
Titolo: Legally yours
Autrice: Nicole French
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Genere: Contemporary Romance
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TRAMA
Skylar Ellen Crosby è una tipica rossa: appassionata, senza peli sulla lingua e con un caratterino difficile da gestire. Alla fine del suo terzo anno di legge ad Harvard, tutto ciò che vuole è capire i suoi prossimi passi; quelli che si spera includeranno un lavoro, un appartamento e abbastanza soldi per aiutare il padre a smettere di mettersi nei guai. Per questo non ha spazio nella sua vita per il romanticismo, specialmente per quello che potrebbe spezzarle il cuore. Ma in una notte buia e nevosa, quando è bloccata nel salotto del noto CEO della Sterling Ventures e uno dei migliori avvocati di Boston, tutti quei confini che si era autoimposta stanno per essere abbattuti.
RECENSIONE
Ciao a tutti amanti della lettura vi parlerò del primo romanzo della serie Spitfire.
Una storia romantica e realistica benché il trope principale sia il classico colpo di fulmine tra la ragazza proletaria e il super ricco Ceo/avvocato bellissimo e inarrivabile!
L’intero romanzo gira intorno al rapporto tira e molla tra Skylar e Brandon.
Lui è uno dei più ricchi avvocati di Boston, ma anche Ceo dell’azienda Sterling,
Lei sta facendo lo stage nell’azienda prima della laurea ad Harvard.
Tra i due ci sono ben undici anni di differenza.
Il loro incontro non sarà sul luogo di lavoro bensì a casa del “capo”, ad insaputa di entrambi ed in modo del tutto casuale ed improvviso, ma sarà un vero colpo di fulmine tra la “rossa” e l’adone biondo.
Le vicissitudini della vita di Skylar la cui famiglia vive a New York ma anche quelle di Brandon e del suo passato, faranno sì che i due si avvicinino ed imparino ad amarsi, ma saranno anche causa delle loro continue separazioni. Scopriremo un intrigo inaspettato, colpi di scena e rivelazioni che non faranno altro che conquistarci per poi lasciarci al termine con grandi aspettative e curiosità, in attesa del secondo capitolo.
Il libro è ambientato per la maggior parte a Boston anche se a volte viene citata anche New York, dove è cresciuta Skylar col padre single e la nonna, in un arco temporale di qualche mese,durante il quale Skylar finirà gli studi ad Harvard.
Scritto al passato dall’unico POV della protagonista femminile.
Mi piace che sia scritto solamente dal POV di Skylar, molto spesso sono alternati tra i protagonisti, ma nonostante preferisca l’alternato qui ho apprezzato molto l’unica prospettiva femminile. Mi ha permesso di capire le sue scelte , spesso difficili e combattute .
Mi ha conquistato Skylar col suo carattere forte, leale, sicura di sé. Una studentessa rigorosa, in gamba che grazie alle sue capacità riuscirà ad avere un ottimo stato sociale e lavorativo, al contrario di suo padre, semplice netturbino con problemi di gioco d’azzardo e scommesse. La madre l’ha praticamente abbandonata per vivere una vita parallela a Parigi.
Determinata a non perdere tempo in storielle di poco conto, si ritrova invece catapultata in una storia d’amore intensa e precipitosa. Più volte cerca di non soccombere alla passione per paura di sembrare un’arrampicatrice sociale vista la loro differenza di ceto sociale e di età.
Brandon infatti nonostante il primo incontro dolce, premuroso e romantico, si rivela poi quasi freddo, scostante e calcolatore, vuole solo avere un rapporto di scambio passionale programmato in cui lei riceverà un sacco di benefici, ma che la fa sembrare effettivamente una donna comprata. Ovviamente accadrà qualcosa e si rimetterà tutto in gioco. Conosceremo la vera storia di Brandon e il suo passato, e le ragioni del suo comportamento.
Ci saranno incontri / scontri anche con altri personaggi “sinistri” che metteranno a dura prova soprattutto Skylar. Intrecci di vite e situazioni che preparano il terreno per i futuri due romanzi a seguire. La storia rimane aperta nel finale, lasciandoci con un sacco di domande.
Non vedo l’ora di leggere il sequel!
