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Recensione: Una ragazza francese a New York - Anna Adams

Titolo: Una ragazza francese a New York

Autrice: Anna Adams 

Casa Editrice: Newton Compton Editori

Genere: Contemporary romance

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TRAMA

Maude Laurent vive a Carvin, un paesino nel Nord della Francia, nel dipartimento del Pas de Calais. Sogna di diventare una star dell’opera, sa che il suo sogno richiederà molti sacrifici, soprattutto se si ritrova una famiglia adottiva che la tratta come Cenerentola, una sguattera a loro completo servizio, e non vede in lei nessun talento. Purtroppo è anche consapevole che per riuscirci Carvin non è il posto adatto. Ciò che non sa è che il destino ha deciso di aiutarla. Durante una brevissima gita scolastica a Parigi, Maude cede alla tentazione di sedersi al piano di un caffè parigino ed esibirsi in una cover di un hit del momento. Il destino vuole che Chad, influencer da cinque milioni di follower, si trovi lì in quel momento e decida di farle un video, che il giorno dopo diventa virale con ben trenta milioni di visualizzazioni! Da quel momento cambia tutto. Maude si ritrova a New York, in una casa discografica, la Soulville Records di Terence Baldwin: ha sei mesi per lavorare a tre singoli. Se avranno successo e dimostrerà di maturare e crescere artisticamente, la collaborazione continuerà. Altrimenti dovrà far ritorno a Carvin. Ma c’è un ma. Maude non sarà sola, dovrà lavorare con Matt Durand, anche lui di origini francesi ma ormai radicalizzato a New York. Matt è cantante, compositore e autore di successo di musica pop. Le sue canzoni diventano delle hit in pochissimo tempo, ma da due anni si è preso una pausa dalla sua carriera e dai social, a quanto pare per motivi personali. Maude e Matt dovranno lavorare insieme e fondere le loro conoscenze: Maude avrà il compito di infondere il suo gusto classico alle composizioni pop di Matt, mentre Matt dovrà insegnare a Maude a essere più vera e sentimentale nei suoi testi, per un risultato sorprendente e fantastico. Inutile dire che tra i due sono subite scintille, e non d’amore. Nonostante le numerose distrazioni della Grande Mela, riusciranno a deporre l’ascia di guerra e a far decollare la carriera di Maude? Maude saprà sfruttare l’occasione di essere a New York per far luce sull’identità dei suoi veri genitori? Qual è il vero motivo per cui Matt ha deciso di restare nell’ombra per qualche tempo? Quel che è certo è che saranno sei mesi intensi e imprevedibili.

RECENSIONE

Bentornati book lovers!

Ma che bella combine di città per sognare! Parigi, dove tutto ha inizio, e New York, dove tutto si sviluppa e…. finisce? O si tornerà in Francia??? Questo lo scoprirete solo leggendo Una ragazza francese a New York, scritto da Anna Adams ed edito da New Compton Editori.

Premetto dicendo che questo libro mi è piaciuto solo in parte, e non per colpa sua. E’ un libro giovane, che parla di amori adolescenziali visti e raccontati con gli occhi dei sedici anni di Maude e dei diciotto anni di Matt. Per questo a volte i dialoghi risultano un pò banali, le situazioni scontate e prevedibili, dove tanto sai gia’ esattamente quello che succederà. In certi momenti mi è sembrato di essere in un episodio di Gossip Girl (rigorosamente il primo Gossip Girl), con la scuola di New York dove sono tutti ricchi, belli e famosi, dove dispetti, ripicche e rivalità, così come amori che nascono e finiscono nel giro di una manciata di puntate sono all’ordine del giorno. Proprio per i motivi di cui sopra ho trovato la lettura un pò superficiale, non noiosa, ma appunto troppo prevedibile, senza grossi colpi di scena (fatta eccezione per il finale!). Detto ciò, il libro parla di sogni e d’amore, da quello smodato di Maude per la musica e per il pianoforte:

“«Per me un pianoforte è come un amico», spiegò lei lentamente, scegliendo con cura le parole. «Siamo in sintonia. Non mi tradisce mai, né si prende gioco di me».”

Ma anche quello più puro e sincero dei giovani adolescenti protagonisti della storia; e quello di una famiglia (del proprietario della casa discografica) che non ci pensa due volte ad accogliere Maude come fosse sempre stata una di loro. Il tutto narrato in modo molto semplice, lineare, veloce, immediato.

Il pov è in terza persona neutrale e, come già detto, la narrazione è scorrevolissima, senza mai perdersi in troppe divagazioni. Il linguaggio è semplice e mai volgare (cosa strana visto che si parla di giovani, qualche intercalare scurrile si poteva prevedere, ma per fortuna siamo stati esentati). Il tempo del racconto è più che mai quello di oggi, dove i social media la fanno da padrone, soprattutto quelli musicali e quelli dove bisogna postare senza un domani per essere top (già ribattezzati Musicfy e PixeLight).

Non ci sono molte descrizioni dei luoghi, direi il minimo indispensabile per permetterci di visualizzare la scena. I personaggi sono molteplici, ed elencarli tutti sarebbe difficile. Ci sono Maude e Matt, in perenne incontro-scontro:

“Matt tese la mano, aspettando che lei gliela stringesse. Maude rimase un istante a fissarlo, turbata dal grigio intenso dei suoi occhi, poi allungo’ la sua. Quando si toccarono, senti’ il battito accelerare e una scossa le attraverso’ il corpo. Negli occhi di Matt lesse una certa confusione e un pizzico di interesse. Ritrasse velocemente la mano, vergognandosi di non essere apparsa del tutto indifferente al suo fascino.”

Ne Una ragazza francese a New York, Maude è una ragazza che ha sofferto per aver vissuto senza il calore affettivo di una vera famiglia , ma non si scoraggia ed è testarda nel voler realizzare i suoi sogni: la musica e forse, più di tutto, trovare le sue radici: 

“«I Baldwin non lo sanno, ma il motivo principale per cui sono venuta a New York è che volevo trovare informazioni su mio padre. Ho scoperto che ha vissuto qui, ma non so nulla di lui, tranne che si chiamava Aaron Laurent. Non ho idea di dove cercarlo. Ho cosi tante domande! Sento che se imparassi tutto il possibile sulla cultura nigeriana e su New York potrei capire chi era».”

Matt è solo all’apparenza presuntuoso e schivo; in realtà ha un segreto, quello per cui ha deciso di prendersi una pausa. Sarà stata una delusione d’amore? O la fama stava diventando troppo pressante? Maude non ha lontanamente idea del motivo che l’abbia spinto a farlo e quando lo scoprirà rimarrà di stucco, ma anche un pò sollevata e scoprirà di avere in comune molto più di quello che pensava:

“Matt aveva amato e pianto, mentre lei non aveva mai conosciuto le persone per cui piangeva. Due tragedie.”

 

Anche famiglia Baldwin rappresenta un tassello fondamentale nella storia. E’ Terence a voler scommettere su Maude e a vedere in lei un potenziale. E tutta la sua grande famiglia, con il loro grande cuore, la aiuta e la sostiene nel coronamento del sogno, incluso quello di trovare informazioni sui veri genitori.

Una ragazza francese a New York è una lettura forse un pò troppo teen per i miei gusti, ma molto dolce e spensierata, che non fa mai male anche per chi tenn non lo è più da qualche anno.

Buona lettura, Arianna.

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