Recensione: Mad love. Quando l’amore salva – Hannah McBride

Ciao a tutti amanti della lettura, e’ arrivato per Triskell il terzo ed ultimo libro della seria Mad world di Hannah McBride dal titolo Mad Love.

Una serie imperdibile che purtroppo giunge al termine ma lo fa nel migliore dei modi.

Parto con il dire che mi sono innamorata di questa trilogia, un libro più bello dell’altro. Hannah McBride si e’ rivelata una scrittrice impeccabile, sia nell’uso delle parole e sintassi che nel saperci trasmettere i sentimenti dei protagonisti con estrema facilità.

Una serie a mio avviso imperdibile.

Ogni libro è ricco di avvenimenti e sensazioni contrastanti, un ritmo incalzante adrenalinico grazie a mille colpi di scena, incidenti, momenti di  pericolo e suspence estremi, così come tanti altri di pathos, amore, amicizia, fratellanza.

È davvero ricco di emozioni continue che non ci permettono di staccarci dalla lettura del romanzo.

Mad Love parte esattamente dal momento in cui si conclude Mad as Hell.

Non c’è calma fino alla fine per nessun personaggio che già conosciamo dai precedenti libri, tantomeno per Maddie .

Finalmente l’amore vero , intenso e insormontabile sboccia tra i due sposini Maddie e Ryan anche se si trovano più spesso separati dai pericolosi avvenimenti.

Anche l’amore familiare per il nonno di Ryan e la sorellina avranno il loro grande ruolo nella storia di questo terzo capitolo finale, così come l’amicizia e la lealtà del gruppo di amici-soci di Ryan e di Bex l’amica fedele di Maddie. 

Anche l’ambientazione di quest’ultimo libro è in continuo cambiamento: Wyoming dove si trova il manicomio in cui viene rinchiusa Maddie, Las Vegas, dove finalmente apriremo “il vaso di Pandora”, Montana, Brookfield nella già conosciuta tenuta del nonno, e Los Angeles California tra le varie abitazioni dei protagonisti e la PC university .

In questo ultimo capitolo torna presente la gemella odiata Madelaine, anche se effettivamente morta in Grecia, ma i suoi video la faranno vedere sotto un’altra veste e ci sveleranno tanti segreti.

Anche la madre naturale di Maddie e Madelaine, mai stata presente nelle loro vite, avrà un ruolo importante nelle vicissitudini di Maddie. La mancanza di una madre sarà infatti un tema ricorrente.

Abbiamo conosciuto tanti personaggi e dato l’incipit ad altre storie che meriterebbero un loro romanzo a parte… chissà che Hannah McBride non ci riservi sorprese in merito?

Insomma decine di avvenimenti in miriadi di luoghi, altrettanti colpi di scena e una battaglia di sentimenti e sensazioni infinite.

Cosa chiedere di meglio da un romanzo? Direi che è perfetto , oltre le aspettative che erano già alte !

Ci saranno molte scene crude o crudeli, di questo ci avverte la scrittrice sin dall’inizio, quindi è un romanzo dalle sfumature  dark, forse non per tutti.

Scritto al passato dal POV alternato tra Maddie e Ryan, in un arco temporale breve di pochi mesi .

Dialoghi e uso di termini assolutamente in linea coi personaggi e le vicende narrate , in una scrittura fluida , veloce e semplice , ma studiata e ricercata al tempo stesso.

Vi allego alcuni estratti e vi auguro buona lettura, grazie Orny T.

“Avevo una moglie da trovare, una sorella da proteggere, due aziende da gestire… e un suocero da uccidere.”

“«Bene, Maddie,» disse Joss con un sorriso luminoso e un po’ ferino. «Benvenuta all’inferno.»”

“Potevo sedermi e cadere a pezzi, oppure potevo raccogliere tutti i pezzi rotti e forgiarli in qualcosa di più forte. Qualcosa che nessuno avrebbe potuto portarmi via. «È più facile se fai quello che dice lui,» disse Evan. «Ho cercato di dirtelo. A tutte e due.» Mi girai lentamente per guardarlo. «Hai ucciso Madelaine.» Non fece una piega. «Sì.» «Hai appiccato il fuoco.» Annuì. «Sì. Dopo averla uccisa.»”

“«Ehi, Madison,» esordì con un piccolo sorriso che vacillava ai bordi. «Dio, sembra così patetico anche solo da dire, ma ci siamo. Se stai vedendo questo, allora le cose non sono andate come volevo. E mi dispiace tantissimo per questo.» Il mio cuore si contorse mentre mi sedevo sul bordo della poltrona a guardare la mia gemella. «Ma,» ribatté lei con una risata nervosa, «se sei qui, allora sei intelligente da morire. Forse anche più intelligente di me, soprattutto perché probabilmente hai messo insieme questa roba con le briciole. Ma non basta, sorellona. Devi essere ancora migliore.» Fece un respiro tremante e lo sguardo le cadde in grembo. «Credo che dovrei cominciare dall’inizio, giusto? Ti ho lasciato in un casino assoluto e meriti di sapere tutto. Tutto. Ogni fottuto dettaglio. Anche quelli che vorrei dimenticare, e credimi, ci ho provato.»”