tornerai e tutto sarà come prima.»

Emette un enorme sospiro. «<Lo spero proprio.>>

Vivrò sotto lo stesso tetto con una bambinaia, nella speranza che capisca che è di Theo che si deve occupare, non di me.

 

 

Durante il primo incontro i due si riconoscono subito ma la partenza della mamma è troppo vicina per mandare tutto all’aria e ricominciare la ricerca.

 

Decidono quindi di fare finta di non conoscersi e soprattutto fanno finta che quella notte non sia mai avvenuta.

 

 

<<Comunque, visto che saremo coinquilini per il prossimo futuro, ho pensato che fosse giusto chiarire le cose. Togliere di mezzo l’imbarazzo. La lontananza di Hannah sarà dura per Theo, e non desidero che si aggiunga anche il disagio tra te e me.»

Esalo un sospiro di sollievo. Immagino che significhi che non sarò licenziata. È già una cosa buona. Ho bisogno del denaro che questo lavoro mi procurerà. «Be’… siamo adulti. Sono sicura che riusciremo a mettere da parte… ciò che abbiamo fatto.>>

Le mie guance si infiammano sotto lo sguardo di Brady. All’improvviso, mi domando se anche lui fantastichi di affondare dentro di me, incollandomi contro una parete. Da come si schiarisce la gola e cambia posizione sulla sedia, direi di sì.

<<Esatto, siamo adulti. E abbiamo fatto una cosa da adulti, ma questo non deve renderlo strano.»>

Dio, questa situazione è tremendamente imbarazzante. Soprattutto perché lui evita palesemente di pronunciare la parola sesso.

<<Giusto, non è strano.» Gli rivolgo il sorriso più naturale che riesco ad accennare.

<<Siamo d’accordo, allora? Non ne parleremo ad Hannah, né a Theo ovviamente, e continueremo come se quello che è accaduto tra noi sei mesi fa non fosse mai avvenuto.>>

 

I due ci provano con tutte le forze a restare solo coinquilini, ci riusciranno?

Cosa accadrà quando Violet conoscerà i genitori di lui? Theo si affezionerà a lei?

I due riusciranno a mantenere le distanze o troveranno modi alternativi per respingere la loro attrazione? Si lasceranno travolgere?

Cosa accadrà quando rientrerà la mamma di Theo?

Ho letto questo libro con voracità, è un libro tranquillo senza troppi colpi di scena ma che regala serenità e un sorriso sulle labbra in parecchie occasioni.

L’autrice, anzi le autrici (perché ho scoperto che si tratta di un duo e non una singola autrice) sanno rendere divertenti e maliziose varie scene.

Il doppio pov ci fa conoscere i personaggi al massimo, entrambi sono stati ben caratterizzati e resi quasi veri con i loro comportamenti.

Non mi resta che aspettare il terzo libro della serie e se ancora non avete letto il primo correte a leggerlo, questa serie è proprio da leggere nelle serate piovose.

Buona lettura

Terry.

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