Un romanzo molto bello, ricco di sentimenti in cui si alternano amore, passione, ma anche rabbia, paura e pericolo, suspense e incomprensioni a volte difficili da accettare dal nostro punto di vista esterno .
Ho apprezzato molto la capacità di scrittura di Nicole French, che non conoscevo, molto fluida e mai noiosa o ripetitiva, una scelta linguistica di parole eccellente sia nei discorsi diretti che nella narrazione, assolutamente attinente ai personaggi e alla storia, ma soprattutto efficace a tenerci incollati alla lettura e a conquistarci pagina dopo pagina. Una bella scoperta per me!
Devo dire che i testi che propone la casa editrice Triskell non deludono mai! Non mi resta che augurarvi buona lettura come sempre e allegarvi alcuni passaggi meritevoli. Grazie Orny T.
“«Non so cosa ci sia in te, Rossa,» disse, con la voce che fendeva l’aria della notte. «Forse è la tua serietà. Forse sono i tuoi capelli. Forse è come canti, o forse è il modo in cui non accetti le mie stronzate. Ma quando sono vicino a te… è come se non ci fosse più Brandon Sterling, amministratore delegato. Ci sono solo io. E ci sei solo tu. Mi sbaglio?» Aprii la bocca e la richiusi. Non aveva torto, ma non riuscivo a trovare le parole per dirlo. «Credo che ci sia qualcosa qui,» continuò burbero. «Qualcosa per cui… per cui credo di dover trovare il tempo.» Fece una pausa. «Sono pazzo? Devi dirmelo.» «Forse un po’,» dissi, senza scherzare. I suoi occhi cercarono i miei mentre si avvicinava di un passo. «Ma… lo senti anche tu?»”
“Non si trattava più solo di un flirt divertente con il mio ex capo; con il suo tocco abile, l’equilibrio del potere era stato completamente stravolto. Ero appena stata scossa nel profondo, completamente e in modo irrecuperabile. Ma uomini come Brandon Sterling potevano avere chiunque volessero. Non c’era assolutamente alcun motivo per cui lui rimanesse nei paraggi quando le cose si sarebbero inevitabilmente fatte difficili. Se quella storia fosse finita, anzi, quando sarebbe finita, come avrei potuto essere felice con qualcun altro sapendo che lui era ancora lì fuori? Quello non andava bene.”
“Lui si alzò di scatto dalla poltrona e si diresse verso di me come il grosso felino a cui a volte assomigliava così tanto. Con la sua folta aureola di capelli dorati, la barba bionda e l’espressione feroce, era l’immagine sputata di un leone nel fiore degli anni. Combattei l’impulso di rannicchiarmi quando si avvicinò abbastanza da appoggiare le mani sulla parte superiore del pianoforte, ingabbiandomi tra le sue braccia. «Allora cosa ti colpisce, Skylar?» chiese, con voce bassa e così silenziosa che dovetti sforzarmi per sentirlo. «La maggior parte delle persone farebbe carte false per entrare in casa mia. Tu sei praticamente uscita di corsa. Chiunque avrebbe colto al volo l’occasione di essere trascinata a Parigi, ma tu mi hai dato uno schiaffo in faccia. Ogni ragazza aprirebbe una scatola di Tiffany con l’entusiasmo di un bambino a Natale. Ma tu non l’hai neanche toccata. Allora, cosa devo fare? Come faccio a entrare qui?»”
“Rimanemmo lì per almeno cinque secondi in completo silenzio, con gli occhi azzurri che si incontravano con quelli verdi, la testa bionda e lucente che si inclinava al rosso fiammeggiante. Sembrava così vulnerabile, questo uomo d’affari esperto, l’avvocato più spietato di Boston, questo grande capitalista di rischio, spaventato come un bambino. I suoi occhi erano disperati, cercavano sul mio viso la conferma che non stava impazzendo.”
“«Mi fai credere che posso avere quello che hanno Ray e Susan. Mi fai credere che posso avere l’amore, Skylar, il vero amore. E, per la prima volta nella mia vita, voglio lottare per averlo.»
“«Non puoi parlarmi in questo modo. Come se avermi fosse un diritto che ti spetta, stronzo viziato ed egoista!» «Non è un diritto, piccola, è un bisogno. Ho bisogno di te come ho bisogno dell’aria per respirare, quindi combatto per te! Per noi!»”
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