Titolo: Tra giganti e valchirie
Autrice: Giorgio Albertini
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Saggistica
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TRAMA
Dai Nibelunghi agli dèi del Valhalla.
Dal grande nord, una galleria di magiche storie e di eroi leggendari.
Nelle fredde terre del Nord Europa, dove i boschi sono luoghi sacri e le creature magiche danzano tra le ombre, si intrecciano le storie dei terribili giganti, degli elfi immortali, delle valchirie e degli dèi del Valhalla a cui esse conducono i guerrieri caduti. Questo libro ripercorre i culti e i personaggi fondamentali della mitologia germanica e di quella norrena, tra coraggiosi eroi, draghi ed eserciti di giganti che si preparano per la fine del mondo. Una lettura fondamentale per chiunque desideri approfondire le storie avvincenti degli dèi e degli eroi protagonisti delle saghe e delle serie tv più amate. Dai Nibelunghi agli dèi del Valhalla. Dal grande nord, una galleria di magiche storie e di eroi leggendari.
RECENSIONE
Hello everyone, oggi vorrei parlarvi di un altro libo di saggistica, stavolta però riguarda un argomento in cui io non sono particolarmente esperta: la mitologia norrena. Ho sempre sentito i nomi dei più famosi eroi e dèi della mitologia nordica grazie agli scritti e ai film della Marvel, dove le personalità di spicco sono Odino, Loki e Thor, con il suo martello Mjöllnir, ma non ho mai approfondito niente sul loro conto e mi sono interessata al modo simile con cui gli antichi popoli norreni davano un senso alle cose, proprio come facevano greci e romani in passato.
“La ricerca della divinità, del trascendente, del metafisico se preferite, è tale tra gli uomini dall’inizio della loro storia da aver preso infinite strade, molteplici vie e sfumature. Tutte valide, tutte vere, tutte illegittime, tutte false.”
Tra giganti e le valchirie di Giorgio Albertini esplora in maniera precisa e molto chiara la storia di una delle mitologie più antiche mai esistite. Servendosi di un linguaggio di alto registro e molto chiaro espone le origini, la storia e la fine, il Ragnarök, di cui si sapeva l’esistenza fin dai tempi della nascita del pantheon norreno. La lettura devo ammettere non è molto scorrevole ma non perché il libro sia scritto male, la ragione è data dai nomi difficili da pronunciare e complicati da leggere, cosa normale vista la lingua completamente diversa dalla nostra; oltre a questo piccolo intoppo ho trovato la lettura molto piacevole e interessante.
“Un dio rispettato, venerato, temuto e pregato diventa, una volta che perde queste caratteristiche, un mito, il personaggio di un racconto; qualcosa di lontano ma che ancora vive di una forza antica, un richiamo ancestrale.”
Essendo uno scritto di saggistica non posso esprimere il mio parare sulla caratterizzazione dei personaggi in quanto, non è stata data dall’autore, bensì è ripresa da scritti antichi e saggi di persone che lavorano nel campo storico; si può dire però che il loro carattere riflettesse quello del popolo che li venerava: si può leggere infatti che molte delle divinità presenti nella mitologia norrena fossero in qualche modo legate alla sfera della guerra. Molti di loro erano guerrieri e, come tali, proteggevano chi andava in guerra e, come succedeva nel pantheon greco, si occupavano di diverse sfere della battaglia: la sfera dell’intelligenza in campo, quella della pura brutalità, l’astuzia etc, etc. Non erano solo guerrieri però, c’era la dea dell’amore, quella della maternità e del matrimonio, era molto conosciuto persino il dio del caos, che riportava equilibrio tra il bene e il male.
“le sue azioni costringono gli umanissimi dèi ad affrontare le proprie vulnerabilità e difetti, evidenziando l’interconnessione di tutte le cose e la natura ciclica dell’esistenza.”
In generale il libro mi è piaciuto molto e mi ha insegnato tanti aneddoti di un argomento che non conoscevo molto bene e che mi ha fatto piacere approfondire e imparare. Sicuramente continuo a preferire il mio adorato pantheon greco, ma quello norreno non è sicuramente da sottovalutare, specie per quanto riguarda l’importanza che riveste tutt’ora negli scritti moderni e nel cinema odierno. Detto questo spero di avervi fatto venire voglia di leggere questo libro, vi auguro una buona lettura, Ash.
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