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Recensione: La mia piccola tempesta - Bea Hawks

Titolo: La mia piccola tempesta 

Autrice: Bea Hawks

Genere: New adult/hate to love

Autoconclusivo 

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TRAMA

Gabi ha sviluppato una personalità auto-sabotante, vivendo allo sbando tra un’esperienza estrema e l’altra, con la speranza che qualcuno si accorga di lei. Nate, il suo nuovo fratellastro, un affascinante giovane uomo di successo e, allo stesso tempo, un surfista dannatamente sexy, sembra essere una gigantesca spina

nel fianco per i suoi divertimenti folli. Ogni weekend Nate raggiunge la sua nuova famiglia negli Hamptons per stare con sua madre, fare surf e controllare che la sua nuova sorellastra non si metta nei guai. In un susseguirsi di litigi, provocazioni e un triangolo davvero piccante, Gabi scoprirà presto che dietro tutto l’astio di Nate, si nascondono sentimenti davvero profondi, oltre a una travolgente passione e a un commovente istinto di protezione. Ma a Gabi i sentimenti fanno paura. Non è abituata all’amore in nessuna delle sue forme. Continuerà a vivere la sua vita superficiale o avrà il coraggio di fidarsi dell’unica persona che sembra conoscerla davvero nel profondo?

RECENSIONE

Ciao a tutti amanti della lettura oggi vi parlo di un romanzo molto carino che all’inizio mi sembrava un po’ frivolo , poi invece dopo poco mi ha catturata diventando non solo intrigante come trama ma molto più intenso e maturo.

I protagonisti di “La Mia piccola tempesta” che Bea Hawks ci presenta sono Nate e Gabi, nonché Nathan e Gabrielle.

La loro storia ci viene raccontata dal POV alternato di entrambi con un inizio al passato tramite un flashback di cinque anni, per poi proseguire al presente  nell’arco di qualche mese e finire con un flashforward di sei anni.

Scritto impeccabilmente al tempo imperfetto, ambientato tra Manhattan e gli Hamptons.

Tratta tematiche importanti e sensibili come l’anoressia e la depressione.

I due protagonisti , Nate e Gabi, sono fratellastri poiché i loro relativi genitori si sono sposati in seconde nozze, ma non si sopportano… almeno inizialmente!

Gabi e’ una ragazza dallo spirito libero, a cui piace far festa e anche esagerare con alchool, droghe e sesso occasionale. Non ne va fiera, ma e’ il suo modo per sentirsi viva e anche cercare l’attenzione del padre, unico genitore che non si interessa a lei se non per pagarne le spese.

Nate invece ha vissuto una vicenda scioccante cinque anni prima che gli ha permesso di cambiare stile di vita, non esagera mai col bere né con ragazzate pericolose. Dopo quell’avvenimento si mette sempre alla ricerca della sorellastra per sorvegliarla da lontano e prevenire guai.

Ben presto la loro convivenza li porta a incontri ravvicinati scottanti, entrambi infatti non si sentono minimamente come fratelli. Questo sara’ l’incipit per un bell’intrigo focoso e romantico.

Ci saranno molti tira e molla, battibecchi e scontri.

Gabi non riesce a fidarsi di nessuno in quanto si e’ sempre sentita sola e abbandonata. La madre la lasciò col padre per rifarsi una vita senza di loro. Non le sembra possibile che qualcuno la possa amare, e’ sempre stato solo sesso per una notte per lei con chiunque e non ha relazioni vere con nessuno, forse solo con un’amica un po’ particolare. Ecco perché non riesce a fidarsi di Nate, ad accettare le sue attenzioni e il suo amore. Lui invece e’ l’unico che l’ha davvero compresa, che ne vede la vera essenza e le grandi qualita’, l’unico che si preoccupa e si da’ da fare per aiutarla e difenderla, l’unico ad amarla nel vero senso della parola.

Gabi soffre di attacchi d’ansia, incubi notturni e finira’ per soffrire anche di anoressia e depressione.

Riuscira’ a farsi amare e perdonare da Nate? O rovinera’ tutto per questa sua paura di lasciarsi amare ?

 

Il personaggio di Nate mi e’ piaciuto molto: maturo, consapevole e amorevole, sempre attento ai bisogni di Gabi, pronto a sorreggerla nei momenti bui e ad amarla nonostante il suo carattere tempestoso. Da qui il titolo del libro, soprannominato Point Break sia per il suo aspetto fisico che per l’abilita’ nel surf.

Gabrielle invece maturera’ solo dopo alcuni avvenimenti dolorosi. All’inizio infatti non mi piaceva per nulla a causa  delle sue azioni sconsiderate e del suo stile di vita. Nascondeva però una bellissima persona dalle qualita’ d’oro e la vedremo poi nella sua vera veste, quella di cui si innamora Nate.

Personaggi corali pochi, più che altro i genitori e l’amica di Gabi.

 

E’ un romanzo veloce, sia per come e’ stato scritto, si legge davvero in un batter d’occhio ma soprattutto Bea Hawks non si dilunga in descrizioni o situazioni inutili. Una qualita’ che adoro nei romanzi che leggo!

 

Vi allego qualche tratto e vi auguro buona lettura come sempre, Grazie Orny T.

 

“Ero riuscito a salvarla. Mi sfuggì un sorriso sospirato, pieno di un retrogusto piacevole che poteva ricordare la soddisfazione di aver salvato qualcuno, ma quella sensazione svanì in pochi istanti. Con l’aiuto dell’adrenalina, la bestia nel mio petto aveva rotto di nuovo le catene ed era tornata a ruggire, riportandomi alla mente il triste intento di quella ragazzina. Fu in quel momento che la odiai per la prima volta.”

 

“«Non sarai mia sorella, ma che tu lo voglia o no, siamo una famiglia ora. Anche se siamo tutti adulti, sarebbe meglio che la smettessi di comportarti come una bambina viziata.» Abbassò lo sguardo, tese le labbra e se le umettò, nell’invano tentativo di trattenersi. «Non fai altro che sballarti e scopare in giro. Pensi che non lo sappia che sei indietro con gli esami? Hai già perso l’opportunità di entrare ad Harvard e ora dai per scontato che tuo padre riesca a infilarti comunque nel master alla Columbia. Se vai avanti così, non basteranno tutte le raccomandazioni di questo mondo e tu non sarai in grado di combinare niente di buono nella tua vita!» La crudezza di quelle parole mi lacerò il petto.”

 

“«Non farlo, Gabi. Ti prego, basta. Sì, è vero, ti desidero e non solo ora, ma da più tempo di quanto tu possa immaginare. Hai vinto tu. Sono solo uno stronzo ipocrita, ma non continuare, per favore, o non avrò le forze di fermarmi e impedirlo. Fermati tu. Fallo per te stessa.»”

 

“Non appena la colmai, le sue labbra tremarono e lei socchiuse gli occhi. Io feci lo stesso e quando li riaprii non eravamo più nel salotto dei nostri genitori, non c’era più Michaela lì con noi e lei non era più la figlia del marito di mia mamma. Eravamo solo noi, Nathan e Gabrielle, così come avremmo sempre dovuto essere. Il piacere della nostra unione si propagò in ogni singola cellula del mio corpo. Era una sensazione stranissima, mai provata prima, e l’amplesso che ne scaturì fu la cosa più sconvolgente della mia vita.”

Ringraziamo di cuore a tutti quelli che continueranno a sostenerci seguendoci e per chi farà una piccola donazione! Grazie di cuore!